Impianti
PalaCarrara, Petrucci apre: « gettate le basi, avanti così»
Il presidente della Fip, a Montecatini per la presentazione delle finali under 18, ha incontrato il Comune di Pistoia in merito alla questione PalaCarrara: “Se troviamo la quadra, la deroga non sarà un problema”
In quello che si annuncia come un vero e proprio anno zero per il Pistoia Basket, oltre ad allenatore, presidente e main sponsor c’è pure la questione PalaCarrara a tener banco. La faccenda è nota: dalla prossima stagione scatterà l’obbligo della capienza minima per 5000 persone in Serie A e il Comune di Pistoia ha chiesto una deroga temporanea alla Fip per gli attuali 4000 posti iniziando contestualmente a lavorare su alcuni progetti di ampliamento (con nessuno di questi che raggiungerebbe però la quota prevista).
La palla, dunque, è in mano alla federazione, con Gianni Petrucci in testa. E la presenza del presidente a Montecatini per la presentazione delle finali nazionali under 18 è stata giustamente sfruttata dall’amministrazione pistoiese per un incontro sul tema (dove non sarebbe stato invitato il Pistoia Basket, tanto per tornare ai noti “problemi di comunicazione” con il Comune).
Un confronto guidato dall’assessore allo sport Gabriele Magni durante il quale sono stati illustrati a Petrucci i tre progetti di ampliamento (leggermente diversi da quelli presentati in Comune, secondo le informazioni in nostro possesso), che il numero uno della Fip ha commentato positivamente: “Mi sembra che ci sia la buona volontà da parte di tutti per giungere a una soluzione positiva e questo è importante – ha dichiarato – abbiamo dato al Comune qualche indicazione su dove concentrare gli sforzi, adesso l’importante sarà proseguire nella direzione giusta”.
Però la prossima stagione è più vicina di quanto non sembri: “Se si arriverà alla quadra definitiva per poter poi iniziare i lavori – ha tranquillizzato – la deroga non sarebbe un problema”.
Una quadra che dovrebbe giocoforza assestarsi sotto il famoso tetto dei 5000: “L’obiettivo è migliorare gli standard qualitativi delle nostre strutture” ha concluso Petrucci, nascondendosi un po’. Ma dichiarazioni di rito a parte, la sensazione è che possa prevalere il buon senso. Anche con qualche posto in meno rispetto ai dettami iniziali.