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Calcio / Serie C

Carrarese-Pistoiese. Indiani: “Soddisfatto, impossibile fare di più”

Carrarese-Pistoiese termina sul risultato di 1-1. Le parole dei protagonisti nel post-gara

Versilia felice per la ciurma di Paolo Indiani, uscita dallo stadio “Dei Marmi” di Carrara con un punto importantissimo in ottica playoff. La Pistoiese regge bene nel primo tempo, passando in vantaggio già al 43′ con Regoli. Nella ripresa la Carrarese cambia qualche pedina e si mette a spingere forte: il pressing e le occasioni crescono; alla fine i versiliesi riescono a trovare il gol del pari con l’ex Montecatini Kevin Piscopo, a rete al 75′, praticamente due minuti dopo essere subentrato a Cais. Un match che si fa incandescente nel finale, quando Silvio Baldini viene espulso dal direttore di gara per essere entrato prepotentemente sul terreno di gioco. Immediatamente dopo è lo stesso allenatore ad avvicinarsi verso l’arbitro con intenzioni ambigue. Prima che l’arbitro fischi arriva anche l’espulsione diretta di Coralli.

In sala stampa prosegue il fiume di polemiche di Silvio Baldini.

“Bisogna accettare tutto quel che accade nella vita – esordisce il tecnico della Carrarese – contro la Viterbese abbiamo perso; partite così le puoi perdere, oggi invece abbiamo pareggiato. Nel secondo tempo abbiamo avuto una superiorità territoriale netta, meritavamo di trovare il gol. Ognuno ha il diritto di giocare come vuole, oggi la Pistoiese ha deciso di difendersi; io posso parlare solo di me stesso e della mia squadra: questa sera i ragazzi mi sono piaciuti e la squadra ha girato come doveva, perciò posso dire soltanto che il pareggio è meritato. Non ci scoraggiamo e cerchiamo di migliorare i nostri errori: stasera siamo andati sotto per un’uscita lenta su una palla in fuorigioco. Riprendiamo da questo mirando a migliorare”. Poi con fare polemico, puntualizza quanto successo in occasione della sua espulsione: “Ci tengo a precisare che l’episodio finale è stato generato da un’interpretazione personale dell’arbitro – sostiene determinato Silvio Baldini – sono stato allontanato perché entrato nel terreno di gioco, ma in quell’occasione non ero l’unico ad aver invaso il campo: allora perché il direttore di gara ha espulso soltanto me? Sono decisioni che davvero mi innervosiscono perché tolgono la soddisfazione di stare in panchina. Non è possibile che si venga espulsi a causa del fiscalismo arbitrale. Della squadra non posso dire niente: sono stati bravissimi.”

Alle polemiche risponde il fare pragmatico del tecnico arancione Paolo Indiani:

“La Carrarese è forse la più forte squadra del campionato, almeno per il momento – commenta il trainer di Certaldo – Abbiamo conquistato un punto importantissimo per rimanere nella corsa playoff. Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari, senza errori, conducendo un’ottima gara. Anche loro hanno disputato un buon primo tempo: sono stati quarantacinque minuti di ottimo calcio. Nella ripresa abbiamo molto sofferto, d’altronde contro una squadra di questa levatura c’era da aspettarselo: abbiamo sofferto perché bisognava soffrire. Nella prima frazione è andato tutto per il verso giusto come avevamo preparato, nel secondo tempo loro hanno dimostrato tutta la loro forza e sono venuti fuori.” Poi, tornando sull’asticella che fatica ad alzarsi: “Siamo al massimo dei massimi perché rimaniamo ai minimi termini come giocatori: abbiamo a disposizione un solo attaccante, gli altri sono infortunati. É difficile alzare l’asticella in queste condizioni. Sicuramente potevamo fare qualcosa di meglio nella ripresa, ma non posso colpevolizzare nessuno: hamlili, minardi, luperini, hanno tutti disputato una seconda frazione non eccellente, ma sono loro a dare i ritmi alla gara, non li posso biasimare, perché gran parte del risultato è merito loro. Faccio i miei complimenti a tutta la squadra. I playoff? Se riusciamo ad arrivare ai playoff metteremmo la ciliegina sul nostro campionato. Adesso però agli infortuni si sommano le squalifiche di Hamlili e Regoli. Non sarà affatto facile.”

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Studente di Beni Culturali all'Università di Firenze, amante del calcio e dello sport in generale. Scrivere è una passione e un gioco, la domenica allo stadio un vizio che non ha il coraggio di togliersi.

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