Lampo, mister Pisciotta via. Il bilancio del presidente Giannoni

La Lampo non ha centrato l’obiettivo stagionale, i playoff, e il presidente Giannoni analizza le cause – Massimiliano Pisciotta non sarà l’allenatore della prossima stagione

In casa Lampo arriva il consueto bilancio di fine anno sintetizzato in un lungo comunicato, firmato dal presidente Marco Giannoni, e l’annuncio della fine del rapporto con mister Pisciotta.

Le sensazioni che emergono non sono positive. “Si è conclusa un’altra stagione, sicuramente non nel modo che volevamo – ammette nell’apertura del comunicato il presidente Giannoni – In questo momento i sentimenti che prevalgono sono quelli di delusione e frustrazione per non aver centrato il traguardo dei playoff”.

Non manca, da parte del presidente, una decisa strigliata ai propri giocatori, rei, secondo lui, di non aver creduto fino in fondo al traguardo playoff. A questo, si aggiungono poi i tanti infortuni che hanno colpito la squadra per tutta la stagione, costringendo più volte mister Pisciotta a reinventare la formazione.

IL COMUNICATO SU MISTER PISCIOTTA

L’Asd Lampo 1919 comunica l’interruzione del rapporto di collaborazione con l’allenatore Massimiliano Pisciotta. Il Presidente e tutta la Società ringraziano il tecnico per il lavoro svolto, contraddistinto sempre da grande professionalità e passione.

In questi tre anni, Massimiliano Pisciotta si è fatto apprezzare, oltre che per il lato tecnico, anche per il lato umano, dimostrandosi una persona autentica e vera. Un grande in bocca al lupo dunque a mister Pisciotta, augurandogli tutto il meglio per il suo futuro.

La Società sta valutando vari nomi per la successione della panchina azzurra. Il nuovo allenatore che guiderà la Lampo per la prossima stagione, sarà reso noto nelle prossime settimane.

IL BILANCIO DI FINE STAGIONE

Si è conclusa un’altra stagione, sicuramente non nel modo che volevamo. In questo momento i sentimenti che prevalgono sono quelli di delusione e frustrazione per non aver centrato il traguardo dei playoff. Abbiamo tentato una rincorsa partendo dalla zona playout e purtroppo, nonostante un ottimo girone di ritorno, non siamo riusciti a centrare l’obiettivo.

Da parte della Società, resta la serenità di avere la coscienza a posto, di averci provato in ogni modo, di aver rimediato, a Dicembre, agli errori che abbiamo commesso nel pre-campionato, determinando un girone d’andata sotto le aspettative, condito inoltre da situazioni rocambolesche non facili da gestire. Alla fine, eravamo ripartiti con la convinzione di potercela fare anche se purtroppo così non è stato… un po’ per fattori casuali, ma anche perché, a mio parere, non c’è stata la costante e necessaria convinzione da parte di tutti i giocatori per tutta la durata della stagione.

Per tentare rincorse del genere, niente può esser lasciato al caso e bisogna crederci sempre perché anche un allenamento fatto male o saltato, può risultare un fattore determinante al raggiungimento finale dell’obiettivo. Come ogni anno siamo ai titoli di coda, siamo arrivati ai ringraziamenti… oltre a mister Massimiliano Pisciotta, ringrazio Valter Marganti, il massaggiatore Simone Francesconi, il secondo massaggaitore Alfio Biagini, l’allenatore dei portieri Cristiano De Min, Luca Barbieri e il mio amico Raffaele Marangoni, arrivato a stagione in corso come secondo.

Ringrazio tutti i giocatori che sono stati a Lamporecchio, chi è rimasto fino a Dicembre, chi a Dicembre è arrivato, chi è stato qui dall’inizio alla fine. E’ stata sicuramente un’annata particolare, piena di difficoltà create da tanti errori Nostri, ma anche da una dea bendata non certo benevola…dicendo questo, non mi riferisco all’episodio di una gara perché ritengo che alla fine dei giochi, i punti siano sempre quelli che si meritano; piuttosto mi riferisco ai tantissimi infortuni patiti (qualcuno anche piuttosto lungo).

Di tutte le cose andate storte, l’infortunio in contemporanea di Lacheheb e Imperatore, proprio nel momento di massimo sforzo della nostra rincorsa, è stato, forse, quello che ha pesato di più. Il Mister ha dovuto fare a meno di entrambi per circa due mesi, costringendo Cerri a dover giocare anche quando non avrebbe potuto, rivelandosi oltre modo un giocatore serio e attaccato ai colori azzurri. Un grazie di cuore a “super baffo” Sandrone, il custode Piero, Matteo Setzu, la Vice Presidentessa Ylenia Trivigno, Franca Gambero, Sara e Silvia Alderighi, Simone e Benedetta del Bar di Sandro Vero, Nicola Lettieri, Riccardo Governi, il mitico Paggetti e il mister degli Juniores Fabio Lottini.

Ci tenevo a ringraziare inoltre Claudio Salvetti, che ha indubbiamente commesso qualche errore nella costruzione della squadra all’inizio, ma ha sicuramente il merito di aver portato a Lamporecchio tanti giocatori di qualità. Mi auguro che questa esperienza gli serva per il suo futuro. Un grazie infinito a Tommaso Pieroni, che per motivi di lavoro ha dovuto smettere di giocare, ma è voluto restare insieme a noi per aiutarci nella veste di consulente tecnico. In ultimo, ma non certo per ordine d’importanza, un immenso grazie a Guido Dianda… il risultato mancato non scalfisce certo la bontà del lavoro da lui svolto a Dicembre, tant’è vero che nel girone di ritorno, la squadra ha ottenuto 27 punti contro i 19 ottenuti in quello di andata e tutti sappiamo quanto sia più difficile far punti nella seconda parte del campionato.

Come è ben noto, non è mai semplice rimettere a posto le cose in corsa e sono convinto, come ho accennato sopra, che la mancanza di Imperatore e Lacheheb nello stesso periodo, abbia giocato un ruolo determinante nel raggiungimento dei PLAY OFF. Nei prossimi giorni la delusione e l’amarezza, lasceranno spazio a nuovi stimoli, all’orgoglio che ci lega ai colori azzurri e alla voglia di far bene in una stagione speciale, che celebrerà il centenario di questa gloriosa Società. Non posso certo esimermi dal ringraziare tutti gli Sponsor, dal più piccolo al più grande, tutti gli altri dirigenti, i tifosi, il Sindaco Alessio Torrigiani e l’Assessore allo Sport Emanuela Bruno.

FORZA LAMPO, SEMPRE!

Il Presidente Marco Giannoni