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Calcio / Serie C

Serie C 2018-19 e ripescaggi in Serie B: finisce anche la corsa dell’Entella

10.08 13 PRESIDENTI CHIEDONO L’ESCLUSIONE DEI CLUB SENZA REQUISITI

Tredici presidenti di altrettante squadre di Serie C, fra le quali non compare la Pistoiese, hanno sottoscritto un documento inviato al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, al presidente del Coni Giovanni Malagò e al commissario della FIGC Roberto Fabbricini per chiedere che, nel pieno rispetto delle regole, non vengano incluse nel campionato di terza serie quelle compagini che non hanno i requisiti previsti.

“Ci auguriamo davvero – scrivono i presidenti – che da parte della Federcalcio ci sia l’intenzione di operare ascoltando l’opinione di chi tiene in vita le società calcistiche della “terza serie”, vero motore di tutto il sistema. In caso contrario – concludono – saremo costretti ad agire di conseguenza con iniziative di protesta eclatanti, tra le quali anche il ritiro delle nostre squadre dal campionato”.

Ad aver firmato il documento, nel quale si precisa che alcuni presidenti non sono stati raggiunti perché fuori sede, le seguenti società: A.S. VITERBESE CASTRENSE Srl ; F.C. RIETI Srl; S.S. JUVE STABIA Srl; CASERTANA FOOTBALL CLUB Srl; s.S. MONOPOLI 1966 Srl; POTENZA CALCIO Srl; US CATANZARO 1929 Srl; US VIBONESE CALCIO Srl; URBS REGGINA 1914 Srl; TRAPANI CALCIO Srl; SICULA LEONZIO Srl ; VIRTUS FRANCAVILLA CALCIO Srl; PAGANESE CALCIO Srl

9.08 SI VA VERSO LA SERIE B A 19 SQUADRE

Niente ripescaggi, con Catania, Novara e Siena beffate e con la Serie B di conseguenza a 19 squadre (20 in caso di accoglimento del ricorso Entella). Ad affermarlo è Mauro Balata, presidente della Lega di B, in un’intervista al Corriere dello Sport: “Chiediamo il blocco dei ripescaggi per quanto riguarda il nostro campionato. Abbiamo fatto presente alla FIGC che le nostre società si sono espresse per non procedere ai ripescaggi. Noi riteniamo che questa richiesta possa venire accolta per una serie di ragioni, soprattutto per il fatto che quest’iniziativa non avrebbe nessun tipo di conseguenza sugli altri campionati. Noi chiediamo di ridurre il numero di società senza ripescaggi e senza incidere sul meccanismo di promozioni e retrocessioni, non impattando sulle altre leghe. Noi riteniamo fondamentale la riduzione dell’organico (e non del format), che tutti vogliono da anni ma poi nessuno fa. Abbiamo deciso di avanzare questa richiesta per salvaguardare il contenuto tecnico del campionato e per dare più solidità economica alle società”.

Intanto, il Collegio di Garanzia ha ricevuto oggi un ricorso presentato dalla società Robur Siena S.p.A. nei confronti della società Novara Calcio S.p.A., della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché nei confronti delle società Ternana Unicusano Calcio S.p.A e della F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l.

Il ricorso riguarda il C.U. n. 007/CFA (2018/2019), emesso dalla Corte Federale d’Appello della FIGC – Sez. Unite, pubblicato in data 1 agosto 2018, ed il successivo C.U. n. 008/CFA (2018/2019), emesso dalla Corte Federale d’Appello della FIGC – Sez. Unite, pubblicato in data 6 agosto 2018 e recante “Testo della decisione relativa al Com. Uff. n. 007/CFA, Riunione del 1° agosto 2018”, con il quale la Corte, nel riunire i reclami presentati dalla FIGC, dalla Ternana, dalla Pro Vercelli e dalla medesima Robur Siena, ha preliminarmente ritenuto di qualificare questi ultimi due quali interventi adesivi all’appello promosso dalla FIGC, ed ha poi, nel merito, rigettato le impugnazioni proposte, per tale via confermando la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – che ha annullato il punto D4 della delibera del Commissario Straordinario della FIGC di cui al C.U. n. 54 del 30 maggio 2018, nonché per l’impugnazione di ogni altro atto presupposto, connesso, e/o consequenziale a quello gravato e sopra indicato.

