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March Madness: il sogno di Davide Moretti e Texas Tech finisce contro Villanova

Dopo le Sweet-16 e l’impresa contro Purdue, Texas Tech si ferma ai quarti di finale della March Madness in Ncaa: stagione importante, al debutto, per Davide Moretti

Dopo una cavalcata che ha entusiasmato, Texas Tech si inchina alla favorita Villanova e dice addio al sogno Final Four salutando un March Madness comunque indimenticabile. Nelle “Fabolous 8” finisce la favola del college texano e di Davide Moretti che ha provato a dare il suo contributo anche nella difficile sfida con Villanova, persa 59-71.

Villanova conferma il suo valore e macina punti e gioco già dal primo quarto, arrivando anche a +15 in una gara che sembra segnata. Invece nell’ultimo parziale, a 8′ dalla fine, il sussulto d’orgoglio di Texas Tech è propiziato proprio dalla tripla di Davide (7 punti in 15′) e i Red Raiders arrivano anche a -5.

Il gran finale di Villanova cancella la rimonta di Texas Tech e vale le final four di San Antonio. Nella stagione di Texas Tech rimane lo storico accesso tra le migliori otto squadre universitarie d’America, traguardo a cui Moretti porta per la prima volta anche un po’ di Italia.

TEXAS TECH FRA LE PRIME OTTO

Continua la favola di Davide Moretti e dei Red Raiders che nella notte fra venerdì e sabato hanno scritto un’altra pagina di storia di Texas Tech, battendo la favorita Purdue nelle Sweet 16 e proiettandosi alle Eight Elite dell’Ncaa.

Per la prima volta il college della città di Luddock è tra le prime otto squadre universitarie d’America e per la prima volta a lottare per una semifinale Ncaa c’è un ragazzo italiano, che Pistoia conosce molto bene.

Anche se in molti farebbero fatica a riconoscere nel ragazzo silenzioso e un po’ timido fuori dal campo delle giovanili pistoiesi, con quello scatenato che si lascia coinvolgere nei travolgenti festeggiamenti dance negli spogliatoi dei Raiders. Una festa meritata visto che Purdue, storicamente tra i college più forti (qui si è formato anche JJ Johnson, il polpo di Indianapolis protagonista della prima stagione in serie A di Pistoia), aveva i favori del pronostico che Texas Tech ha ancora una volta ribaltato.

Ribaltando lo svantaggio iniziale, per poi condurre larghi tratti del match vinto 78- 65 grazie anche ai 7 punti e 2 assist di Moretti jr, importanti come l’ennesima “doppia” dei vari Zach Smith, Justin Gray, Keenan Evans e Zhaire Smith.

Un risultato che apre alla super sfida con Villanova, altro college di primissima fascia, che si giocherà sempre al TD Garden di Boston (gremito in ogni ordine di posto a suggestiva cornice del successo storico di Texas Tech su Purdue). Moretti jr e compagni scenderanno in campo nella tarda serata di domenica, subito dopo il match della The Flexx contro Venezia, lunedì alle ore 1.20 italiane (diretta Fox Sports e sul player ESPN). Fra l’altro Davide andrà in campo con l’idea di farsi un regalo speciale: proprio oggi, domenica 25 marzo, compie 20 anni e per lui questi giorni potrebbero essere decisivi e determinanti per il suo prosieguo della carriera.

SWEET-16 MARCH MADNESS: TEXAS TECH OK CONTRO FLORIDA

Diventa “dolce” il “marzo pazzo” di Davide Moretti che porta l’Italia e un po’ di Pistoia alle Sweet 16 del torneo Ncaa. Nella notte Texas Tech ha vinto la gara del “second round” del March Madness, battendo sul proprio campo Florida Gators dopo una gara tiratissima, per 69- 66. 8′ in campo per l’ex biancorosso stavolta senza canestri ma con tanta grinta difensiva, in una gara storica per il suo college. Texas Tech infatti torna tra le 16 migliori squadre universitarie d’America dopo 13 anni, l’ultima volta fu nel 2005. Ora il sogno continua con i tifosi in tripudio.

Al Gran ballo delle Sweet Sixteen che andrà in scena a Boston, Moretti jr e Texas Tech sfideranno la vincente di Butler-Purdue nella notte di martedì 23.

