Palas Story
Alla scoperta del Pala Del Mauro, campo tabù per il Pistoia Basket
Il Pistoia Basket mai ha vinto sul campo di Avellino. Un impianto
costruito nel 1987, già ristrutturato ed ampliato nel 2008, ma che adesso necessita di nuovi investimenti, anche in vista delle Universiadi
Città che vai, bagarre impianti che trovi. Ormai è un classico del Bel Paese che da anni si interroga con risposte deficitarie su un problema annoso come l’impiantistica sportiva carente o nella migliore delle ipotesi vecchia. La bagarre irpina vede il Pala Del Mauro, campo tabù del Pistoia Basket che domenica chiude in Irpinia un difficilissimo girone d’andata, al centro di un tira e molla piuttosto bizzarro. Soprattutto se visto con gli occhi – ad esempio – di Pistoia, tra le città meno a misura di sportivo proprio per la piaga storica relativa agli impianti, dove il PalaCarrara era, è e rimane un argomento divisivo soprattutto alla voce “chi deve pagare cosa”. Figlio delle mai chiarite competenze tra proprietario pubblico e gestore privato (nonché unico dalla sua costruzione).
Ad Avellino invece i soldi ci sono, più di 600 mila euro sono in ballo per il restyling del Pala Del Mauro inserito nel progetto Universiadi 2019, ma si litiga sui tempi. Tempi, quelli per i lavori di riammodernamento dell’impianto irpino costruito nel 1987, già ristrutturato ed ampliato nel 2008 quando la Scandone fece lo storico debutto in Eurolega, che potrebbero non coincidere con i tempi sportivi della Sidigas.
E per questo Comune e società stanno trattando, con un tira e molla a tinte forti. Da una parte c’è l’ente pubblico che non vuole perdere l’occasione di lustrare quello che – nei progetti presentati – diventerebbe un vero fiore all’occhiello tra i palazzetti italiani, usufruendo dei fondi per il grande progetto Universiadi che si terranno nel prossimo luglio a Napoli ma che di fatto vedranno le competizioni sparse per tutta la Campania. E il palazzetto di Avellino sarà la capitale del basket insieme ad Aversa (mentre la gloriosa Caserta è rimasta fuori dalle gare di pallacanestro).
Dall’altra c’è la società che vorrebbe evitare il trasferimento (per lasciar spazio ai lavori) nella parte finale della stagione dove Filloy e soci potrebbero essere nel vivo di campionato e Champions League.
Nella prossima pausa del campionato, quella lunga tra Final Eight di Coppa Italia a cui Avellino è già qualificata e Nazionale, dovrebbe iniziare a muoversi qualcosa.
Intitolato allo sfortunato atleta irpino Giacomo Del Mauro, ex ginnasta e giocatore di pallamano, il palazzetto di Avellino è caratterizzato dal biancoverde che si vede un po’ ovunque e non solo sulle casacche della Scandone. Attualmente ha 5195 posti a sedere, capienza raggiunta nel 2008 per ospitare l’Eurolega conquistata all’apice di una stagione incredibile. La squadra allora allenata da Matteo Boniciolli vince il suo primo trofeo (la Coppa Italia), arriva terza in campionato e stacca il pass per l’Europa che conta spinta dal talento della “scoperta” Marques Green (al primo anno italiano), dalla solidità di Eric Williams e dalle garanzie date dai vari Righetti, Radulovic e Cavaliero. Nel 2010 qui si sono giocate le finali di Coppa Italia e il Pala Del Mauro ha ospitato anche la Nazionale di basket e di volley.