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Calcio / Serie C

Pistoiese, ci sarà la luce in fondo al tunnel?

Il focus amaro del nostro Antonio Zinanni dopo 180′ deludenti. Adesso due partite in cinque giorni, basteranno alla Pistoiese per “uscire dal tunnel”?

Potrei iniziare questo mio focus sulla prima gara interna della Pistoiese del campionato 2018-19, persa in maniera rovinosa dagli arancioni con le solite frasi fatte: “Il calcio è strano” oppure “Chi soffre dei suoi mali… ecc ecc”..

La verità, tanto inconfutabile quanto cruda, è quella che al momento attuale la Pistoiese continua nella sequela di risultati (direi schiaffi veri e propri) negativi iniziati a Carrara nella gara playoff della scorsa stagione. Sei reti subite in sole due gare di campionato e contro avversarie sulla carta abbondantemente alla portata di Luperini & c. Una difesa…emozionante, ballerina, che regala occasioni agli avversari specie da palla inattiva, un centrocampo mancante del filtro necessario per aiutare la retroguardia. Solo l’attacco, pur sbagliando nei vari interpreti scesi sul rettangolo di gioco occasioni importanti che potevano permettere di archiviare la partita in modo totalmente diverso, sembra (al momento), quello con gli attributi maggiori.

Per il resto, lo ripeto, un work in progress che fa adirare i tifosi, pronti anche contro la Lucchese, a fronteggiare la “nuova” situazione del Melani, a stringersi compatti, a incitare i propri beniamini per spingerli verso una vittoria che manca oramai da troppo tempo. Ed invece, ecco arrivare un’altra frittata, una pesante sconfitta che acuisce la crisi della squadra ma soprattutto del proprio condottiero, quel Paolo Indiani, mai amato dalla tifoseria, che anche al termine del derby contro i giovani di Favarin, ha chiesto all’uomo di Certaldo senza troppa parafrasi, di ….togliere il disturbo!

E come non mettersi nei panni di coloro che, dopo una campagna acquisti societaria mirata a rafforzare la squadra per permettere il raggiungimento, per il secondo anno consecutivo dei playoff, vedono quei colori subire rovesci ed umiliazioni continui, lo ribadisco nuovamente, contro avversarie alla loro portata?

Sì, è palesemente triste vedere una squadra, sotto di una rete all’intervallo, non avere una benchè minima reazione, portando avanti i palloni con una lentezza e prevedibilità tale da risultare di facile lettura per gli avversari, per poi subire ancora la rete del definitivo tracollo.

E adesso, con ulteriori due partite nel breve volgere di cinque giorni, per la Pistoiese, ma soprattutto per Paolo Indiani, è arrivato il tempo di invertire la rotta e cominciare ad ottenere risultati positivi; la panchina, già traballante, potrebbe crollare impietosamente, con scenari prevedibili di un cambio obbligato per non vanificare quelle che sono state le scelte di rafforzamento del roster arancione. L’impressione che abbiamo ricavato dopo la “non” reazione della ripresa contro la Lucchese, è stata quella di una squadra “sulle gambe”, (forse anche per il caldo?), che aveva esaurito le energie necessarie per rovesciare ancora il risultato. E se ciò venisse confermato anche dalle analisi post partita, allora sarebbe da mettere sul banco degli imputati anche la preparazione atletica. 34 minuti di calcio, questa è stata la Pistoiese vista contro la Lucchese, poi il buio totale!

D’accordo, siamo all’inizio del campionato, è altresì vero che gare ufficiali in attesa dell’inizio della stagione di serie C più tribolata della storia non sono state effettuate, ma 34 minuti di gioco giocato, sono effimeri in questo periodo. Adesso, come citato precedentemente ci sono alle viste due gare fondamentali, la prima delle quali a Piacenza contro la Pro (da sempre avversaria ostica per gli arancioni), che si è rafforzata molto e che è reduce dalla sonante vittoria in trasferta contro l’Alessandria.

Una vera prova del nove per i ragazzi arancioni che dovranno gettare il cuore aldilà dell’ostacolo, per cercare finalmente di dare una svolta positiva a questo negativo inizio di campionato. Poi, dopo la trasferta di Piacenza la gara interna contro il Gozzano. Sarà quello il vero e proprio spartiacque per il futuro della squadra, e di Paolo Indiani soprattutto!

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Da quando è in pensione ha più tempo da dedicare ai suoi passatempi preferiti: cani, film, musica e naturalmente Pistoia Sport e la Pistoiese. Il più vecchio del gruppo in mezzo a tanti giovani bravi e motivati: come si dice in gergo, esperienza al servizio della squadra.

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