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Calcio / Serie C

Era Indiani il responsabile? Lo vedremo

Paolo Indiani e Luca Fiasconi

Dopo il cambio di allenatore, invocato da mesi dall’intera città, la squadra dovrà rispondere in maniera positiva. Riepiloghiamo la storia di Indiani alla Pistoiese

Indiani se ne va. Esonerato dopo l’ennesimo rovescio interno della sua Pistoiese 2.0, alla cui creazione aveva collaborato attivamente durante l’estate, assieme a Raffaele Pinzani, Federico Bargagna e Marco Ferrari. Affermare che fosse nell’aria questa decisione è fin troppo elementare, forse (da considerare anche il ritmo frenetico delle gare in programma), si è atteso  un po’ troppo, prima di decidere di sollevare dall’incarico l’allenatore di Certaldo. Con lui lascia la squadra arancione anche il secondo Luca Fiasconi. Tempo per recuperare ce n’è, è fuori discussione, vedremo adesso se con l’avvento di Antonino Asta, la squadra reagirà dando  quei segnali che sino ad oggi si sono persi in maniera disarmante. Così come vedremo se il vero responsabile di questo lungo momento no e di una classifica deficitaria, fosse solamente Indiani. Dunque, si cambia spartito, affidando testo e musica ad un allenatore ed ex calciatore il quale, fermo dal gennaio 2018, dopo essere stato esonerato dal Teramo, arriva a Pistoia con la voglia di riscattarsi  personalmentee  ed al contempo riscattare l’avvio ad handicap della squadra arancione.

Tornando a parlare dell’excursus di Paolo Indiani all’interno del sodalizio orange (trascurando il precedente del 2011-12), ricordiamo che fu presentato il 15 giugno 2017 assieme al suo vice, con contratto biennale in scadenza al 30 giugno 2019. La sua pluriennale esperienza  specialmente nella terza serie nazionale, veniva messa al servizio di una squadra, di una società ambiziosa che voleva confrontarsi con  altre big di serie C per dare un vero giro di vite alle incertezze che ne avevano contrassegnato il cammino nei precedenti campionati, culminati con esoneri degli allenatori  in corso d’opera. Al neo allenatore si chiedeva, oltre ad una salvezza tranquilla, di cercare di poter arrivare nei playoff, traguardo che a Pistoia mancava da quasi 20 anni. Dopo un campionato tra chiaroscuri, la pattuglia di Indiani riesce a raggiungere la decima piazza, utile per andare a Carrara contro la locale compagine, per il primo turno dei playoff.  Il  risultato, pesantemente negativo ( 0 – 5) con la conseguente eliminazione, fa vacillare la posizione dell’allenatore, il quale però viene confermato per il secondo anno sulla panchina arancione.

Il resto è storia recente; una partenza con il freno a mano tirato, con un’unica vittoria ottenuta in sette incontri  (in trasferta con l’Albissola n.d.r.), con  lo stadio Melani terra di conquista per le avversarie,  ed una difesa continuamente sul banco degli imputati per le troppe reti subite. I tifosi ostili e continuamente a contestare l’allenatore di Certaldo, il quale, nelle varie conferenza stampa pre e post gara, non riesce a nascondere l’imbarazzo di certi episodi procurati dai suoi giocatori e il clima ostile della piazza: «Ci facciamo sempre gol da soli». Oppure esplodere dopo la vittoria di Chiavari in «Ci voleva, visto il clima che si respira a Pistoia», e qualche giorno prima: «Sento la vicinanza della società, quella dei tifosi un po’ meno».

La terza sconfitta interna contro il Novara porta la società al gesto drastico, ma inevitabile,del suo esonero. Si volta pagina, per l’ennesima volta, speriamo con un esito che possa finalmente dare quelle soddisfazioni che sino ad oggi, in queste giornate del campionato 2018-19,  sono mancate per la Pistoia arancione.

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Da quando è in pensione ha più tempo da dedicare ai suoi passatempi preferiti: cani, film, musica e naturalmente Pistoia Sport e la Pistoiese. Il più vecchio del gruppo in mezzo a tanti giovani bravi e motivati: come si dice in gergo, esperienza al servizio della squadra.

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