Connect with us

Basket / Serie A

Il Pistoia Basket sparisce a Cantù. L’ultima prova del 2018 è un’insufficienza grave

Al PalaBancoDesio il Pistoia Basket subisce troppo in difesa e a cavallo tra secondo e terzo quarto è cacciato a -20. Anche Cantù supera la OriOra in classifica, trionfando 100-79

La verità fa male ed è che Cantù ha fatto quello che il Pistoia Basket avrebbe dovuto fare per Santo Stefano. I brianzoli ricevevano sul proprio campo una squadra a pari punti in classifica e l’hanno affossata senza pensarci troppo. Così si deve giocare, in casa, per riuscire a salvarsi mentre le notizie degli ultimi giorni parlano di una OriOra che al PalaCarrara addirittura sarebbe più in difficoltà che fuori.

Non un buon auspicio visto che al PalaBancoDesio è arrivata una sconfitta per 100-79, la quarta consecutiva, il terzo scontro diretto consecutivo per risalire la china non convertito. Per di più contro un’Acqua S. Bernardo in difficoltà in campo (otto sconfitte) e dietro la scrivania (passaggio di proprietà). Speriamo che nel 2019 ci siano altri match point a disposizione, per adesso la certezza è che Pistoia saluta l’anno da fanalino di coda, vediamo se insieme a Reggio Emilia oppure in solitaria.

QUALCHE DATO

Evidenti i limiti in difesa visto che la OriOra ha certificato gravi passi indietro subendo 25 punti per quarto (26 nel primo e 24 nel secondo). Costante il trend negativo al tiro con Pistoia sempre sotto il 40% dal campo e Cantù che invece si è dimostrata in serata (oltre 20 per Gaines. Jefferson e Blakes). Nel primo tempo i biancorossi sono stati annichiliti a rimbalzo mentre poi nella ripresa questo dato è parzialmente salito fino al 36-31 finale. Dominique Johnson ha duplicato i tiri presi rispetto all’ultima prova ma ciò non è bastato, Kerron si è fermato a sei punti. Il miglior realizzatore è risultato Krubally con 17, seguito da un positivo Bolpin (14 con 4/7 da tre). Oltre i numeri, invece, questa difesa e un gioco che non c’è non sembrano sufficienti a restare in Serie A. Eloquente il black-outa ridosso dell’intervallo: un 17-5 di parziale che ha di fatto incrinato il match.

FARE E DISFARE

Con quattro triple in dieci minuti – di cui due firmate da Auda – il Pistoia Basket prova a rimanere attaccato a Cantù, che parte meglio. La durezza sotto canestro dell’Acqua S. Bernardo (17 punti con 8/10 per Jefferson nel primo tempo) si mixa agli errori della OriOra al tiro da due e dalla lunetta e alla fine la squadra di Ramagli è costretta a rincorrere 11 lunghezze a inizio secondo quarto (28-17).

Il miglior momento difensivo dei biancorossi è l’inizio della seconda frazione, quando con Krubally, Gladness e Peak, Pistoia riesce a far fronte ai lunghi dei brianzoli. Al 5’ una penetrazione di Auda converte le buone impressioni in un -3 (33-30) che fa ben sperare. Tolti Martini e Della Rosa e rimessa in campo la premiata ditta J&J, la OriOra si spegne. Le offensive scellerate e sterili (5 punti in 5’) accendono Cantù, che non se lo fa ripetere due volte prima di spingere fino al 50-35 dell’intervallo lungo.

TRACOLLO

Il 19esimo punto di Jefferson porta al +20 dei canturini quando siamo al 24’. Due minuti più tardi siamo addirittura sul 68-44 finché l’orgoglio degli italiani, soprattutto di Bolpin, salva la faccia dei pistoiesi. Nonostante le triple dell’ex Venezia al 30’ è 75-56 e il match sembra non aver più niente da dire. Così è perché anche negli ultimi dieci minuti la OriOra si dimostra tecnicamente inferiore e non accorcia il gap.

>>TABELLINO<<

Condividi:

Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com