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Calcio / Serie D

L’Aglianese si compatta dietro e va in casa della Sangiovannese

Dopo sette risultati utili consecutivi, l’Aglianese vorrà fare il colpaccio fuori casa. “Recuperato Daniele Ghidotti si può dire che l’emergenza in difesa è definitivamente rientrata” ha spiegato Iacobelli

Terzo impegno nel giro di otto giorni per l’Aglianese, che nella 23esima giornata di Serie D girone E andrà a caccia del colpaccio sul campo della Sangiovannese (fischio d’inizio del signor Stefano Peletti di Crema alle 14.30). La squadra neroverde è in serie positiva da ben 7 turni (l’ultima sconfitta risale allo scorso 2 dicembre), tuttavia la classifica ancora non sorride come dovrebbe.

Il motivo è presto detto: di questi risultati utili ben 6 sono stati dei  pareggi, punticini preziosi che però non hanno permesso alla truppa di Agostino Iacobelli di staccarsi dalla zona playout. Cosa che invece ha fatto la formazione di San Giovanni Valdarno, attualmente a quota 31 punti (la salvezza diretta è a 24 e l’Aglianese staziona a 23, ndr), sebbene in lieve flessione rispetto al girone d’andata. “Abbiamo avuto pochi giorni a disposizione per preparare questa trasferta ma la squadra si è allenata bene” ha spiegato il tecnico di Torre del Greco, che finalmente vede svuotarsi l’infermeria: ai box, infatti, resta soltanto Leonardo Chiti, con Mauro Costalli in dubbio per un problema accusato alla vigilia. “Per fortuna abbiamo recuperato il nostro leader della retroguardia, Daniele Ghidotti, che farà coppia con Dario Fedi – ha affermato – quindi si può dire che l’emergenza in difesa è definitivamente rientrata e questo è senza dubbio un fatto positivo. Loro dicono che sarà una partita importante, per noi sarà altrettanto perché non possiamo permetterci passi falsi – ha aggiunto l’allenatore neroverde – tuttavia da una parte sono tranquillo perché fuori casa abbiamo sempre fatto il nostro, ci mancano diversi punti tra le mura amiche ma ora è inutile piangere sul latte versato. Come al solito giocheremo con 4-2-3-1 o 4-3-1-2 – ha concluso Iacobelli, parlando dell’assetto tattico dei suoi – deciderò all’ultimo come sempre, perché gli esterni larghi garantiscono più imprevedibilità ma l’unico modo per far giocare insieme Marzierli e Moscati è giocare con le due punte”.

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