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Futsal, la verità del presidente Vannucchi: «Tante parole, pochi fatti»

La promozione in A2 del Futsal Pistoia

Il presidente del Futsal Pistoia, da adesso CS Gisinti Montecatini, ci ha raccontato i mesi difficili che hanno seguito la promozione in A2. Senza che venisse trovata una soluzione per il loro ritorno a Pistoia

Un articolo che si riassume con una frase: «Quando abbiamo iniziato, nel ’91, non c’era un campo idoneo per il calcio a cinque, siamo nel 2018 e la situazione è sempre la stessa». Comprensibile la delusione del presidente del Futsal Pistoia, che d’ora in poi si chiamerà CS Gisinti Montecatini, Alessandro Vannucchi. La sua società di A2, un’eccellenza per Pistoia, è relegata da due anni a Montecatini e l’attività del settore giovanile è a rischio.

Siamo entrati nel merito della questione parlando con il primo tifoso arancione, che ci ha spiegato le sensazioni delle ultime ore: «Abbiamo sperato fin da ultimo di giocare al PalaCarrara, che dalle 20 in poi è libero ogni sera, ma non possiamo arrivare alle cifre richieste. In altre città una A2 se la sognano: il livello è alto, ci sono giocatori forti e c’è il derby con Prato. Ci sarebbe stato da divertirsi invece siamo tornati a Montecatini, dove possono seguirci solo pochi spettatori».

«Montecatini sarebbe una buona sistemazione anche per il futuro – spiega il numero uno del CS Gisinti – perché l’impianto è bello ed è anche più adatto al nostro sport rispetto al PalaCarrara. Chiaramente siamo pistoiesi e non possiamo giocare nella nostra città, ci troviamo nella condizione di ospiti, non dico indesiderati, ma comunque fastidiosi (ridendo ndr)».

«Parlando seriamente – prosegue – anche a Montecatini i problemi non mancano. Le società di basket hanno la priorità e noi ci dobbiamo allenare alle 21.30: per ragazzi che lavorano non è certo l’orario migliore e per essere competitivi in A2. Comunque, la squadra lo ha capito e cercheremo di fare il possibile».

La possibilità di giocare al PalaCarrara è stata rifiutata dal CS Gisinti Montecatini per cifre giudicate elevate. Di quali cifre parliamo? «Il Pistoia Basket ha preso come riferimento le tariffe presenti sul sito del Comune e non si è smosso. Si parla di 500 euro a partita e 90 all’ora per gli allenamenti. Ci alleniamo quattro volte la settimana e disputiamo due gare in casa al mese: ci sarebbe costato quasi 30.000 euro in un anno».

«Per fare un paragone, la squadra di Futsal di Reggio Emilia gioca al PalaBigi (lo stesso impianto della Serie A di basket, ndr) e paga un forfetario da 8.000 euro. «La nostra offerta arrivava a 10.000– dice Vannucchi – più il costo dei lavori necessari. Con il Pistoia Basket c’è stato anche dialogo e Massimo Capecchi si è rivelata una persona disponibile ma è chiaro che a loro non sarebbe convenuto. E poi ci sarebbe stata una serie di interventi ‘fastidiosi’ come spostare i tabelloni pubblicitari, mettere un tavolo più piccolo e sistemare alcune cose sul parquet».

Venendo all’Amministrazione Comunale, la società arancione aveva grandi attese per l’operato della nuova giunta, ma alla fine il risultato è rimasto invariato. «Il Comune avrebbe potuto intervenire nella trattativa tra noi e la società di basket – ci spiega Vannucchi – in modo da trovare un compromesso. Con l’assessore Magni c’è stato un contatto quotidiano per tre mesi per cercare di risolvere il problema ma non conosco i motivi per il quale non abbia potuto fare niente: peccato perché avevamo grandi aspettative. Alla fine ci hanno detto che per cambiare quelle tariffe serviva una delibera di consiglio ma che non c’erano i tempi. Noi però ci siamo mossi non appena appreso della promozione dalla B alla A2».

Non è stato quello un bel periodo per il Futsal pistoiese: «C’è stato un momento in cui non sapevamo se iscriverci o no al campionato: avevamo chiesto due spazi in più al Comune di Montecatini, che doveva mediare con le società di basket, mentre a Pistoia ci dicevano che una soluzione l’avrebbero trovata. È stato tutto un rimandare in una lunga e faticosa trattativa che alla fine si è chiusa con un nulla di fatto».

«La carenza di impianti, che a mio modo di vedere è la principale colpevole della nostra situazione – conclude Vannucchi – ci causa problemi con l’attività giovanile e femminile. Abbiamo una under 19, una under 17, 13, il femminile e la scuola calcio ma non ci è stato assegnato nessuno spazio in palestra. Il rischio è quello di dover chiudere tutto ma in quel caso ci sarebbe da pagare delle multe alla Divisione».

Ricordiamo che il Futsal Pistoia ha utilizzato la città di Montecatini come “sponsor”, visto che, come nel basket, è quest’ultimo che dà il nome alla squadra. Il nome istituzionale della CS Gisinti, presente sugli atti ufficiali, rimane Futsal Pistoia. Sperando che sia di buon auspicio per il futuro.

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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