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Basket / Serie A

ItalPistoia dura un quarto poi Cantù sfonda il muro dei 100 punti segnati

Tommaso Laquintana (Parigini/PtSport)

Pistoia Basket cade a Desio sotto i colpi di Smith e soci. Cantù non dà tregua ma la difesa biancorossa poteva fare certamente di più, invece regge solo nel terzo periodo > TABELLINO > INTERVISTE > PAGELLE

Il Pistoia Basket torna dal PalaDesio con una scoppola pesante sulle spalle. Il risultato finale dice 106 a 85 per Cantù, divario giustificato dal 127 a 78 di valutazione a fine match.

Difficile capire dove finiscono i meriti dei brianzoli e iniziano le colpe della The Flexx viste le percentuali con le quali hanno tirato i primi. Per certo, la difesa del terzo quarto poteva essere estesa a gran parte del match; Cantù è una squadra che segna molto ma 106 punti sono tanti in più rispetto alla media stagionale. L’altro errore grave è quello di aver lasciato sfuggire troppo facilmente una partita che sembrava essere tornata alla portata. Che non vuol dire vincere, ma nemmeno permettere agli altri di chiudere le ostilità al 32′.

Sei giocatori in doppia cifra per una Red October che tira con il 23/37 da due, il 9/23 da tre e il 33/40 ai liberi. Per il Pistoia Basket arrivano invece troppo tardi i punti di McGee e l’unica consolazione è il pacchetto italiani (Laquintana 13, Mian 18 e Gaspardo 13).

Fortuna che le rivali per la salvezza perdono tutte. Eccetto Pesaro, che riprende Capo d’Orlando (quota 10 pt) grazie alla vittoria nello scontro diretto. Si ferma Varese, così come Brindisi e quindi i biancorossi rimangono al 13° posto.

CECCHINI

Il Pistoia Basket non gioca affatto un brutto primo tempo, almeno in attacco. Certo in difesa si poteva fare di più e i 13 rimbalzi offensivi non sono ottimizzati ma comunque non meriterebbe di chiudere sotto di 19 punti. Le due squadre si equivalgono ad ogni voce statistica, tranne nella più importante: le percentuali di tiro. La Red October è davvero una macchina da guerra e il generale Smith non fa sconti con un 9/9 dal campo e 6 assist in due quarti. I suoi compagni cercano di replicarlo e alla fine ne esce una prova che affossa la The Flexx.

MCGEE FUORI DAI GIOCHI

Biancorossi a trazione italiana con le palle recuperate da Laquintana e le triple di Mian (tra gli USA spicca solo Moore con 5 assist, 11 alla fine) . Non si fa notare McGee, limitato da tre falli commessi troppo presto (13′), che lo estromettono dalle rotazioni. Senza il giocatore più pericoloso Pistoia tiene botta fino a metà seconda frazione ma all’intervallo rincorre 59-42. Non male per gli uomini di Esposito aver retto il ritmo dei canturini per un quarto (26-20) ma per farlo il Diablo ha dato minuti anche a Della Rosa e Barbon.

Nel miglior momento di Pistoia, Gaspardo concede a Chappell un gioco da tre con fallo antisportivo che porta Cantù dal 47-36 al 52-36. Episodio che spegne le speranze di Pistoia di chiudere in singola cifra di svantaggio al 20′.

OCCASIONE SPRECATA, POI LA RIMONTA, POI L’INGENUITÀ

Al 25′ Cantù ha segnato solamente 3 punti ma Pistoia non ne ha approfittato del tutto. Già monta la rabbia per l’occasione sprecata, quando sale in cattedra un sontuoso Gaspardo. Lui l’arma in più di una The Flexx orgogliosa, aiutato da Laquintana e da Magro (importante fallo antisportivo ai danni di Burns). Pistoia ricuce due volte sul -8 (68-60 e 70-62 al 29′) cavalcando “Gas” e una zona 2-3 estesa a tutto il campo da coach Esposito.

Il solito Parrillo complica i piani di rimonta e un fischio dubbio su Laquintana fa sì che gli sforzi siano vani al 30′ (78-64). La sensazione, però, è che il Pistoia Basket sia ancora vivo.

FINE DEI GIOCHI

Sensazione era e sensazione rimane. Nella pratica si registra un air-ball di Moore e 5 punti a fila di Burns, che chiudono i giochi. Il cronometro dice 32 minuti trascorsi e 83-64: 19 punti da recuperare in 8 minuti. Impresa ancora più difficile se proviamo a immaginare il morale dei biancorossi, sul -8 tre minuti prima.

L’ultimo sussulto arriva al 35′. Tre bombe targate Mian-McGee portano il Pistoia Basket sul -12 (85-73), prima che gli uomini in grigio ci mettano ancora del loro. La combo fallo+tecnico (Esposito) vanifica il lavoro degli ospiti, che senza accorgersene si ritrovano sul 90-73.

IL TABELLINO

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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