Connect with us

Basket / Serie A

Sidigas Avellino – OriOra Pistoia basket, il focus sui biancoverdi

Ariel Filloy

Pistoia è attesa sul campo di Avellino, che in questo momento sembra essere inarrestabile, trascinata dalla vecchia conoscenza biancorossa Ariel Filloy e da un super Caleb Green

Avellino veleggia in campionato, alle spalle della big Milano, ed è in un grande momento di forma. Nonostante i problemi societari dell’ultimo mese infatti la squadra in campo ha alzato ancora di più i giri. La rivoluzione di inizio di dicembre ha cambiato in parte volto alla squadra, ma ha anche dato una scossa al gruppo, che nelle difficoltà si è compattato, esaltandosi al punto da inanellare cinque vittorie consecutive in campionato, compreso il prestigioso scalpo della capolista Milano. Dopo l’ammissione di momentanei problemi economici da parte del patron De Cesare e conseguente invito ai giocatori di trovarsi pure un’altra squadra, solo la star Norris Cole ha colto la palla al balzo, trasferendosi al Buducnost. Gli altri sono restati e hanno dato alla squadra una nuova identità, in cui tutti sono stati maggiormente responsabilizzati trovando la forza per reagire al momento difficile. Anche in Europa le cose vanno molto bene. Mercoledì i lupi hanno vinto contro l’Anwil, in Polonia, 62-72, portandosi letteralmente ad un passo dal passaggio del turno.

IL QUINTETTO. Il play titolare è Ariel Flilloy, vecchia conoscenza dei tifosi di Pistoia. Il regista di origini argentine ma ormai italiano al 100% in queste prime 14 giornate viaggia 8,3 punti , 4,3 assist e 4,1 rimbalzi a partita in 28,5 minuti di utilizzo medio. Promosso da sesto uomo a guardia titolare, Keifer Sykes è letteralmente esploso dall’addio di Norris Cole. Non che prima giocasse male, anzi, ma l’aumento di responsabilità e di minuti non ha fatto altro che mettere ulteriormente in mostra il talento di questo giocatore sconosciuto in Italia. Prodotto dell’università di Green Bay, la sua carriera è poi continuata in D-League con Austin Spurs, per poi andare nel campionato sud coreano e in quello turco. Adesso l’arrivo in Italia, dove in campionato segna 14,1 punti e smista 3,4 assist a giornata, restando in campo più di venticinque minuti. L’ala piccola è Demetris Nichols, ala esplosiva con una carriera lunga e vincente a giro per tutto il globo. Prodotto di Syracuse University, in carriera ha giocato in NBA con le maglie di Chicago, New York e Cleveland, dall’altra parte dell’oceano invece ha giocato in Francia (Gravelines, Vichy, Cholet), Russia (Samara e CSKA Mosca), Grecia (Panathinaikos) e Croazia (Cedevita Zagabria). Anche il suo palmares è davvero ricco e tra gli altri vanta due campionati russi vinti, una Coppa di Grecia, una Coppa di Croazia e l’Eurolega nel 2016 con il CSKA. Anche se non più giovanissimo (34 anni), in questa sua avventura italiana sta dimostrando tutto il suo talento come dimostrano i 13,7 punti, 5,8 rimbalzi e 2,3 assist in 30,7 minuti a incontro. La percentuale da tenere d’occhio poi è quella del tiro da tre punti, dato che Nichols dall’arco spara con il 44,6%. Un altro che fa faville dai 6,75 è Caleb Green, che viaggia con il 43,8%, prendendosi quasi sei tentativi a partita. Ala potentissima e gladiatore che corre il campo con grande facilità, è attualmente il miglior marcatore e rimbalzista di Avellino con 18,4 punti e 6,6 carambole a partita. Il pivot titolare, complici gli infortuni di Hamady Ndiaye e Matt Costello, è Patric Young. Ultimo arrivato tra i lupi biancoverdi, il suo tesseramento avvenuto a inizio dicembre potrebbe costare anche punti di penalizzazione alla squadra irpina, perché effettuato quando ancora c’erano delle pendenze economiche obbligatorie da regolare verso la Lega e verso gli altri tesserati. Reduce da più di un anno di stop per problemi fisici, con la scorsa stagione vissuta a Milano senza mai giocare, in precedenza ha vestito anche le maglie dell’Olympiakos e del Galatasaray. In queste cinque partite, tutte vittoriose, il centro di Avellino viaggia a 4,2 punti e 6,4 rimbalzi.

PANCHINA. Complice la partenza di Cole e gli infortuni dei pivot Ndiaye e Costello, di fatto la panchina irpina è ridotta all’osso. Il primo cambio degli esterni è il pistoiese Lorenzo D’ercole, playmaker d’ordine che in questa stagione rimane in campo 16,8 minuti in media, segnano 2,5 punti e smistando 1,1 assist. L’unico cambio dei lunghi è invece Luca Campani. Reduce da un lungo infortunio, aveva ritrovato lo scorso anno il campo a Capo D’Orlando nel finale di stagione. In passato ha vestito anche le maglie di Reggiana, Forlì, Montegranaro, Cremona e Varese. Con i biancoverdi segna 2,2 punti e cattura 1,6 rimbalzi in 7,9 minuti di impiego medio. Completano le rotazioni Stefano Spizzichini (2,5 punti in 9,3 minuti), oltre al baby Luca Campogrande, guardia classe ’96 reduce da esperienze importanti in piazze storiche come la Fortitudo Bologna e Montegranaro.

L’ALLENATORE. Finito il ciclo triennale di Pino Sacripanti, la panchina della Sidigas è stata affidata a Nenad Vucinic, uomo di fiducia del direttore sportivo Nicola Alberani ed esordiente nel massimo campionato di basket italiano. In Italia aveva già allenato, a Forlì, in A2, per una stagione e mezzo. Il coach serbo con passaporto neozelandese, 53enne, adesso ha il difficile compito di confermare i risultati di una delle squadre più continue degli ultimi tre anni (due semifinali scudetto, una finale di Coppa Italia e una finale di FIBA Europe Cup). In passato Vucinic ha allenato la nazionale neozelandese, l’OKK Belgrado in Serbia, Nelson Giants in Nuova Zelanda, il BC Kalev in Estonia, il Darussafaka in Turchia e nell’ultima stagione è stato consulente dei cinesi dello Shanxi Zhongyu.

Condividi:

Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com