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Basket / Serie A

Gianluca Della Rosa tra campo e ricordi: «Ringrazierò Salerni per sempre»

«Contro Brescia sarà fondamentale metterci tanta garra». Parlando della sfida contro la Germani è così che Gianluca Della Rosa ha caricato il Pistoia Basket

Un pensiero a Piernicola Salerni e uno al basket giocato. Nella conferenza stampa infrasettimanale Gianluca Della Rosa ha toccato tutti gli argomenti caldi in casa Pistoia Basket, disegnando i poli di una settimana intensa dal punto di vista emozionale, pur senza aver giocato partite di campionato.

La prima riflessione è stata ovviamente per coach Salerni, che il playmaker biancorosso ha ricordato in maniera sentita. «Ci ha lasciato un signore del basket. Il basket di Pistoia e tutto quello italiano hanno perso un magnifico uomo e coach. Io ho avuto la fortuna di viverlo sin dai tempi delle giovanili, lo ringrazierò per sempre per i consigli e le parole, anche quando ero a Rieti e a Livorno lui era tra i primi a scrivermi su Facebook dopo le partite. E’ stato anche l’allenatore di mio padre: l’ho visto davvero commosso in questi giorni, segno di quanto Nicola era riuscito a trasmettere a tutti quanti. Personalmente, gli sarò per sempre grato».

Passando al basket giocato l’attenzione del gruppo è inevitabilmente proiettata sulla sfida con Brescia, una vera e propria cartina di tornasole per capire il reale valore dei biancorossi alla luce degli ultimi successi esterni. «Siamo stati bravi in trasferta, ora ne arrivano due in casa, se facciamo quattro punti ci cambia la stagione. Contro Brescia servirà una prova di altissimo livello, sono una squadra che non ama correre molto -ha detto i playmaker di Pistoia nella conferenza stampa infrasettimanale-, noi dovremo fare una partita ad alto ritmo, a costo di perdere qualche pallone, lottare duramente a rimbalzo e soprattutto difendere tantissimo sugli uno contro uno. Sarà fondamentale, comunque, metterci tanta garra: in queste partite, soprattutto in casa, è la cosa che fa la differenza».

Lo stop forzato per gli impegni della nazionale ha costretto l’OriOra a raffreddare il proprio spirito, volato alle stelle dopo la doppietta on the road. Ricalarsi nel campionato senza perdere l’energia derivata dagli ultimi risultati dunque non sarà semplice e nemmeno scontato. «La pausa non ci voleva, eravamo in gas. Siamo reduci dai successi di Sassari e Reggio, campi da sempre ostici per Pistoia, ma d’altro canto ci è servita per recuperare da qualche acciacco e per inserire al meglio nei nostri giochi Gladness. Quest’anno l’atmosfera in spogliatoio è ottima e Mickell si è già inserito da questo punto di vista. Prima di queste due vittorie eravamo 0-6 ed era una situazione difficile, la cosa più frustrante era il fatto che in settimana ci allenavamo come assatanati ma poi in partita non riuscivamo a fare le stesse cose del lavoro quotidiano, A Sassari nessuna delle persone rimaste a Pistoia credeva nella vittoria, invece ognuno ha dato la sua scintilla per accendere il fuoco. A noi serviva fiducia e i due punti arrivati in quel modo sono stati ‘innesco che ci ha fatto dare qualcosa in più anche a Reggio Emilia. Vogliamo cavalcare quest’onda». Per continuare il magic moment biancorosso però bisognerà chiedere strada a Brescia, un’avversaria costruita per traguardi ambiziosi, con un roster profondo, capace di reggere il doppio impegno di campionato e coppa europea. «Vogliamo vincere in casa, già da domenica, con gli ultimi risultati siamo riusciti a ristabilire il feeling con il nostro pubblico. Non credo che la squadra soffra il PalaCarrara, piuttosto il palazzetto deve tornare ad essere il nostro fortino». Insomma, serve una vittoria tra le mure amiche per tornare a saltellare sotto la curva biancorossa, recuperando quella bella tradizione che inizia a mancare troppo a tutte le componenti dell’universo Pistoia basket.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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