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Basket / Serie A

Fatal Pistoia Basket: chi ha lo scudetto sul petto quando arriva al PalaCarrara perde

La festa al PalaCarrara per la vittoria del 2014 contro la Montepaschi Siena (Giacomo Carobbi/Ptsport)

Nei cinque anni di Serie A Basket, soltanto Milano nel 2014/15 riuscì a portar via la vittoria del PalaCarrara: Siena, Sassari, Milano e adesso Venezia hanno perso col Pistoia Basket con lo scudetto sul petto

Fatal Pistoia Basket per i campioni d’Italia. E non solo per la vittoria della The Flexx, finalmente in campo con l’occhio della tigre, tanto da spaventare i leoni di San Marco della Reyer tricolore. Quattro su cinque, le vittorie biancorosse al PalaCarrara contro la squadra arrivata con lo scudetto sul petto, sempre battuta nell’era Esposito.

Il colpaccio è mancato solo nella stagione 2014/ 2015, pur con una sontuosa gara contro Milano di Amoroso e compagni. Imprese che vale la pena rivivere e che sono arrivate tutte nel girone di ritorno, accendendo la primavera biancorossa. Succederà anche stavolta? A Torino, in una trasferta delicata ma contro una squadra che sembra sull’orlo dell’ennesima crisi di nervi, la risposta.

IL DERBY CON SIENA: 77- 76 L’atteso ritorno del derby toscano in serie A contro la sette volte campione d’Italia Siena, arriva per la matricola biancorossa all’ottava giornata di ritorno (16 marzo 2014). Quella che sarà l’ultima Montepaschi, affidata a Marco Crespi, in campo rimane una corazzata anche se fuori dal PalaSclavo il “sistema” sta crollando e risucchierà l’impresa biancoverde di una finale scudetto persa a gara7 con Milano.

Per Pistoia è giustamente un evento: biglietti fumati in prevendita dal popolo biancorosso che trasforma il PalaCarrara in una bolgia. Un’atmofera infuocata in cui i “diavoli volanti” si trovano a meraviglia: per 30′ Wanamaker (finirà con 19 punti e 6 assist) e compagni dominano la scena arrivando all’ultimo quarto con 14 punti di vantaggio. Ma Siena non ci sta: Marquez Haynes (l’attuale play della Reyer) a suon di triple piccona lo svantaggio e a 40” dalla fine è parità a quota 75. La decide Wana (tanto per cambiare ma in doppia vanno anche Gibson, Johnson e Daniel) mentre l’1/2 di Janning, innesca la festa biancorossa. In curva Pistoia si rivede anche lo zio Sam “made in Unotucheables”, sopra allo slogan “La Toscana siamo noi”. Pistoia vola ma le sconfitte con Varese e Brindisi (in casa) sembrano tarpare le ali ad una squadra mitica che, con 5 successi nelle ultime 5 gare (Venezia, Montegranaro, Roma, Bologna e Caserta) trova i playoff.

ANTONUTTI STENDE SASSARI 77-68 In molti al PalaCarrara, come in tutt’Italia, hanno tifato per Sassari qualche mese prima, nella cavalcata del Banco verso lo storico tricolore. Quando la squadra di Pasquini, giemme e coach dopo l’addio traumatico da Meo Sacchetti e le dimissioni di Marco Calvani, arriva in via Fermi l’anno dopo, alla penultima di ritorno (24 aprile 2016), la rivelazione del Diablo è già in scia playoff. Anche se dopo un girone d’andata indimenticabile, nel girone di ritorno ha un po’ stentato.

Serve la patente per sognare e allora a trasformare il sogno in realtà, contro Logan e compagni, ci pensa Michelone Antonutti con una vera gara da “cigno di Colloredo” a beccare i canestri avversari. Per il cardine del sistema Esposito nelle prime due magiche stagioni biancorosse, sono 25 i punti segnati in 26′, tirando giù 10 rimbalzi. A supportarlo Knowles (15), Kirk (14) e Filloy (10) che spingono Pistoia verso lo storico sesto posto in regular season, sigillato dalla vittoria a Capo d’Orlando.

