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Basket / Serie A

Cooley, il re di Las Vegas: ecco chi è il pivot di Vincenzo Esposito

Jack Cooley in azione

Il Pistoia Basket farà la conoscenza domenica del centro del Banco di Sardegna Sassari. Un personaggio a dir poco particolare Cooley, che detiene il record assoluto di presenze alla NBA Summer League di Las Vegas

Jack Cooley è il nuovo pivot di Sassari ed è un personaggio di quelli che ti fanno innamorare dopo pochi minuti. 205 centimetri per 112 chilogrammi, carnagione pallida, capelli rossicci non proprio pettinati alla moda e un sorriso così genuino che ti suscita immediatamente simpatia. Se fosse un calciatore sarebbe già stato ribattezzato “bomber”. Coach Vincenzo Esposito probabilmente lo ha avvicinato alla Summer League di Las Vegas, anche perché quella per il gigante di Evanston (Illinois) è una tappa fissa da sei stagioni a questa parte. Anzi, diciamola tutta, Jack Cooley è il re di Las Vegas.

A 27 anni l’ex pivot di Notre Dame University non ha ancora smesso di sognare la grande opportunità in NBA, anche perché le 23 gare fin qui disputate nella massima lega americana, 7 con i Sacramento Kings nel 2017-2018 e 16 con gli Utah Jazz nel 2014-2015, gli hanno solo dato un assaggio di quel mondo dorato che continua a non volerlo. Lui però non molla e grazie al suo fisico e alla sua caparbietà ogni estate riesce ad essere selezionato da qualche franchigia per partecipare alla Summer League di Las Vegas, il torneo estivo della NBA a cui prendono parte i giocatori che hanno disputato meno di tre stagioni nella massima lega americana insieme ai nuovi talenti scelti a l’ultimo draft. A suon di presenze è diventato il recordman assoluto di questa manifestazione con 32 gare disputate, stesso numero di Dionte Christmas, solo che Cooley ha fatto l’en plein con le Summer League di Orlando e Salt Lake City, dove ha ottenuto altri 10 gettoni di presenza, arrivando ad un totale di 42 gare disputate nella NBA estiva e solo 23 in quella “regolare” che dura da ottobre a maggio. Las Vegas non ha una franchigia NBA, altrimenti lui dovrebbe esserne il capitano e il simbolo ad honorem. Nella città del gioco e del peccato comunque lo conoscono tutti e al “Thomas & Mack Center” dell’Università del Nevada, quando entra in campo lui, immancabilmente parte il coro «MVP, MVP, MVP», mentre per strada gli capita di essere fermato per fare un selfie con i suoi fan.

Quest’estate sembrava impossibile per lui tornare a calcare il parquet di Las Vegas, così aveva deciso di portare la moglie in vacanza alle Hawaii per svagarsi e rilassarsi dopo la stagione agonistica. Quando era già nell’arcipelago del Pacifico però è arrivata la chiamata dei Phoenix Suns che gli davano appuntamento per la Summer League, lui non ci ha pensato due volte e ha preso il primo aereo per Las Vegas. Anche stavolta ha lasciato il segno in campo: 5 partite, 60,5 minuti giocati, 34 punti segnati e 22 rimbalzi catturati, oltre al record assoluto di presenze alla Summer League e una settimana tutta pagata nella sua città preferita. Dopo le esperienze in G-League, Turchia, Spagna e Germania, stavolta il destino lo ha portato a Sassari, in Italia, alla corte di Vincenzo Esposito. La NBA non lo ha chiamato ma state certi che lui non mollerà facilmente il suo sogno; provate dunque a indovinare dove sarà con ogni probabilità a inizio luglio? Esatto, WELCOME TO FABULOUS LAS VEGAS.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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