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Calcio / Serie C

Stadio Melani, in tribuna capienza a 1500 posti per i tifosi arancioni

Scene che non vedremo più: la Curva Nord con i tifosi della Pistoiese (Ptsport)

Dopo la decisione di dare l’agibilità allo stadio Melani, ma con la chiusura della Curva Nord, scende a 2711 spettatori la capienza con soli 1500 posti a disposizione per i tifosi della Pistoiese

Il dato finale è significativo, triste, preoccupante. Trovate voi il termine migliore ma, dopo la “mazzata” arrivata dalla commissione provinciale sul pubblico spettacolo che tiene sì aperto lo stadio “Melani” per la stagione 2018/19 ma ne decreta la chiusura della Curva Nord, si apre in maniera definitiva una ferita enorme: questo stadio deve essere demolito e rifatto da capo.

Intanto i dati di fatto: da domenica 23 settembre in occasione del derby con la Lucchese lo stadio “Melani” sarà aperto in tribuna centrale e nel settore ospiti per un totale di 2711 posti disponibili. 1500 per la tribuna centrale (da valutare se, con nuove divisioni, si possa perdere anche qualche altro posto), 1211 per il settore ospiti e da questi numeri non si uscirà per tutta la stagione 2018/19 di Serie C Girone A.

Si tratta di cifre irrisorie, che per il pubblico di casa scendono ancora per la vendita dei singoli biglietti se si pensa che circa 300 abbonamenti sono stati fatti, e quindi si va alla libera vendita con circa 1200 tagliandi. Nelle prossime ore la società diramerà le necessarie comunicazioni in merito alla distribuzione ed ai prezzi con qualche tifoso che ha già sollevato le prime questioni: ma chi ha fatto l’abbonamento in Curva Nord dove verrà messo? E chi si è abbonato in tribuna perché si deve ritrovare accanto a chi ha fatto la tessera per la Curva avendo speso 150€ in meno? E i biglietti saranno equiparati o ci sarà ancora differenza? Aggiungiamo noi: mettiamo che la stagione decolli e la Pistoiese stia in alto in classifica, avete presente cosa vorrebbe dire presentarsi ai playoff con soli 1500 posti a disposizione?

Situazioni delicate ma in divenire: fortunatamente, però, se ne può parlare e non siamo qui, adesso, a pensare a quanti (pochi) tifosi avrebbero seguito la Pistoiese al “Mannucci” di Pontedera per tutta la stagione. Non vogliamo spargere pessimismo, ma quello sarebbe stato il passo decisivo verso il rischio “chiusura” del giocattolo Us Pistoiese: una stagione a Pontedera avrebbe voluto dire far scomparire definitivamente i colori arancioni dalla città ed a quel punto avrebbe avuto tutta la nostra comprensione e stima patron Orazio Ferrari se, stremato, avesse deciso di riportare le chiavi al Sindaco.

Fortunatamente non è così ma il segnale lanciato da questa nuova capienza del “Melani” è tremendo. Di fatto, in Curva Nord non ci rimetterà più piede nessuno e si deve individuare la strada, assieme alla gradinata, per demolire tutto e rifarle con criteri adeguati alle normative attuali. Se questo comporterà il non vedere più una curva coperta, o magari fatta sulla falsariga della Curva Sud, bisognerà farsene una ragione: meglio quella di fronte all’alternativa del chiudere bottega.

E’ il momento, adesso, di dare gambe ad una progettualità che fino ad ora non c’è mai stata (se non il famoso progetto consegnato al sindaco Renzo Berti nel 2011 per costruire un nuovo stadio da 13.000 posti e dal costo stimato di circa 60 milioni di euro). Parliamoci chiaro: in caso di trasferimento a Pontedera sarebbe stata una sconfitta pesantissima per il sindaco Alessandro Tomasi e per l’assessore allo sport Gabriele Magni che, non più tardi di 10 giorni fa, si erano espressi pubblicamente alla presentazione dell’Us dicendo che tutto andava nel verso migliore. Sconfitta doppia, però, sarebbe stata per il “tifoso” Tomasi: cadere sulla Pistoiese gli avrebbe portato, inevitabilmente, un boomerang notevole. Certo, non è tutto rose e fiori (anche lui dovrà sloggiare dal suo posto in Curva per andare sui seggiolini della tribuna centrale) però un dato è chiaro: non si può più aspettare perché, sennò, fra 10 mesi saremo nella stessa situazione con l’aggravante che lo stadio diventerebbe praticamente tutto inagibile con l’Us che dovrebbe trasferirsi oppure chiudere i battenti.

Allo stesso modo, c’è da mettere a bilancio altri 200.000 euro sulla tribuna centrale per far si che dal 1° luglio 2019 non diventi totalmente inagibile, anch’essa per le normative anti-sismiche. Qui non si scherza: la quadra deve essere trovata, entro pochi mesi ci deve essere un progetto specifico per la riqualificazione della tribuna in attesa che anch’essa, in un quadro più complesso, possa essere demolita e poi ricostruita.

Ai tifosi arancioni piacerebbe tornare a godersi le partite in uno stadio confortevole e “bello da vivere” ma siamo di fronte ad inadempienze decennali che hanno portato a questa situazione poi scappata di mano nelle ultime settimane: fino ad un mese fa l’agibilità sismica non era un problema, poi dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova (in tipico spirito italiano che ci si muove e si diventa ligi al dovere soltanto quando ci sono dei morti da piangere) tutto è diventato insormontabile.

E’ su questo che va fatta una riflessione e porsi delle domande accurate alle quali, dopo anni di silenzio, sarebbe opportuno avere delle risposte, che noi di Pistoia Sport stiamo cercando di rintracciare, invece di pensare che non avere più aperta la Curva Nord è un disonore: per quante stagioni sono stati fatti entrare i tifosi in una struttura che oggi non è più ritenuta sicura?

Anche questo è un aspetto che deve far riflettere perché, alla fine, chi ci rimette sono sempre i soliti: la società, che in tutta la vicenda è vittima di scelte sbagliate fatte dalla politica, ed i tifosi che si dovranno rifugiare in tribuna (almeno saranno più vicini al campo e potranno anche farsi sentire maggiormente) per continuare a vedere il pallone che rotola.

Un pallone sempre più agonizzante ed oramai prossimo a sgonfiarsi del tutto.

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Nato nel 1985 e direttore di Pistoia Sport fino al 15 settembre 2018, è sposato con Daniela dal 2011 ed è padre di due splendidi bimbi: Leonardo (nato la sera del -48 del Pistoia Basket a Reggio Emilia) e Luca (nato dopo il 6-3 rimediato dalla Pistoiese ad Ascoli). Ma non per questo sono dei perdenti, anzi. Dal 5 ottobre 2018 in edicola col Giornale di Pistoia

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