Connect with us

Calcio / Serie C

Pistoiese, gioisce Asta: «La dedico a chi mi ha sostenuto»

Antonino Asta condivide la vittoria della Pistoiese – necessaria come non mai – portando tutto lo staff in sala stampa:«Ci siamo fatti un discreto regalo di Natale»

«Ci siamo fatti un discreto regalo di Natale, questa vittoria è dedicata a tutti: dall’ambiente, alla gente, alla società». Le parole del mister della Pistoiese Antonino Asta sono quelle che i i tifosi arancioni si auguravano di sentire dopo quattro sconfitte consecutive. L’allenatore arancione si presenta in sala stampa con tutto il suo staff, per condividere con loro il momento di gioia dopo tanta burrasca.

«Io sono arrivato qui e ho trovato delle persone splendide che si sono messe a disposizione. Hanno sofferto con me in questo mese, è giusto che adesso siano qui e si facciano vedere perché dietro all’allenatore c’è uno staff, altrettanto importante». I tre punti presi contro l’Arzachena pesano anche in chiave salvezza e soprattutto permettono agli arancioni di non rimanere inchiodati da soli all’ultimo posto.

«Era importante vincere –aggiunge ancora l’allenatore degli arancioni – dovevamo cercare di non allontanarci troppo in classifica. Oggi abbiamo giocato un calcio incredibile per trentacinque/quaranta minuti, però poi abbiamo anche rischiato. Stavolta poi la dea bendata ci ha assistito in un paio di circostanze, anche se poi avremmo comunque dovuto vincere con alcuni gol di vantaggio per quanto creato. Abbiamo fatto la stessa partita dell’altra volta, non è cambiato nulla, se non che sono arrivati i gol». Le reti di Luperini e Forte hanno spezzato l’incantesimo che vedeva da un mese a questa parte gli arancioni belli ma inconcludenti. Le due reti danno punti e respiro alla Pistoiese, che adesso non deve fare passi indietro.

«La fiducia ai ragazzi la deve dare l’allenatore. Se avessi pensato a quanti gol hanno sbagliato nelle ultime gare Forte e Latte Lath non avrebbero dovuto giocare, però io continuo a metterli in campo, anche se poi mi arrabbio quando sbagliano. Sotto porta devono necessariamente crescere se vogliono fare strada». Il ritmo forsennato del calendario però non permette nemmeno di gioire o tirare il fiato. A Santo Stefano si torna già in campo, un’altra battaglia, stavolta contro l’Arezzo. «Abbiamo ancora due partite prima della pausa. Questa gara l’abbiamo pagata a livello di nervoso, so bene che alcuni giocatori non riescono a giocare ogni tre o quattro giorni ma devono stringere i denti in questo momento» .

Condividi:

Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com