Pistoia Basket, coach Ramagli fra il raggiante e l’incredulo: «Possiamo restare in Serie A!»

L’allenatore del Pistoia Basket analizza l’impresa dei suoi ragazzi: «Abbiamo espresso una partita di buona qualità. L’ennesima difficoltà ci ha permesso di giocare con la testa più sgombra». Di tutt’altro umore Esposito, che critica la squadra per la troppa superficialità

Miracolo a Sassari. Non viene in mente altro termine per quanto fatto dal Pistoia Basket al PalaSerradimigni. I biancorossi l’hanno fatto davvero grossa: primo successo in campionato e prima vittoria in casa della Dinamo (almeno a livello di Serie A, ndr). Il tutto condito da 113 (centotredici!!!) punti segnati nei 40 minuti regolamentari, record societario. Stenta a crederci anche coach Alessandro Ramagli, che ovviamente non può che essere estremamente soddisfatto della prova dei suoi.

«Era una gara in cui dovevamo dimostrare che crediamo per davvero di poter restare in questa categoria.  Questa ero il primo obiettivo in una situazione di grande difficoltà viste le assenze – il commento a fine gara dell’allenatore della Oriora – La cosa più importante è che i ragazzi hanno fatto quello che fanno ogni giorno e che finora non ci era capitato di ripetere in partita. Ci portiamo dietro un po’ più di fiducia vista la vittoria, ma che deriva anche dalla prestazione. Stasera si sono accesi dei giocatori che erano stati spesso sotto traccia e questo per noi è fondamentale».

SU SASSARI «Sassari? Non l’ho vista né fiacca né in difficoltà – sottolinea Ramagli – Chiaro che quando incroci una squadra che segna sempre, che trova grande fiducia e che a un certo punto riesce ad andare avanti di dieci punti, hai la sensazione che quelli dall’altra parte crolleranno…E invece non è stato così. Poi il basket è deciso da episodi, che sono stati più favorevoli a noi. Non è che se ha perso contro Pistoia, adesso la Dinamo è una formazione brocchi. Noi abbiamo espresso una partita di buona qualità».

ATTACCHI ON FIRE «Attacchi meglio delle difese? Le gare prendono certe pieghe perché magari quella determinata giornata è caratterizzata da una particolare vena offensiva – continua il coach del Pistoia Basket – Nel DNA di Sassari c’è la caratteristica di giocare partite ad alto punteggio e avere la capacità di segnare molto. Non lo è stato per noi fino a oggi, quindi questo credo sia un elemento importante che ci dà fiducia. Gli attacchi hanno comunque fatto vedere delle belle cose, grandi giocate, che hanno divertito il pubblico».

SUCCESSO MERITATO «Abbiamo preso tante batoste, ma non ci siamo mai intristiti nel corso della settimana. In gara davamo questa sensazione e forse l’ennesima difficoltà ci ha fatto giocare con il cuore più leggero e la testa più sgombra – il pensiero dell’ex Virtus Bologna – Stamani ha pregato Dio perché i ragazzi giocassero una buona partita, perché se lo meritavano per il modo in cui stanno insieme durante la settimana. Non pensavo che potesse arrivare addirittura una vittoria, però la preghiera è andata a segno. Sono stati premiati quelli che arrivano alle 9 con la “cazzimma” e che sono convinti di potersi lottare questo campionato fino all’ultimo».

DIABLO AMAREGGIATO A distanza di quasi mezzora dalla conferenza di Ramagli, appare in sala stampa anche un Vincenzo Esposito a dir poco deluso. «Abbiamo pagato le disattenzioni e la superficialità – la spiegazione del Diablo – L’unica ricetta per uscire da questo momento difficile è il lavoro, per poi evitare di commettere certi errori. Ne abbiamo parlato, i ragazzi sanno dove sbagliano, ma facciamo fatica. Il gruppo è unito, eppure ci sediamo troppo quando le cose vanno bene. Dobbiamo invertire questa tendenza. Non è questione di singoli o percentuali. Quando sottovaluti gli avversari poi fai delle figuracce».