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Calcio / Promozione

Promozione, Quarrata-Larcianese: un derby davvero spettacolare

Analizziamo la gara tra Quarrata e Larcianese andata in scena domenica 11 novembre e terminato sul risultato di 1-1. Andrea Mangoni ed Eugenio Andreoli a tutto tondo sul derby e sulla prima parte di stagione

Doveva essere uno spettacolo e, certo, nessuno può esserne rimasto deluso. Domenica scorsa allo stadio “Filippo Raciti” è andato in scena il derby tra Quarrata e Larcianese valevole per l’ottava giornata di Promozione Girone A, terminato sul risultato di 1-1 dopo una bella gara, ben giocata dagli undici in campo e dai rispettivi allenatori, sia pure con mister Mangoni in versione “spettatore” poiché squalificato fino al 6 dicembre. Un tripudio di tatticismo e qualità certamente non comune in una categoria come la Promozione e  per questo godibilissimo agli occhi di chi sa apprezzare.

Da una lato Andrea Mangoni e il suo Quarrata, ancorati al solito 3-5-2 che negli ultimi anni ha dato le maggiori certezze ai giallorossi. Dall’altro Eugenio Andreoli e la Larcianese, plasmata dal suo allenatore secondo un propositivo 4-3-3, adattato in 4-2-3-1 per l’assenza di un uomo imprescindibile come Andrea Borselli (ancora out ma in via di guarigione, dovrebbe tornare già nel prossimo turno contro il Viaccia, ndr).

Nel primo tempo hanno avuto la meglio gli uomini di casa, avanti al 35′ con Nannini, bravo a sfruttare un’uscita maldestra di Fedele. Più in generale, al di là del vantaggio, il Quarrata si è imposto per una manifesta superiorità tattica: mentre la Larcianese provava a costruire partendo da dietro, cercando nel quartetto davanti un riferimento offensivo in grado di piegare la retroguardia giallorossa con raddoppi e sovrapposizioni, i mobilieri hanno chiuso tutti gli sbocchi utili, strappando la sfera agli avversari già nella loro metà campo, impedendo così qualsiasi tipo di uscita sulle corsie laterali. A questo, il Quarrata ha aggiunto una forte propulsione offensiva che in più di un’occasione ha costretto gli esterni alti della Larcianese ad arretrare per dare manforte ai propri esterni bassi (entrambi in quota).

Nella ripresa Eugenio Andreoli ha messo mano alla formazione, correggendo il tiro rispetto ad un undici iniziale che non era stato in grado di interpretare bene la gara: fuori l’esterno alto Volpi e dentro un attaccante “di peso” come Marzico, autore di un’ottima ripresa. Lo schieramento è passato dal 4-2-3-1 al 4-3-3, con Landolina abbassato sulla linea mediana a raccogliere quei palloni che nel primo tempo venivano sistematicamente intercettati dal terzetto giallorosso Borri-Brancaccio-Raimondo. Una mossa astuta che ha costretto il Quarrata ad inseguire la Larcianese, da questo momento padrona del gioco. Così, sprecata una clamorosa occasione sotto porta con Cardillo, i viola hanno pareggiato i conti al 13′ della ripresa con capitan Amatucci, lasciato colpevolmente libero di appoggiare in rete un cross proveniente da destra. Nella seconda metà della frazione entrambe le formazioni hanno creato qualche occasione importante per portarsi avanti, ma nessuna delle due è riuscita a buttare la palla in rete. Il match è così terminato in parità.

IL DERBY AL MICROSCOPIO: LE IMPRESSIONI DEI DUE ALLENATORI

«Ho visto una bella partita – ci ha detto mister Andrea Mangoni all’indomani della gara contro la Larcianese – i ragazzi si sono comportati molto bene, nonostante qualche piccolo momento di difficoltà che ci può stare contro un avversario di questo livello. Nel primo tempo ci siamo comportati bene, abbiamo attaccato con regolarità pur senza concedere spazi agli avversari. Il vantaggio raggiunto con Nannini mi è sembrato meritato. Nella ripresa abbiamo sofferto un po’ il loro palleggio, abbassandoci in attesa di ripartire in contropiede. Dispiace per il gol preso ingenuamente, lasciando un uomo solo sul secondo palo. Nel finale non siamo stati bravi a concretizzare alcune ripartenze, ma nel complesso il pari mi sembra un risultato giusto».

«La scelta di lanciare Maarouf come prima punta? Credo sia un giocatore dalle buone qualità, in grado di ricoprire più ruoli, sia sull’esterno che davanti: in questa partita l’ha dimostrato, comportandosi a dovere come tutti i ragazzi».

