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Basket / Serie A

Armani Milano-Pistoia Basket, il focus sulle scarpette rosse

Mike James in palleggio

Nel quarto turno di campionato, il Pistoia Basket fa visita ai campioni d’Italia in carica di Milano, reduci dal netto successo in casa dell’Olympiacos. Una segnale di forza che spaventa: occhio un po’ a tutti, ma soprattutto a Mike James

Nella terza giornata di questo campionato di Serie A 2018/19, il Pistoia Basket fa visita ai campioni d’Italia di Milano. Il Forum di Assago apre le sue porte per ospitare questa partita tra forze impari. Milano in estate ha inserito diversi giocatori, riuscendo a fare, almeno sulla carta, un notevole miglioramento sia per il pacchetto italiani che per quello degli stranieri. Nelle prime due giornate i ragazzi di coach Pianigiani hanno avuto già incassato due vittorie, contro Brindisi (103-92) e Bologna (79-88), passando questi esami iniziali a pieni voti. Del resto i segnali positivi erano già arrivati con la Supercoppa, primo trofeo stagionale a finire nella bacheca delle scarpette rosse. In Eurolega i biancorossi hanno già disputato tre sfide, di cui due vinte con il Podgorica e ieri sera, venerdì 19 ottobre, in casa dell’Olympiacos (75-99 il risultato finale)e una persa mercoledì con il Real Madrid.

IL QUINTETTO. La stella assoluta di questa nuova stagione è Mike James. Playmaker classe ’90, questa per lui è la seconda avventura in Italia, dopo l’esperienza di Omegna (A2) nel 2013-14. Da quella stagione il giocatore originario di Portland ha spiccato il volo, toccando i campionati greci, spagnoli e nel 2017 anche la Nba (Phoenix e New Orleans), prima di tornare al Panathinaikos. In questo avvio di stagione è lui l’uomo della svolta per Milano che spera di aver finalmente trovato quel trascinatone necessario per fare la differenza anche in Eurolega, dove lo scorso anno viaggiava a 13,5 punti in 21 minuti di utilizzo. Da guardia gioca Nemanja Nedovic, altro volto nuovo. Sloveno, ha vestito le casacche dei migliori club europei e americani (Golden State Warriors), nelle ultime quattro stagioni è stato in Spagna dove ha vinto anche l’Eurocup con Malaga. L’ala piccola è Vladimir Micov, serbo, veterano di mille battaglie, nella passata stagione con la maglia di Milano ha chiuso a 11,6 punti in 27 minuti di utilizzo, tirando con 36% da tre. L’ala grande è Jeff Brooks, italiano da poco più di un mese per matrimonio, un giocatore che nel nostro Paese si è già fatto notare con le casacche di Jesi, Caserta e Sassari. Il pivot è il bronzeo Kaleb Tarczewski, gigante a stelle strisce che già lo scorso anno garantiva all’Olimpia 7,8 punti e 6,5 rimbalzi a incontro.

LA PANCHINA. Premesso che le gerarchie di Milano sono molto fluide e che le rotazioni risentono anche degli impegni di Eurolega, chiamare riserve i panchinari di Milano sarebbe quanto mai offensivo. Di fatto persino la panchina di Milano vale molto di più di tutti gli altri roster della Serie A. La pattuglia italiana è composta da capitan Andrea Cinciarini, oltre a lui poi sono arrivati in biancorosso anche Christian Burns e Amedeo Della Valle, stelle destinate a insidiare le gerarchie di Pianigiani, senza dimenticare il ritorno di Simone Fontecchio. Tra gli stranieri riconfermati spiccano i cecchini Curtis Jerrells (lo scorso anno 9,9 punti a gara con il 37% da tre) e Dairis Bertans (7,11 punti con il 40% da tre), oltre alle ali lituane Arturas Gudaitis e Mindaugas Kuzminskas.

IL COACH. In panchina c’è Simone Pianigiani, uno che in Italia è abituato a vincere, lasciando agli altri poco più che le briciole. Dopo i fasti di Siena e l’esilio dorato a Gerusalemme, nella scorsa stagione l’allenatore toscano ha subito incassato lo scudetto italiano, trovando però quasi sempre figuracce in Europa. Con pazienza e calma ha tenuto quello che di buono offriva il gruppo dello scorso anno, rinforzandolo con innesti di qualità nettamente superiore sia tra gli stranieri che tra gli italiani. Con un roster come quello attuale dominare in Italia pare scontato, la vera sfida resta quella di fare il salto di qualità in Eurolega dove, almeno sulla carta, ci sono chance concrete di puntare ai playoff, obiettivo quanto mai necessario dopo troppi anni di passaggi a vuoto nella massima competizione per club del vecchio continente.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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