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Calcio / Serie C

Pistoiese, ultima fermata Arzachena. In attesa del mercato

Gli errori costano cari e la Pistoiese nelle ultime 4 uscite ha pagato un dazio pesantissimo. Domenica c’è da vincere per dare una scossa alla classifica, prima di un’inevitabile semi-rivoluzione invernale

E siamo a quattro sconfitte consecutive. Tutte con il solito comune denominatore, vale a dire immeritate e di misura, ma figlie, oltre che di prodezze effettuate dagli estremi difensori di turno, di colossali ingenuità ed errori dei giocatori arancioni che nel calcio spesso vengono pagate a caro prezzo.

E la Pistoiese sta pagando dazio per questi episodi, con la situazione (a dir poco) deficitaria di una classifica che vede Luperini & c. relegati all’ultimo posto con soli undici punti all’attivo quando mancano ancora 4 gare (compresi i due recuperi con Entella e Siena) al giro di boa. E’ inutile girarci intorno ma la situazione sta diventando (sportivamente parlando) veramente drammatica. Domenica prossima nel match interno contro l’Arzachena i ragazzi di Antonino Asta si giocano una gran fetta della permanenza in categoria, affrontando una squadra che sopravanza gli orange di tre punti. Quei tre punti che a tutti i costi la squadra deve conquistare per non affossare definitivamente le speranze che si riducono, di partita in partita, sempre di più.

Sono, (siamo), troppo catastrofici, pessimisti, oppure solamente tocchiamo con mano ciò che è l’inconfutabile realtà della Pistoiese 2018-2019?
Una rosa certamente sopravvalutata in fase di mercato estivo da Paolo Indiani (che iniziava il secondo anno come allenatore avallando le scelte societarie), assieme al direttore tecnico Raffaele Pinzani, al responsabile dell’area tecnica Federico Bargagna e al direttore generale Marco Ferrari. Una costruzione poco solida che andrà puntellata sensibilmente nel mercato invernale per cercare di svoltare una stagione fin qui fallimentare. Perché l’esonero dell’allenatore di Certaldo non poteva bastare e non è bastato: l’arrivo di Antonino Asta sembrava poter dare la scossa necessaria per voltare pagina, ma i calciatori sono gli stessi e così, dopo una mini serie di risultati positivi, in coincidenza con l’inizio di infortuni che depauperavano la formazione, ecco di nuovo l’inizio di una fase negativa di risultati che hanno partorito l’attuale posizione in classifica.

Parliamo di risultati, che rappresentano indubbiamente l’essenza principale, e non di prestazioni perché quelle, (almeno quando sulla panchina si è seduto Asta n.d.r.), non sono mai venute meno, con la squadra che ha raccolto complimenti ed elogi vari, elementi che non producono punti ma accrescono indubbiamente la rabbia per non avere ottenuto ciò che sul campo gli arancioni avrebbero ampiamente meritato. I tifosi sono delusi, arrabbiati, eufemisticamente parlando, aggiungo attoniti guardando i loro beniamini in fondo ad una graduatoria, staccati da altre formazioni, almeno sulla carta, meno blasonate. Una di questa, l’Arzachena, scenderà al Melani domenica prossima in una partita da “dentro o fuori” nella quale l’unico risultato utile sarà la conquista dell’intera posta in palio. Altrimenti saranno guai seri.

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Da quando è in pensione ha più tempo da dedicare ai suoi passatempi preferiti: cani, film, musica e naturalmente Pistoia Sport e la Pistoiese. Il più vecchio del gruppo in mezzo a tanti giovani bravi e motivati: come si dice in gergo, esperienza al servizio della squadra.

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