ECCO JENKINS, CIAO MILANO 85- 74 E’ appena arrivato Michael Jenkins, il rinforzo che la società spende nel finale di una stagione altalenante ma tutta nella parte medio alta della classifica, per mettere la ciliegina sulla torta al campionato. L’esordio (9° di ritorno, 26 marzo 2017) è di fuoco perché Milano è l’unica squadra che, finora in regular season, ha trovato le chiavi del fortino biancorosso. Certo il precedente dei playoff 2014, con quelle due sonore sberle date da Pistoia alle scarpette rosse, un po’ agita l’EA7 in perenne crisi europea nonostante il ruolino sicuro in campionato.

Ed infatti le scarpette griffate Armani tremano davanti al vero capolavoro, tipico del “team Diablo”, uno staff, un coach che si esalta in queste sfide da Davide contro Golia che sono il filo conduttore della carriera dell’ex scugnizzo del PalaMaggiò. Prima in campo, dopo in panchina. I primi due quarti sono tirati ma la musica cambia dopo il riposo quando l’orchestra sinfonica di Esposito (6 giocatori in doppia cifra) sovrasta i solisti di Milano (privi di Gentile). In doppia c’è Jenkins (11) e l’altro “nuovo innesto” del finale di stagione, quel capitan Antonutti (15) che dopo aver tribolato tutto l’anno per una spalla che fa le bizze, è l’uomo in più per conquistare i playoff. Petteway ne mette 14 come Crosariol 14, Moore 11 e Boothe 12. Nel dopo gara Repesa snobba Pistoia, saltando la domanda sulla pericolosità dei biancorossi ai playoff. Aveva i suoi buoni motivi visto che la post season, per Milano, è stata un calvario. Trento docet.

Per Pistoia la vittoria contro Milano e la successiva a Torino (dove i biancorossi andranno proprio sabato), saranno decisive per la seconda partecipazione ai playoff sull’era Diablo.

NON C’E’ KUBA MA TYRUS, VENEZIA KO 93- 83 Arriviamo ai giorni nostri. Pistoia viene dall’ennesima settimana travagliata di una via crucis infinita. Stavolta però oltre ai problemi fisici (stop di Diawara), c’è dell’altro: c’è un clima da polveriera che i biancorossi non riescono a tenere dentro lo spogliatoio dopo il ko contro Reggio. La classica occasione gettata alle ortiche, che inguaia la classifica e in un attimo riporta il girone di ritorno ai toni opachi di quello d’andata.

Alla palla a due della sfida contro la (dis)Umana Reyer di De Raffaele (“costretto” al turnover tra i 14 titolari del roster), tutto però sembra svanito. E a sette giorni dagli 8 punti segnati nell’ultimo parziale horror contro Reggio Emilia, il peggiore dell’anno in casa, ecco la miglior gara dell’anno. McGee e Ivanov dall’inizio, dominano e sono protagonisti nella stessa partita (roba da prima visione assoluta), Moore tornato faro e italiani concreti. Con i due siluri di Gianluca, il nostro Gianluca Della Rosa, che accendono il PalaCarrara tornato a vestirsi a festa. E’ il “March Madness” della The Flexx, un viaggio dall’inferno al paradiso in sette giorni.

Chi si prenderà lo scudetto a giugno, dando più o meno per assodata la salvezza del Pistoia Basket, può iniziare a fare gli scongiuri e li raddoppierà quando vedrà il calendario del prossimo campionato. Perché, da qua, non si passa.

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Innamorata delle parole, che sono centrali nella sua “dolcemente complicata” vita professionale. In primis per raccontare il basket e lo sport, dalle colonne de Il Tirreno (con cui collabora dal 2003) alle pagine web di Pistoia Sport (che ha contribuito a fondare). E poi come insegnante di italiano agli stranieri.

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