Basket / Serie A
Pistoia Basket, 5400 euro di multa con Brescia. Le scuse di Roberto Maltinti
Mano pesante del giudice sportivo sul Pistoia Basket dopo la 30° giornata di Serie A Basket 2017-18 contro Brescia
Dopo una stagione tutto sommato tranquilla, dal punto di vista delle sanzioni disciplinari, il Pistoia Basket chiude in “bellezza” il campionato 2017-18 prendendosi 5400 euro di multa per una partita che non aveva niente da dire. La sanzione va così suddivisa. 2400 euro “per offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri e per lancio di un oggetto contundente (simil accendino) isolato sporadico, che colpiva un atleta della squadra avversaria senza danno”. Interessante la definizione “simil accendino”: era o non era e, soprattutto, cos’era?
3000 euro, invece, è l’ammenda rimediata dal presidente Roberto Maltinti al posto dell’inibizione prevista fino al 16 maggio 2018 per “comportamenti non regolamentari espressi platealmente durante lo svolgimento della gara”. E qui ci permettiamo una riflessione: il Pistoia Basket, da un certo punto di vista, è stato persino graziato perché il presidente è entrato palesemente in campo nel corso del terzo quarto avvicinandosi ad uno degli arbitri (Quarta di Torino) chiedendo maggior equità di fischi da entrambi i lati del parquet. Un richiamo veemente e decisamente “sopra le righe”, come spesso succede al patron ma poteva andare peggio perché, per alcuni secondi, la partita è stata sospesa e poteva arrivare anche la squalifica del campo da scontare nella prossima stagione.
Non solo, e qui arriva un’altra riflessione: siccome l’essere così sanguigno del presidente lo porta, spesso e volentieri, a finire in campo a dire la sua, vista la malaparata (e che comunque mancavano più di 15′ alla fine del match), perché nessun membro della società presente in tribuna o a bordo campo non interviene mai per cercare di tenere a bada l’ira funesta del presidente? Non può certo essere il custode a tenerlo per la camicia e farlo desistere dall’uscire dal campo tanto da essere persino sorvegliato dai carabinieri per il resto della sfida.
IL PRESIDENTE MALTINTI CHIEDE SCUSA
Già al termine del match in sala stampa e poi sul sito ufficiale biancorosso, il numero uno di via Fermi si è scusato per quanto accaduto.
“Mi scuso per la mia reazione – dice – sicuramente inappropriata per un presidente, a maggiore ragione di settant’anni come il sottoscritto. Sono dispiaciuto per tutti i bambini presenti che hanno assistito al mio gesto, che è stato dettato da uno scatto di nervosismo dovuto ad alcune chiamate arbitrali che non ho proprio capito e condiviso. Non mi era mai capitato di veder fischiare sei falli in tre azioni e sinceramente ho perso la calma e ho sbagliato a reagire in quel modo”.