LA PRESENTAZIONE DELLA MARCH MADNESS DI DAVIDE MORETTI

Attentati alla linea con chili di patatine e popcorn ingerite in orari fortemente sconsigliati, occhiaie pesanti dopo notti davanti alla tv: sono alcuni degli effetti collaterali della March Madness, la pazzia collettiva di marzo che dagli Stati Uniti si estende ai baskettari di mezzo mondo che aspettano la parte più importante del campionato universitario americano. Partite intense giocate in palazzetti stracolmi, atmosfera di grande festa anche se il regolamento crudele di avvicinamento alle Top 12 impone l’eliminazione diretta. Uno spettacolo sportivo a cui hanno partecipato giocatori che, in seguito, hanno poi deliziato il pubblico del PalaCarrara (uno su tutti Wayne Blackshear che il titolo l’ha vinto con Louisville nonostante gli sia stato revocato poche settimane fa) e che per la prima volta vede protagonista un ragazzo che in via Fermi si è formato, ovvero Davide Moretti.

Con i suoi Red Raiders di Texas Tech, la squadra texana con cui da inizio anno ha iniziato la sua avventura a stelle e strisce dopo le (altrettanto stellari) stagioni a Treviso in Legadue, ha rotto il ghiaccio bollente del torneo Ncaa con una vittoria (nella notte italiana) su Stephen F. Austin State University (60- 70). 5 punti in 14′ di gioco per il primogenito dell’ex coach biancorosso Paolo, che nella prima gara della March Madness ha fatto un passettino avanti da quelle che sono state le sue medie al primo anno di college (3,3 punti e 1,2 assist in 12,3′ minuti di media a gara).

Nel torneo della loro conference, la Big 12, i Red Raiders sono stati eliminati in semifinale da West Virginia, che a sua volta ha ceduto il passo a Kansas nella finalissima. La squadra si presenta al tabellone del torneo NCAA con una stagione decisamente positiva, fatta di 24 vittorie e 9 sconfitte.

Il 25° successo, quello di stanotte, li proietta al “second round” contro la vincente della sfida tra University of Florida e St. Bonaventure University.

Una gara fondamentale in cui i Raiders possono allungare il sogno, bussando alla porte del paradiso universitario americano e conquistando un posto tra le migliori 16 squadre degli States. L’ultima volta per il college della popolosa città di Lubbock, Texas profondo, una delle ultime città americane a consentire la vendita dei liquori nel 1972, tutta palazzoni e costruzioni moderne, fu nel 2005.

Un posto ambito da tanti dalle favorite d’obbligo alle outsiders, tra cui l’Italia e Pistoia tifano naturalmente per “Morettino”. Il ragazzino tutto riccioli e talento che, in barba ad un fisico asciutto, ha sempre giocato con i più grandi. Grazie alle mani d’oro e a quel carattere preso dal babbo, plasmato in tante esperienze importanti: dalle nazionali giovanili al Michael Jordan Camp di Barcellona dove – tra gli altri coach – è passato anche dalle forche caudine di un certo “Diablo” Esposito.

In via Fermi, Davide (venti anni il prossimo 25 marzo) ha fatto gran parte del ciclo delle giovanili. Facendo brillare la sua stella nell’anno più bello dell’Academy, conquistando nel 2015 lo scudetto con i cotenaei dell’Under 17 e sfiorandolo con i fratelli maggiori dell’Under 19. Stessa stagione, 2014/ 2015, in cui a poco più di 16 anni, ha esordito in serie A con il Pistoia Basket lanciato da Paolo Moretti nella non facile veste di allenatore-babbo.

Gli altri italiani impegnati nel tabellone del torneo NCAA sono il vice allenatore di Gonzaga, Riccardo Fois, e il giocatore di Rhode Island, Nikola Akele.

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Innamorata delle parole, che sono centrali nella sua “dolcemente complicata” vita professionale. In primis per raccontare il basket e lo sport, dalle colonne de Il Tirreno (con cui collabora dal 2003) alle pagine web di Pistoia Sport (che ha contribuito a fondare). E poi come insegnante di italiano agli stranieri.

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