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Calcio / Giovanile

La supersfida Juniores Candeglia-Montagna a La Palagina: la rabbia dei giallorossi

Grido di rabbia del Candeglia alla vigilia del match clou per la vittoria del campionato provinciale Juniores contro la Montagna Pistoiese: la sfida si giocherà a La Palagina di Pieve a Nievole. L’affondo di Stefano Rossi

E’ arrivato il momento decisivo della stagione per il Candeglia nel campionato provinciale Juniores. Dopo il 2° posto nel 2016-17 alle spalle dell’Aglianese, sabato 21 aprile i ragazzi di mister Paolo Ferro avranno lo scontro diretto contro la Montagna Pistoiese, oramai unica rivale nella lotta al primato che vale il salto nel campionato Regionale. Un match da non sbagliare in nessun modo ma che vive le ore che lo precedono da una situazione particolare per la squadra giallorossa raccontata dal responsabile Juniores Stefano Rossi.

Il problema? Il Candeglia per i “baby” non ha un campo ufficiale di gioco, ha passato tutta la stagione fra un impianto ed un altro e per la sfida principale del campionato si trova costretta a giocare “in trasferta anche quando siamo in casa” dice lo stesso Rossi visto che il match si disputerà a La Palagina di Pieve a Nievole.

“E’ da due anni che siamo fra gli Juniores – commenta Stefano Rossi – con l’intento di fornire alla prima squadra i giovani necessari all’allestimento di buoni giocatori in quota cercando di arrivare nel regionale entro 2-3 anni. Lo scorso anno abbiamo battagliato con l’Aglianese, quest’anno con Montagna e Monsummano non avendo un campo ufficiale. Stiamo vagabondando tra un impianto ed un altro ad orari spesso improponibili, costretti ad andare a giocare anche in comuni limitrofi pur di avere un impianto decoroso e attribuibile ad un settore giovanile che cerca di fare della qualità calcistica”.

Da qui parte un affondo duro a chi viene ritenuto responsabile di poca attenzione nei propri confronti da parte del Candeglia.

“Prima l’amministrazione comunale – prosegue Stefano Rossi – ci aveva garantito impegno per poterci assegnare un campo”nostro”. Poi, persone vicine alla Giunta, ci avevano garantito un incontro con l’assessore Magni al quale, se ci avesse ricevuto, avremmo esposto le nostre esigenze ed anche questo è disatteso da novembre. Non solo: ci dicono che le società pistoiesi sono contente di questa gestione. Bene, allora noi usciamo dal coro e, con forza ed educazione, diciamo: NOI NO!“.

Si torna, poi, sull’attualità e sulla vicenda del match decisivo contro la Montagna Pistoiese del prossimo 21 aprile.

“Avevamo, per tempo, chiesto una collocazione decorosa – conclude il responsabile della squadra Juniores – visto che dovrebbe essere un evento con diversi spettatori e addetti ai lavori. Venerdì scorso amministrazione e comitato provinciale FIGC, dopo la consueta riunione per l’assegnazione dei campi, ci hanno comunicato che avremmo giocato a San Felice. Dopo aver appurato, ahinoi, che non si trattava di uno scherzo e, attivandoci per canali nostri, per la terza volta in questa stagione giocheremo in casa in trasferta andando a La Palagina, ospiti del Via Nova che ci permette di assicurare a noi e alla squadra ospite un impianto decoroso. Andare in campo a San Felice non era e non è possibile, per il rispetto in primis dei nostri ragazzi e dei loro genitori e poi delle 6-7 persone che in modo appassionato ci permettono di vivere questa bella avventura e soprattutto per questa società che rappresenta oramai il nostro comune a livello dilettantistico in tutta la regione”.

Sulla decisione non si può tornare indietro ma a Candeglia si mastica decisamente amaro.

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