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Basket / Serie A

Pistoia Basket, la difesa si taglia come un…pandoro. Esulta Trento

Niente da fare nemmeno in casa. Il Pistoia Basket rimedia la sua terza sconfitta consecutiva, contro una Trento (stasera) alla portata. La difesa e gli uomini chiave preoccupano, finisce 70-78

Per Santo Stefano al PalaCarrara finisce 70-78. La OriOra Pistoia Basket getta al vento il secondo scontro diretto con una delle ultime della classe. Trento ringrazia, vola a dieci punti e lascia i biancorossi a sei insieme a Reggio Emilia e Cantù.

Bene Gladness (14 punti) e gli altri lunghi. Almeno in attacco, perché in difesa i vecchi problemi sono tutti lì in bella vista. Manca completamente l’apporto di Kerron e Dominique Johnson, assenti ingiustificati e ingiustificabili per una squadra che vincendo avrebbe lasciato il gruppo all’ultimo posto in graduatoria. “Chi non vuol soffrire non ci guardi” tuona Alessandro Ramagli in conferenza stampa ma adesso Pistoia non può accontentarsi di essere diventata competitiva, serve un passo in avanti per tramutare in punti gare come questa.

RISALITA

La concentrazione è una dote innata, non averla a questi livelli è un dramma. E non è un caso che sia Trento la più pronta (4-12) così come non è un caso che lo strappo che ha portato al pareggio (20-20) sia vanificato da una tripla di Flaccadori, più svelto dei biancorossi ad arrivare al tiro sulla sirena del primo quarto (20-23).

L’impressione è che nella seconda frazione Ramagli si sia complicato la vita. La squadra girava bene e con un parziale di 11-4 si era portata sul 31-27 al 15’. Le scelte arbitrali, a tratti incoerenti, hanno sì costretto i biancorossi a segnare con molte mani addosso, ma dall’altra parte favorito un Gladness che una volta uscito ha lasciato un vuoto enorme in difesa. Con lui e Auda in campo la OriOra ha tenuto bene, con Krubally e Severini, anche uno come Pascolo ha fatto ciò che voleva. Alla fine a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Bolpin, autore della tripla che a 20” dall’intervallo è valsa il 36-35.

SCIVOLONE

Il vantaggio acquisito è poi gettato alle ortiche in un terzo quarto in cui Pistoia certifica di aver perso l’inerzia. Il break di 7-0 servito dai trentini costringe la OriOra a inseguire sempre e a rimanere attaccata al match grazie alle diverse opportunità dalla lunetta. Per un unico passaggio la formazione di Ramagli è avanti (45-44 al 25’) e al 30’ è 54-56.

Al 35’ sono ancora gli ospiti a essere avanti perché, nonostante le iniziative in attacco di Gladness, in difesa il Pistoia Basket non regge le incursioni e si fa beffare sempre allo stesso modo da Craft. Per arginare il problema Ramagli si gioca la carta dei “due cinque” affiancando Krubally a Gladness. Poco cambia perché al 38’ Craft beffa nuovamente i lunghi e scrive 67-70 interrompendo un parziale di 6-0 di Pistoia.

L’ultimo e decisivo giro di orologio si apre sul 70-74. Quel che succede dopo speriamo di dimenticarlo presto: i due Johnson pasticciano e non tirano quando mancano 40″ alla fine, regalando a Craft la palla che chiude i conti.

IL TABELLINO DI PISTOIA BASKET TRENTO 70-78

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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