La ricorrente chiede al Collegio di Garanzia, in accoglimento del presente ricorso:

– in via cautelare, di sospendere, inaudita altera parte, l’efficacia esecutiva della decisione impugnata e di tutti gli atti connessi e consequenziali, comprese le delibere sui ripescaggi del campionato di Serie B e la compilazione degli organici e dei calendari dei campionati di Serie B e Serie C, sino alla definizione del presente procedimento;

– in via principale, di accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, di riformare e/o revocare e/o dichiarare nulla e/o annullata e, comunque, inefficace la decisione impugnata, senza rinvio, per tutti i motivi meglio esposti in narrativa;

– in via subordinata, di accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, di riformare e/o revocare e/o dichiarare nulla e, comunque, inefficace la decisione impugnata, con rinvio al TFN – Sez. Disciplinare per la rinnovazione del procedimento ed indicazione del principio / dei principi di diritto da applicare.

8.08 AVELLINO ESCLUSO DALLA B, SALE IL SIENA?

Il Tar del Lazio ha confermato l’esclusione dell’Avellino dalla Serie B. Nessuna sospensione cautelare urgente, quindi, dei provvedimenti con i quali è stata disposta la non ammissione dell’Avellino al campionato di Serie B per la stagione sportiva 2018-2019. L’ha deciso con un decreto monocratico il presidente della prima sezione ter del tribunale amministrativo del Lazio, Giampiero Lo Presti, a conclusione dell’audizione in contraddittorio che si è svolta negli uffici del tribunale di via Flaminia, a Roma.  Così, dopo nove anni i biancoverdi sono costretti a fare ritorno nei dilettanti: possibile una ripartenza dalla Serie D acquisendo il titolo sportivo di un’altra società. Ad essere ripescato in B potrebbe essere invece il Siena. 

Intanto, il Collegio di Garanzia ha comunicato di aver ricevuto un ricorso da parte della società Ternana contro la società Novara e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Lega Nazionale Professionisti Serie A (Lega Serie A), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (Lega Serie B), la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), nonché nei confronti delle Società F.C. Pro Vercelli e Robur Siena. Il ricorso riguarda l’annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello FIGC, di cui al C.U. n. 008/CFA del 6 agosto 2018 (dispositivo pubblicato sul C.U. n. 007/CFA del 1 agosto 2018), comunicata in pari data, con la quale è stata confermata la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sez. Disciplinare, di cui al C.U. n. 8/TFN del 19 luglio 2018 (dispositivo pubblicato sul C.U. n. 7/TFN del 17 luglio 2018), e di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente alle predette decisioni.

7.08 PRATO E COMO FANNO RICORSO

Prato e Como hanno presentato al Collegio di Garanzia del CONI due ricorsi distinti contro il respingimento della domanda di ripescaggio in Serie C.

Il Collegio di Garanzia dello sport ha ricevuto un ricorso da parte della società A.C. Prato S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Il ricorso riguarda l’impugnazione della delibera del Commissario Straordinario della FIGC, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 42 del 3 agosto 2018 e trasmessa, a mezzo P.E.C., al club toscano in pari data, con la quale è stata respinta la domanda di ripescaggio nel Campionato di Serie C 2018/2019, presentata dalla ricorrente nei giorni 25 e 26 luglio 2018, nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti al gravato provvedimento, con precipuo riguardo sia alla relazione negativa della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi del 31 luglio 2018, inviata alla Segreteria Federale il 3 agosto 2018, sia, ai soli fini sportivi che qui interessano, alle comunicazioni del Sindaco di Prato, inoltrate alla predetta Commissione ed alla Lega Italiana Calcio Professionistico il 24 ed il 26 luglio 2018, concernenti l’asserita revoca della disponibilità dello Stadio Comunale “Lungobisenzio”, precedentemente concessa alla menzionata Società per la disputa delle gare del Torneo di Serie C, nella stagione 2018/2019.

La ricorrente chiede al Collegio:
– di accertare e dichiarare l’illegittimità, l’erroneità e/o l’infondatezza della delibera impugnata, con la quale è stata respinta la domanda di ripescaggio nel Campionato di Serie C 2018/2019 presentata dalla stessa società ricorrente, nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti al gravato provvedimento;
– per l’effetto, di annullare la decisione impugnata e di disporre l’immediata ed incondizionata ammissione della A.C. Prato S.p.A. al Campionato di Serie C 2018/2019, previa concessione alla stessa della relativa Licenza Nazionale.

