Calcio / Serie C
Serie C girone A, Pro Piacenza verso l’esclusione dal campionato
Seconda sconfitta a tavolino per il Pro Piacenza, in pieno caos societario. Giocatori in fuga, alla quarta gara non disputata sarà esclusa dal campionato di Serie C girone A
Seconda sconfitta a tavolino per il Pro Piacenza che, dopo non aver giocato il precedente match interno contro il Pro Vercelli per lo sciopero dei propri calciatori e per l’indisponibilità del proprio stadio causa affitto non pagato, non si è presentato al Moccagatta di Alessandria per l’ultima gara del girone di andata di Serie C girone A contro la Juventus U23, sempre in virtù della protesta indetta dall’AIC nei confronti della società del presidente Pannella.
Anche in questo caso scatterà lo 0-3 a tavolino per gli emiliani, in pieno caos societario. Molti giocatori hanno già lasciato la squadra ed è praticamente certo il forfait anche per la sfida del 30 con la Robur Siena. Alla quarta non giocata scatterà da regolamento l’esclusione dal campionato, ma per questo ci sarà da aspettare gennaio inoltrato. Una brutta pagina che nulla ha a che vedere con lo sport, ma che dall’altra faccia della medaglia non potrà che far piacere alle squadre invischiate nel fondo classifica. Pistoiese compresa.
A questo proposito, se si concretizzerà l’esclusione dalla Serie C girone A, la Lega Pro dovrebbe procedere ad assegnare il 3-0 a tavolino a tutte le squadre che hanno giocato contro il Pro Piacenza. Quindi gli arancioni, che avevano pareggiato per 3-3 con gli emiliani, si prenderebbero due punti in più in classifica mentre Arzachena che Lucchese, che hanno vinto sul campo contro i rossoneri, resterebbero con gli stessi punti in graduatoria.
E non possono che far riflettere le parole di Angelo Raffaele Nolè, che ha già abbandonato la squadra rossonera facendosi firmare il nulla osta dal presidente Pannella: “Siamo andati tutti via, attraverso il nulla osta possiamo allenarci altrove – ha spiegato ai microfoni di TuttoC – Ormai sede e campi sono chiusi. Sono giustamente andati via tutti i dipendenti. Sono stati 4 mesi di pura follia: tante promesse e nulla più”.