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Calcio / Serie C

Asta dopo Carrarese Pistoiese: «Avvilente giocare così e non fare punti»

Il mister della Pistoiese commenta la gara disputata dagli arancioni contro la Carrarese: «Siamo corti e siamo questi ma non dobbiamo piangerci addosso».

«Sono due partite che perdiamo e siamo ultimi in classifica». Antonino Asta, tipo sanguigno, non digerisce molto facilmente il secondo ko consecutivo della sua squadra. Giocare bene, ricevere i complimenti e non fare punti è un’equazione sbagliata e come tale da correggere il prima possibile. «Un Dio del calcio ci sarà e ci girerà anche dalla nostra. C’è qualcosa di nostro, in negativo, perché se fai partite del genere devi portare a casa dei punti. Vincerla sarebbe stato eccessivo ma il pari ci stava. Nel primo tempo potevamo fare il secondo gol, le reti subite sono arrivate da una punizione deviata e da un rimpallo che ha propiziato il gol di Tavano. Sono avvilito per i ragazzi».

La Pistoiese ha messo paura alla capolista Carrarese ma alla fine i diversi valori delle due squadre sono emersi. Gli arancioni tornano a casa sconfitti ma consapevoli di aver lottato fino alla fine, provando con tutte le forze a strappare almeno un punto su uno dei campi più difficili di tutta la Serie C. In una situazione di emergenza, con quattro titolari indisponibili e Ceccarelli perso in corso d’opera, era davvero difficile sperare che la squadra arancione riuscisse a fare di più. «Siamo corti e siamo questi ma non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo dare il massimo, sono ragazzi giovani, dobbiamo aspettarli, possono anche sbagliare, ma i punti poi contano». Il ritmo frenetico del campionato non lascia molto tempo per rimuginare su quel che è stato. Mercoledì si torna nuovamente in campo e c’è una nuova sfida da preparare. «Le partite sono una dietro l’altra, il campionato è ancora lungo però non dobbiamo perdere terreno nei confronti degli altri. In questo momento si fanno anche voli pindarici -ha aggiunto ancora Asta- noi siamo in questa situazione che si è creata e dobbiamo tiracene fuori il più presto possibile, ma se queste sono le prestazioni mi auguro di portare a casa presto qualcosa». .

FORTE. Un gol e una prestazione convincente hanno promosso a pieni voti Riccardo Forte nella veste di attaccante titolare della Pistoiese. Lui, abituato a partire dalla panchina, a Carrara ha saputo graffiare con una zampata vincente già in avvio di gara. Peccato però che poi i locali siano riusciti a ribaltare il risultato. «Complimenti anche agli altri, sono primi in classifica non a caso. Noi siamo venuti a Carrara e li abbiamo messi in difficoltà. Sicuramente abbiamo sfruttato gli esterni che con la loro velocità hanno attaccato la loro difesa alta. Abbiamo sbagliato cose anche noi ma giocavamo contro una grande squadra». La soddisfazione della rete personale sminuisce alla luce di un’altra sconfitta della Pistoiese, del resto non si può gioire quando la classifica è drammaticamente impietosa e si accumulano risultati negativi. «Per un attaccante è sempre bello segnare, era una partita delicata e il gol ha maggior valore ma senza il risultato della squadra un po’ perde di valore. Il tempo per pensare a questo risultato è poco –ha detto ancora Forte-, ma è anche vero che abbiamo subito una sfida per rifarci, per fare risultato, dimostrare chi siamo e dare continuità alle prestazioni».

BALDINI. Laconico il commento di mister Silvio Baldini che nel dopo partita ha in testa solo l’infortunio di Foresta: «Avrei preferito perdere che veder uscire dal campo un mio ragazzo per un bruttissimo infortunio. Siamo tutti vicini a Giovanni e speriamo che ritorni più forte di prima. Intanto la società ha deciso di effettuare il rinnovo del contratto del giocatore. Difficile descrivere la partita di oggi, siamo tutti scossi dal tremendo infortunio. Un peccato aver trovato i tre punti con il nostro pubblico costretto a rimanere fuori dallo stadio».

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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