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Futsal

Futsal Pistoia a Montecatini, solo silenzio assordante e zero risposte

Il Futsal Pistoia (Foto Parigini)
La CS Gisinti impegnata al PalaTerme di Montecatini, quella che oramai è diventata la casa del Futsal Pistoia (foto Niccolò Parigini)

Da Ferragosto in poi non sono arrivate risposte o repliche ufficiali al trasferimento al PalaTerme di Montecatini della CS Gisinti Futsal Pistoia. Pistoia Sport ha posto degli interrogativi ma, per ora, c’è soltanto silenzio

Ad ottobre partirà il campionato di Serie A2 per la CS Gisinti Montecatini – al secolo Futsal Pistoia – e, quasi nel disinteresse generale della città, non sarà a “casa propria”. Già per il passato campionato di Serie B gli arancioni erano stati costretti ad emigrare al PalaTerme di Montecatini (dopo le stagioni giocate alla palestra di Casalguidi) per un semplice, ma tragico (sportivamente parlando), motivo: nel Comune di Pistoia non esiste un campo di calcio a 5 omologato per la Serie B e superiori.

La decisione finale presa dalla società arancione è arrivata a cavallo di Ferragosto e, da quel momento, nessuno all’interno dell’amministrazione comunale ha preso voce in capitolo rilasciando una dichiarazione o provando a spiegare i motivi per cui non si potrà giocare al PalaCarrara, cercando di trovare una convivenza difficile (ma possibile) col Pistoia Basket. E’ da quel momento che Pistoia Sport, in maniera approfondita, ha sottoposto all’amministrazione comunale alcuni quesiti su questo “addio” ma, ad oggi, nessuno ha deciso di dare risposta.

Motivo? Ci viene detto che ci sono ancora aspetti in ballo da affrontare (con il Futsal ce ne sono ben pochi, visto che l’attività e gli allenamenti saranno a Montecatini Terme, al massimo ci potranno essere spazi da distribuire per il settore giovanile) ma, alla fine, sostanzialmente è uno solo quello che conta: ad oggi, 18 settembre, non è ancora stata rifatta la convenzione per la gestione del PalaCarrara fra Comune e Pistoia Basket che è scaduta lo scorso 30 giugno (secondo quelli che sono gli ultimi atti ufficiali) e della quale non si conosce quella che sarà l’entità futura. Non sarebbe il caso, visto quanto sta succedendo in questi mesi nell’impiantistica sportiva cittadina, di cogliere la palla al balzo e predisporre una gestione pluri-decennale del palasport? O forse si sta prendendo tempo per predisporre l’apposito bando di gara?

CASO FUTSAL PISTOIA, LE DOMANDE POSTE AL COMUNE

A distanza di un mese dalla richiesta inoltrata, e visto che non ci è stata data risposta, riteniamo opportuno pubblicare le domande inviate all’amministrazione comunale che prendevano spunto dall’intervista che Pistoia Sport realizzò col presidente del Futsal Pistoia, Alessandro Vannucchi.

1) Il Futsal Pistoia si farà d’ora in avanti chiamare “Montecatini”, Comune che da due anni li accoglie. L’amministrazione comunale non ritiene che sia una sconfitta per la città di Pistoia, che nel suo territorio non aveva mai avuto una squadra di calcio a cinque in Serie A2?

2) Una volta appreso della promozione in A2, il Futsal Pistoia ha subito dimostrato la volontà di disputare a Pistoia la stagione 2018-19. Come si sono svolti i primi contatti con il presidente Alessandro Vannucchi? Quali erano le possibilità al vaglio?

3) Come si può spiegare il fatto che non sia stato trovato un accordo forfettario tra il Pistoia Basket e il Futsal Pistoia? C’è stato un dialogo, tramite anche l’amministrazione comunale, fra le due parti in causa per cercare di avvicinare le rispettive richieste e quali sono state le risposte da parte del Pistoia Basket? Come mai non si è potuto trovare una soluzione che andasse bene a entrambe le parti?

4) Il presidente del Futsal Pistoia, Alessandro Vannucchi, ha spiegato come siano state applicate le tariffe riportate sul sito ufficiale del Comune di Pistoia. Vale a dire che avrebbero speso 500 euro per ogni partita casalinga e 90 euro per ogni ora di allenamento: in questo tariffario è palese la mancanza di un prezzo “forfait” per quelle società che necessitano di utilizzare l’impianto per una stagione intera.

Chiediamo pertanto: non sarebbe stato possibile modellare il tariffario in vigore, per permettere ad altre società di utilizzare il palazzetto dello sport di via Fermi, che a queste cifre risulta inaccessibile per la maggior parte di loro? In una città in cui gli impianti scarseggiano è un rischio e la vicenda del Futsal Pistoia lo dimostra.

5) Non è chiaro il motivo per cui la trattativa tra Pistoia Basket e Futsal Pistoia si sia rivelata una trattativa tra privati. Dalle informazioni in nostro possesso la convenzione tra Comune di Pistoia e Pistoia Basket scadeva il 30 giugno e, di conseguenza, la trattativa per l’assegnazione del campo doveva essere fatta fra Comune e Futsal Pistoia. Così non era, oppure ci sono state delle variazioni in corso d’opera?

6) In chiusura, l’ultima domanda. L’intero settore giovanile del Futsal Pistoia, compresa la scuola calcio a cinque, e la squadra femminile a breve dovranno iniziare la loro attività. Il progetto però è a rischio perché al momento la società non ha un impianto designato in cui praticare. Come verrà risolta questa vicenda, dato anche il poco tempo a disposizione?

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Nato nel 1985 e direttore di Pistoia Sport fino al 15 settembre 2018, è sposato con Daniela dal 2011 ed è padre di due splendidi bimbi: Leonardo (nato la sera del -48 del Pistoia Basket a Reggio Emilia) e Luca (nato dopo il 6-3 rimediato dalla Pistoiese ad Ascoli). Ma non per questo sono dei perdenti, anzi. Dal 5 ottobre 2018 in edicola col Giornale di Pistoia

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