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto oggi il ricorso presentato dalla Società Como 1907 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Il ricorso riguarda l’impugnazione della delibera del Commissario Straordinario della FIGC, pubblicata sul C.U. n. 43 del 3 agosto 2018, e trasmessa a mezzo PEC in pari data, con la quale è stata respinta la domanda di ripescaggio nel Campionato di Serie C 2018/2019, presentata dalla ricorrente in data 27 luglio u.s., e di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti al gravato provvedimento, con precipuo riguardo sia alla relazione negativa della CO.VI.SO.C. del 2 agosto 2018, inviata alla Segreteria Federale il 3 agosto u.s., sia ai Comunicati Ufficiali FIGC n. 19 del 18 luglio 2018, n. 56 del 30 maggio 2018 e n. 50 del 24 maggio 2018, nella parte in cui non prevedono la possibilità di avvalersi, in alternativa alle fideiussioni bancarie od assicurative (di € 350.000,00 e/o di € 300.000,00) in favore della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), di bonifici, destinati alla Lega medesima, di importo uguale a quello complessivamente prescritto per le suddette garanzie, nonché al solo menzionato C.U. n. 19/2018, laddove non contempla, per le compagini aspiranti alla integrazione dell’organico del Torneo di Serie C, un termine di garanzia per il compiuto adempimento dei necessari incombenti, a differenza di quanto concesso alle consorelle, richiedenti l’iscrizione alla competizione de qua, dal Titolo IV) del Sistema Licenze Nazionali allegato al citato C.U. n. 50/2018, anche in considerazione del margine temporale, eccessivamente ristretto, ab origine fissato dal richiamato plesso precettivo.

La società ricorrente chiede al Collegio di Garanzia dello Sport, riconosciute la validità e la rilevanza delle ragioni addotte:

– in via principale, di accertare e dichiarare l’illegittimità, l’erroneità e/o l’infondatezza dei provvedimenti impugnati ;

– per l’effetto, di annullare l’impugnata decisione e, conseguentemente, di disporre l’immediata ed incondizionata ammissione della società ricorrente al Campionato di Serie C 2018/2019, previa concessione della relativa Licenza Nazionale;

– in via meramente subordinata, di statuire la rimessione in termini della stessa ricorrente, concedendole un breve, ma congruo lasso temporale, ai fini della produzione di due garanzie fideiussorie a prima richiesta, dell’importo di € 350.000,00 e di € 300.000,00, in sostituzione della somma di uguale entità, versata, mediante bonifici bancari del 27 luglio 2018, sul conto della Lega Pro.

4.08 PARLA GRAVINA: “POSSIBILE STOP DEI CAMPIONATI”

Intervistato da TuttoC.com, il presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina, ha parlato del campionato di Serie C 2018-19 e dei ripescaggi da poco ufficializzati. “Diversi presidenti esasperati ci hanno chiesto di non partire con i campionati, perché vogliono certezze come è giusto che sia. Le nostre richieste, rivisitazione della Legge Melandri compresa, sono state disattese. Per questo probabilmente verrà presa una decisione eclatante – rivela Gravina – Lo stop ai campionati? Non lo escludo. Non protestiamo tanto per protestare. Chiediamo rispetto assoluto per coloro che fanno grandi sacrifici nel mondo del calcio – continua il numero uno di Lega Pro – Bisogna smetterla di considerare i presidenti dei club di serie C come pedine su una scacchiera, manovrate a piacimento. Non so se e quando partirà il campionato: lo decideranno i veri protagonisti, cioè i presidenti. Così, francamente, non vedo le modalità giuste per partire”.

E intanto il sorteggio dei calendari è stato posticipato. “Martedì eravamo in grado di compilarli, insieme ai gironi. Ma non possiamo presentarci a un evento ufficiale di grande emotività con tante incognite. Quindi c’è stato un senso di responsabilità molto forte nel rinviare non di un giorno ma di 15 giorni la composizione – il pensiero di Gravina – Per fortuna abbiamo avuto una decisione ufficiale e sappiamo che tre squadre sono state ammesse al campionato. Sappiamo anche che due faranno ricorso al CONI. Per Bari e Messina le ipotesi di ripescaggio mi sembrano fantasiose come possibilità. Poi resta ancora da capire chi salirà in Serie B: visti i tanti ricorsi siamo ancora in alto mare. Questo è uno dei motivi per cui è slittata la compilazione dei calendari”.

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