«É stato un match equilibrato e il pareggio è un risultato che ci sta – ha detto Eugenio Andreoli a commento della gara contro il Quarrata – Nel primo tempo loro sono stati più convincenti e più aggressivi: attaccandoci nella nostra metà campo ci hanno impedito di costruire il gioco che volevamo. Dal canto nostro non abbiamo approcciato la partita nel modo giusto: non siamo riusciti a fare i raddoppi e le sovrapposizioni che avevamo preparato, regalando al Quarrata un gol su di un nostro errore difensivo. Diciamo che loro sono stati bravi, mentre noi ci abbiamo messo del nostro».

«Nella ripresa ho deciso di mettere dentro un attaccante “di peso” come Marzico, in grado di reggere l’urto di una difesa ben schierata come la loro – ha proseguito il tecnico della Larcianese – e abbassando Landolina sulla linea mediana siamo riusciti a gestire più palloni, creando più occasioni e arrivando al gol con Amatucci. Dispiace per le occasioni create e non sfruttate: credo che, ai punti, avremmo meritato qualcosa di più».

OLTRE I PROSSIMI IMPEGNI: I BILANCI DEI DUE TECNICI

Sestultimo con 8 punti, il Quarrata ha fin qui ottenuto poco dal proprio campionato: il recente filotto di pareggi ha messo in luce tutta la solidità della squadra allenata da Mangoni, evidenziandone allo stesso tempo i limiti, concentrati soprattutto su un attacco che sta facendo più fatica del previsto. Con sei marcature messe a referto, quello giallorosso è il terzo peggior score del girone. 

All’orizzonte c’è un match facile – almeno sulla carta – contro un Pietrasanta ultimo in classifica e in grave difficoltà, nonostante nell’ultimo turno abbia conquistato un buon pari sul campo del Calenzano.    

«Non credo che sfidare un avversario apparentemente inferiore possa aiutarci in questo momento – ha ammesso Andrea Mangoni – a maggior ragione se l’avversario in questione è ancora vivo e si chiama Pietrasanta. Nell’ultimo turno hanno ottenuto un grande risultato sul campo dell’Athletic Calenzano, squadra che ambisce ad una posizione di vertice in campionato. Non sono più la squadra dello scorso anno, ma rimangono comunque un ostacolo ostico, impreziosito da tre o quattro elementi di qualità che in questa categoria fanno la differenza. Un risultato positivo ci darebbe slancio e serenità, lanciandoci in una dimensione diversa da quella attuale».

«Sinceramente, non credo che la mia squadra abbia ancora iniziato il suo campionato – ha commentato Mangoni – I tanti pareggi conquistati dimostrano che siamo una squadra solida e molto equilibrata, ma è evidente che in questo momento ci manca ancora qualcosa. Col passare del tempo vedremo: le mie squadre hanno sempre trovato la loro strada a stagione in corso, migliorando il proprio rendimento tra novembre e dicembre».

Terza forza del campionato con 14 punti, appaiata al Viaccia a cinque lunghezze dalla capolista Pontremolese, la Larcianese ha fin qui stupito un po’ tutti, ottenendo grandi risultati dopo la retrocessione dall’Eccellenza. Eugenio Andreoli ha trasmesso grande entusiasmo al gruppo, plasmando una formazione dall’identità ben definita e difficile d’affrontare. 

Dopo un ottimo avvio di stagione, nelle ultime quattro giornate sono arrivati altrettanti pareggi: in programma per domenica prossima c’è un nuovo big match contro il Viaccia, formazione di livello reduce dal ko di Cerreto Guidi. 

«Andremo ad affrontare un’ottima squadra – ha commentato Eugenio Andreoli – Sono una neopromossa, ma non si trovano in quella posizione per caso. Il loro gioco, basato principalmente su transizione e ripartenza, certo non aggrada una squadra come la nostra, che invece fonda le proprie fortune sul palleggio e sulla costruzione dal basso. Non sarà una passeggiata».

«Gli ultimi pareggi hanno minato le nostre certezze; pur rimanendo nella parte alta della classifica – ha spiegato Andreoli – paghiamo l’eccessivo entusiasmo che ci ha investiti ad inizio campionato, quando abbiamo conquistato quattro successi consecutivi: appena abbiamo trovato il primo ostacolo abbiamo perso serenità. Rimaniamo l’unica squadra del girone ancora imbattuta e siamo terzi a poca distanza dalla vetta, per cui non c’è motivo di essere preoccupati, anche se lo spettro della retrocessione dell’anno scorso è sempre presente. Sono sicuro che rimanendo tranquilli e tenendo alta la fiducia riusciremo a tornare al successo. É solo questione di tempo».

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Studente di Beni Culturali all'Università di Firenze, amante del calcio e dello sport in generale. Scrivere è una passione e un gioco, la domenica allo stadio un vizio che non ha il coraggio di togliersi.

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