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Basket / Mercato

Pistoia Basket, ufficiale: preso Mickell Gladness

Il Pistoia Basket ha rotto gli indugi: si passa al 6+6 con l’ingaggio di Mickell Gladness, pivot americano ex Nba in uscita dall’Ironi Nes Ziona. A Sassari non ci sarà, è atteso in Italia all’inizio della prossima settimana

Un totem nel pitturato per guarire i mali del Pistoia Basket. Come vi avevamo anticipato nella giornata di ieri, la dirigenza biancorossa ha deciso di puntare tutto su Mickell Gladness, centro americano, in uscita dagli israeliani dell’Ironi Nes Ziona. La società biancorossa passa dunque ufficialmente al 6+6, come confermato dal d.g. Giulio Iozzelli, con la squadra che verrà completata con il tesseramento di un ragazzo delle giovanili. Il ragazzo originario di Birmingham, in Alabama, arriva dopo una lunga carriera, spesa per la maggior parte sul fondo delle panchine delle squadre NBA e soprattutto in D-League, con apparizioni anche nel basket europeo e in quello australiano.

LE CARATTERISTICHE. Dimensioni importanti, con 211 centimetri su cui sono distribuiti 104 kg. Giocatore interno, ha nel fisico e soprattutto nell’altezza le sue caratteristiche principali, che lo rendono un gran difensore del ferro. Per il resto è un giocatore di sistema, che ha bisogno di essere innescato dai compagni, inutile dunque aspettarsi che possa costruirsi un tiro giocate spalle a canestro, anche perché la mano non è proprio delle più educate. Atleta verticale, non è brillante con i piedi e in difesa tende spesso a commettere presto troppi falli. Appena rilasciato dall’Ironi Nes Ziona, Gladness aveva faticato anche nella passata stagione a Bilbao, in Spagna. Arrivato per sostituire un deludente Jameel McKay, non ha però convinto mai pienamente, offrendo prestazioni molto altalenanti e mai costanti, tanto da perdere progressivamente minuti nelle gerarchie della squadra spagnola, con cui nella parta finale della stagione giocava spesso poco più di dieci minuti a gara.

LA CARRIERA. Prodotto di Alabama Agricultural and Mechanical University, con cui ha giocato dal 2005 al 2008. Dopo gli anni collegiali ha esordito da professionista con Matrixx Magixx, in Olanda. Poi due stagioni in D-League, due con i Rio Grande Valley Vipers e altrettante apparizioni con i Dakota Wizards, stavolta però intervallate con otto apparizioni in NBA con la maglia dei Miami Heat e 18 con quella dei Golden State Warriors. In particolare, grazie alle otto partite con la franchigia della Florida, ha fatto parte della squadra che ha vinto l’anello NBA, giocando con il super trio formato da Chris Bosh, Dwyane Wade e LeBron James. Nelle due stagioni successive, quella 2012-13 e 2013-14, Gladness ha respirato ancora l’aria americana, continuando le esperienze in D-League con i Santa Cruz Warriors e i Reno Bighorns.

In tutte le sue esperienze a stelle e strisce la sua miglior stagione è stata proprio l’ultima a Reno, quando viaggiava a 24 minuti di utilizzo medio con 8,2 punti e 6,3 rimbalzi a gara. Poi la sua carriera lo ha portato in Oceania: ai Townsville Crocodiles in Australia prima e poi in Nuova Zelanda dai Canterbury Rams. Nella stagione 2014-2015 il nuovo lungo biancorosso è approdato in Asia, al Maccabi Ashod, nel campionato israeliano. Con i gialloblù ha disputato 20 partite, giocando 19 minuti con 5,9 punti e 6,8 rimbalzi. Da lì poi anche una breve parentesi in Argentina, con il San Lorenzo de Almagro. La stagione successiva invece ha giocato in Estonia con il BC Kalev-Cramo. Lo scorso anno invece è arrivato in Spagna a stagione appena iniziata, legandosi al Bilbao. Con la squadra basca ha giocato sia in ACB che in Eurocup, mettendo insieme una stagione con 42 partite a 17,7 minuti di media, con 5,83 punti e 4,29 rimbalzi a partita, senza però riuscire ad evitare la retrocessione della squadra.

Quest’anno invece ha iniziato nel campionato israeliano, con l’Ironi Nes Ziona, dove è arrivato con un contratto a gettone di due mesi. Tra campionato israeliano e gare di EuroCup ha totalizzato 13 presenze con 28 minuti di impiego e 10,3 punti con 7,9 rimbalzi ad allacciata di scarpe.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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