Gli ex
Caos campionati, Massimo Morgia sbotta: «Non si può fare calcio così»
L’ex condottiero arancione, neo tecnico del Mantova, Serie D, si scaglia contro il sistema calcio dopo l’ennesimo nulla di fatto in tema di organici e calendari: «Siamo sempre più poveri e bistrattati»
Altro giro altra giostra per Massimo Morgia. Dopo la sfortunata annata a Nocera, il “Baffo” più amato a Pistoia è ripartito da Mantova, in Serie D, portandosi dietro due fidi scudieri protagonisti in arancione come Simone Minincleri e Lorenzo Cecchi. Curiosità: in porta c’è Nicola Borghetto, figlio di “quel” Borghetto – allora numero uno del Lumezzane – protagonista dell’episodio che sconquassò l’estate pistoiese nel lontano 1999, con una promozione in Serie B rimasta in ballo fino all’ultimo. E riguardo all’ennesima estate rovente che sta attraversando il mondo del calcio, Morgia ci tiene a dire la sua. Come al solito, senza peli sulla lingua.
«Non c’è niente di normale nella situazione che stiamo vivendo – ha commentato amaramente in una intervista rilasciata alla Gazzetta di Mantova – non si sa nulla di ciò che accade, nemmeno quali rivali affronteremo». Serie C o Serie D, insomma, poco cambia: «Ormai il calcio italiano è questo. Siamo sempre più poveri e bistrattati, intanto gli stadi si svuotano. Ma che gli frega di noi a chi sta in alto. Basta che parta la serie A, che si parli di Cristiano Ronaldo, di Napoli, Inter e Roma – ha attaccato – tutto per quattro soldi. In questo Paese il calcio va rifondato, è fin troppo evidente che così non va» ha concluso amaramente.