Zizzi's Corner
Pistoiese, con l’Albissola si recita sempre il solito copione
Torna il consueto appuntamento con il Corner del nostro Antonio Zinanni: dopo il pareggio di ieri sera, la Pistoiese conferma di correre sempre sullo stesso binario dall’inizio del campionato. Si sbloccherà questa situazione?
Un vecchio detto prettamente pistoiese ammoniva: “Chi di un vizio vuol guarire, preghi Iddio di non avere”. Ecco, proprio la frase che calza a pennello per la squadra arancione in questo campionato, ed in modo particolare nelle ultime apparizioni casalinghe; un ripetersi di situazioni analoghe al limite del puro masochismo!
Gli orange fanno la partita, dominano, vanno in vantaggio, con il grave torto di non chiudere la contesa. Poi, con l’unico tiro scagliato verso la porta, gli avversari agguantano il pareggio oppure, come accaduto contro Juventus under 23 e Pontedera, portano a casa l’intera posta in palio. Lo stesso copione, la stessa scena si è ripetuta puntualmente nel turno infrasettimanale contro l’Albissola, squadra largamente alla portata dei ragazzi di Asta, in lotta per uscire dalle pastoie dei play out ma con il morale alle stelle per gli ultimi risultati positivi ottenuti. Dopo aver dominato in lungo ed in largo i primi 45 minuti di gioco e, come al solito, avere raccolto il minimo sindacabile, non chiudendo anzitempo la gara, alla prima e consueta dormita difensiva, gli avversari pareggiano e …ringraziano!
Come avete potuto notare abbiamo scritto per due volte consecutive la stessa parola; come al solito e consueta. Si purtroppo la verità incontrovertibile ci porta amaramente a constatare tutto ciò, ma l’amarezza si accresce ulteriormente se pensiamo a quanti punti in più questa squadra avrebbe potuto avere senza quelle amnesie che fanno parte del DNA della Pistoiese 2018/2019. Con i se ed i ma, mi insegnate, non si va lontano, ma certo, esiste un qualcosa che fa capire che la costruzione della rosa avvenuta nella scorsa estate è stata portata avanti forse con eccessiva fiducia contando su di un girone (quello A), nel quale molte squadre, considerate big, come Entella Chiavari, Pro Vercelli e Novara, potevano (o dovevano) essere ripescate in cadetteria. Se a ciò si aggiungono gli infortuni seri di Minardi, il quale ha giocato una sola gara e rivedrà il terreno di gioco nella prossima stagione, al pari di Emanuele Rovini e di Paolo Regoli, tornato quest’ultimo a disposizione dopo un lungo tempo ma ancora lontano da una forma accettabile, si capisce come gli ostacoli in questo cammino della squadra, siano stati numerosi e per certi casi imprevedibili.
Nel mercato invernale a fronte di cessioni come quelle di Latte Lath e Muscat, sono stati perfezionati gli ingaggi di Petermann, Momentè e Pejovic, i primi due protagonisti in positivo nell’ultimo turno contro l’Albissola. Una gara nella quale Antonino Asta ha schierato una formazione votata alla vittoria, un inedito 4 -2-4 che ha pagato solo per i primi 45 minuti. Forse, una volta in vantaggio, l’allenatore siciliano avrebbe potuto rinforzare il centrocampo, equilibrando l’assetto della squadra senza soffrire le rare ma pericolose ripartenze dei liguri. Resta il rammarico, e lo ripetiamo ancora una volta, che certe partite devono essere chiuse e portate in porto. Gli applausi, le pacche sulle spalle e i complimenti non producono punti, elementi quest’ultimi, che fanno rabbrividire l’ambiente arancione alla vigilia di una serie di impegni da hors categorie, (estremamente difficili, adoperando un termine ciclistico n.d.r.), a partire dalla trasferta di Novara, unica formazione tra quelle incontrate capace di mettere sotto per l’intera gara la Pistoiese.
Ci vorrà più attenzione nei dettagli, sia in fase di costruzione che interdizione e, sopratutto, ci vorrà quella cattiveria in più sotto rete che anche con l’arrivo della tanto agognata punta centrale, ancora stenta a mostrarsi.