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Calcio / Serie C

Pistoiese, la mossa di mister Asta che ha messo in difficoltà la Pro Vercelli

Il tecnico arancione ha schierato Fanucchi come punta centrale, con Forte e Latte Lath ad agire da esterni offensivi. Una scelta che ha permesso alla Pistoiese di reggere l’urto dei padroni di casa. Nel finale però sono mancate le energie

A Vercelli la Pistoiese ha lottato alla pari con i padroni di casa per 92’. Per riuscirci mister Antonino Asta ha cercato di sfruttare al meglio le armi a sua disposizione, accettando i limiti tecnici e numerici della sua rosa, cercando al tempo stesso di esaltarne le peculiarità. Di fatto, con gli undici da schierare in campo obbligati o quasi, mister Asta ha provato a coniugare tutte le sue esigenze: mantenere la solidità difensiva, aiutare una mediana con due giocatori i calo nelle ultime uscite e risolvere il problema della finalizzazione. La missione è riuscita solo in parte, ma non certo per colpa delle scelte dell’allenatore. Fondamentale per dare equilibrio alla squadra e tenere gli esterni avversari nel loro 4-4-2 è stata la scelta di schierare Fanucchi da riferimento centrale in avanti, con Forte e Latte Lath da esterni offensivi, in perenne movimento tra centrocampo e attacco. La soluzione tattica ha dato una grossa mano a livello difensivo perché i due ragazzi hanno aiutato molto la squadra, spesso accompagnando gli esterni avversari fin quasi all’area di rigore arancione. In attacco poi hanno avuto lo spazio per attaccare la profondità, quando il contropiede si scatenava e aveva lo spazio per sfidare in corsa la difesa avversaria che in quelle circostanze non era schierata, compatta e soprattutto protetta dal centrocampo.

Con la posizione di Fanucchi poi la squadra arancione non ha perso la qualità del giocatore tra le linee, dato che il suo lavoro spesso era quello di fungere da riferimento e di calamita per i pallone, per smistare poi sugli esterni o in appoggio alla mediana, così da far salire la squadra. Con questo lavoro la Pistoiese è riuscita per sessanta/sessantacinque minuti a non farsi schiacciare dagli avversari, costringendo il Pro Vercelli a rimanere spezzata. Quando però le energie sono venute meno e la fatica ha presentato il conto la squadra orange non è più riuscita a garantire quella pericolosità offensiva, finendo per concedere troppi metri agli avversari. Del resto attualmente la Pistoiese pratica un altro calcio rispetto a tante rivali: in Serie C si gioca con cinque cambi a disposizione, con la possibilità di cambiare metà squadra in corsa, ma gli arancioni al momento sono quasi senza alternative vere in panchina e così nei finali arrivano meno freschi e ripetutamente per essere beffati.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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