Impianti a Pistoia, il PD punta il dito contro l’amministrazione comunale

Il PD ha proposto un’interrogazione firmata da tutti i gruppi di minoranza consiliare sull’assegnazione di campi e palestre da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di società sportive

Con una interrogazione proposta dal PD e sottoscritta da tutti i gruppi di minoranza consiliare, in questi giorni si è puntato il dito contro l’affidamento di campi e palestre alle società sportive per l’anno a venire da parte dell’amministrazione comunale.

In una riunione di qualche giorno fa, infatti, il Sindaco Tomasi e l’assessore Magni hanno incontrato le società proponendo loro di scegliere se replicare gli orari dell’anno passato (pur giudicati da rivedere) oppure andare sullo schema elaborato dall’assessore sulla base dell’attuale Regolamento. Le società avrebbero scelto la prima strada.

Secondo il PD “è l’ennesima dimostrazione del fatto che questa amministrazione è completamente ferma, a parte spot e promesse: come mai dopo oltre un anno di lavoro ci si trova a replicare lo schema vecchio tanto criticato? Se non si ritiene funzionale il Regolamento, cosa si è aspettato a metterci mano e modificarlo invece di arrivare ad agosto senza muovere un dito?”. Così in una nota.

E si aggiunge: “L’assessore Magni aveva promesso che gli affidamenti sarebbero stati fatti entro giugno. Siamo ad agosto e ancora è tutto da chiudere. Con l’interrogazione si chiede quali criteri si vogliano usare, ma anche, testualmente, di valutare se non sia un elemento di inadeguatezza politica il fatto che, dopo oltre un anno di lavoro dell’assessore Magni, si sia costretti a utilizzare un vecchio orario, peraltro esso stesso giudicato imperfetto, e senza rispettare i tempi che si erano previsti”.

L’interrogazione va ad aggiungersi a un’altra presentata da Tripi e Cotti del Partito Democratico nelle settimane precedenti per mettere in fila una serie di segnalazioni da parte delle società sportive e di mancanze del Comune, a partire dalle incongruenze nei bandi e negli affidamenti fino alla manutenzione del Frascari e ai problemi della nuova tariffazione per le società sportive.

“Dopo una campagna elettorale in cui si è puntato tutto sullo sport, le promesse si sgonfiano e restano soltanto immobilismo e inconcludenza” – si chiosa nella nota.

L’INTERROGAZIONE PROPOSTA DAL PD

Da alcune segnalazioni di società sportive si è appreso quanto segue.

In data 2 agosto 2018 si è tenuta una riunione con le società sportive pistoiesi per la definizione del percorso di affidamento e uso dei campi sportivi e palestre per l’anno 2018-2019. Alla riunione erano presenti il Sindaco e l’Assessore competente Magni.

Risulterebbe che, a seguito del confronto con le società, gli amministratori comunali avrebbero proposto alle medesime di scegliere, attraverso un voto a maggioranza, se replicare gli orari dell’anno 2017-2018 (pur giudicati non pienamente condivisibili) oppure proseguire con un nuovo schema, elaborato dall’assessore sulla base dell’attuale Regolamento per gli Impianti Sportivi comunale, pur giudicato negativamente.

Si ricorda, peraltro, che l’assessore Magni nei mesi scorsi aveva affermato che tali orari sarebbero stati definiti entro il mese di giugno 2018.

Premesso quanto sopra, si interrogano SS.VV. Il Sindaco e la Giunta per chiedere e sapere:

1. Se si intenda procedere, per l’anno 2018-2019, con una totale replica degli orari dell’anno precedente oppure se si intenda effettuare modifiche. Eventualmente, si richiede quali e secondo quali criteri;

2. Come mai non sia stato rispettato l’impegno preso di definire gli orari entro il mese di giugno 2018;

3. Come mai, se si ritiene infruttuosa l’applicazione tout court del Regolamento per gli Impianti sportivi vigente, in questo ultimo anno non si sia proceduto a modificarlo secondo criteri ritenuti migliori dall’amministrazione, invece di ritrovarsi nelle condizioni sopra descritte;

4. In merito al punto precedente, se non si ritenga un elemento di inadeguatezza politica il fatto che, dopo oltre un anno di lavoro dell’assessore Magni, si sia costretti a utilizzare un vecchio orario, peraltro esso stesso giudicato imperfetto, e senza rispettare i tempi che si erano previsti.