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Calcio / Serie C

Il presidente Orazio Ferrari sullo stadio: «grazie a impegno di tutti che siamo a Pistoia»

Il presidente della Pistoiese, Orazio Ferrari, parla della questione stadio “Melani” rassicurando i tifosi e tracciando i tempi per avere risposte sul futuro

«Ci voleva proprio un miracolo e credo ci sia stato». Scongiurato il rischio dell’esilio al “Mannucci” di Pontedera, la Pistoiese si prepara al debutto casalingo al “Melani”, mentre il patron Orazio Ferrari prova a fare ordine dopo una settimana carica di novità sostanziose per lo stadio di Pistoia. «Giochiamo nel nostro stadio grazie all’impegno di tutti, credo di avercene messo molto per la parte mia ma credo che altrettanto sia stato fatto da tutte le componenti. Un particolare ringraziamento alla Prefettura e alla dottoressa Crea, alla Questura con il dottor La Porta e il dottor Cutolo, al comandante dei Vigili del fuoco, l’ingegner Gentiluomo e l’ingegner Vestrucci, il nostro Sindaco Tomasi, l’assessore Magni e tutti i tecnici che hanno lavorato a questa soluzione».

Il patron degli arancioni ripercorre l’evolversi degli eventi, spiegando però che certe criticità non sono affatto una novità ma il frutto di anni di deroghe e incuria. «La situazione si è molto aggravata dopo il crollo del ponte a Genova, quell’evento ha creato ancor più apprensione e attenzione. Il nostro stadio da trenta anni a questa parte ha avuto poca manutenzione e quel che è stato realizzato è arrivato in questi ultimi anni da quando sono diventato presidente – ha aggiunto ancora Ferrari- se non c’era l’impegno di tutte queste persone, la Pistoiese a Pistoia non ci avrebbe giocato questa stagione. Anche se in maniera più restrittiva, è stato un risultato nato da tale circostanza”.

Uno stadio preistorico e la difficoltà di tenerlo al passo con i tempi e con le esigenze normative in merito di sicurezza hanno portato la capienza del Melani ai soli 1500 posti della tribuna centrale. Qualche novità però potrebbe esserci anche in corso d’opera e così Orazio Ferrari presenta il programma di lavoro dei prossimi mesi.

«La problematica principale non è di tipo strutturale ma di verifica sismica – conferma il patron dell’Us – Queste verifiche vanno fatte e servirà un mese. In caso di esito positivo la Tribuna ovest (centrale, per intendersi, ndr) potrebbe vedere un aumento di capienza fino a 2000/2500 posti. Per la Curva Nord c’è un problema strutturale: dopo queste verifiche capiremo se la situazione è sanabile o se bisogna demolire, strada questa già obbligata per quanto riguarda la gradinata».

Se la soluzione di riunire tutto il tifo in tribuna farà storcere la bocca a molti, è innegabile come questo sia il male minore, sopportabile da tutti pur di non perdere la Pistoiese a Pistoia. «Andare a Pontedera sarebbe stato un fatto grave. Abbiamo allestito un settore che va a compattare il nostro tifo più caloroso, avremo poi un settore cuscinetto che crea una sorta di zona franca e divisione necessaria, poi la laterale, la centrale e ancora la laterale. I millecinquecento posti, stringendosi, possono bastare. Poi ci sono i 1271 della Sud così non avremo problemi con le tifoserie ospiti più numerose. Cerchiamo di apprezzare l’impegno e il risultato – sentenzia ancora il patron degli arancioni – adesso spero di parlare solo di calcio giocato, la più grande soddisfazione sarebbe fare risultato contro la Lucchese, lo chiederò anche alla squadra quando andrò a parlargli negli spogliatoi”.

La riflessione di Orazio Ferrari poi si proietta al futuro, sognando cosa potrebbe diventare il “Melani” se da queste problematiche si riuscisse anche a cogliere l’opportunità per ammodernare e ricostruire le parti non a norma, creando un ambiente moderno e accogliente per chi tifa arancione.

«Con due piazzali al posto della nord e della gradinata si possono pensare le successive fasi lavorative per ricostruire – ammette candidamente il patron arancione – Magari potremmo avere una Nord coperta, da 2000/3000 posti, così da arginare una bella fetta di interventi. Inoltre la situazione spogliatoi è precaria perché sono vecchissimi. O li rifai di sana piana o dovremo sempre metterci le mani. Serve una palazzina per spogliatoi decente, isolata dalle aree dei tifosi quindi credo che lo spazio demolito della gradinata sarebbe perfetto».
I progetti per riammodernare il “Melani” sono condivisibili ma anche costosi. A meno di un improbabile benefattore appare chiaro che il Comune e la società arancione dovranno trovare un accordo per trasformare la critica situazione dello stadio in una grande opportunità di svolta con migliorie vitali per l’impianto e anche per la Pistoiese. «Le uniche persone che possono essere interessate sono quelle che ci vivono, ovvero la Pistoiese. Sono argomenti di cui stiamo parlando con le istituzioni, serve capire qual è la soluzione migliore e come realizzarla».

Insomma, l’affaire Melani non è certo finito, a breve ci saranno nuove e decisive puntate, con la speranza che alla fine si possa parlare solo e soltanto di calcio giocato.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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