Basket / Serie A
Verso Pistoia Basket Cremona: il focus sulla squadra di Meo Sacchetti
La Cremona 2.0 di Sacchetti è l’unica dove il 5+5 funziona. Merito del rendimento di Ruzzier, Diener e Ricci e della sorpresa Drew Crawford
La Vanoli Cremona ha iniziato la stagione con il turbo. La squadra lombarda ha già conquistato otto punti in classifica, bottino enorme per un gruppo partito con l’obiettivo di salvarsi il prima possibile. Il numero ricorrente in questa stagione è il 3. Attualmente i biancoblu sono terzi in classifica, terzi pure nella graduatoria dei rimbalzi e stessa posizione anche per quanto riguarda gli attacchi più prolifici. In queste prime cinque giornate Cremona ha già raccolto scalpi prestigiosi come quelli di Avellino, Bologna e Sassari. Il basket in campo è quello di coach Meo Sacchetti, ovvero un corri e tira dove si bada molto alla sostanza, con grande libertà per tutti e rotazioni ampie che vedono anche gli italiani in campo per moltissimi minuti.
Scelta inevitabile, anche perché Sacchetti è pure l’allenatore della selezione azzurra e quindi diretto interessato alla crescita dei potenziali giocatori della sua Nazionale. Cremona in questa prima parte di stagione è stata la vera Cenerentola del campionato, dopo cinque giornate però è giusto considerarla una realtà più che concreta di questa stagione e il sogno di un posto nei playoff adesso sembra davvero alla portata di questo gruppo che pur senza stelle appariscenti si è già cementato e dimostra di stare bene insieme, riuscendo a coinvolgere tutti e ad esaltare le caratteristiche di ciascuno.
IL QUINTETTO
La fiducia agli italiani è confermata dalla scelta del coach che ha affidato la cabina di regia a Michele Ruzzier. Il play classe ’93, di origini triestine, divide la cabina di regia con un veterano come Travis Diener ma di fatto è lui a partire in quintetto, rimanendo poi in campo per 18 minuti di media, durante i quali smista 2,4 assist e segna 4,8 punti. Lo spot di guardia titolare è ricoperto da Tre Demps, cecchino texano che dopo gli anni di college a Notrhwestern University ha fatto il suo debutto europeo in Belgio, giocando due stagioni per il Mons-Hainaut. Lo scorso anno viaggiava a 14,3 punti di media, tirando con il 44% da tre, per il momento in Italia non ha le stesse medie perché segna 6,8 punti a incontro tirando per il momento con un misero 17% dai 6,75. Chi invece sta giocando la miglior stagione della carriera è “Drew” Crawford, ala americana che con Demps ha condiviso tre stagioni con la canotta di Northwestern University. Poi la sua carriera si è sviluppata in D-League (Erie Bayhawks), e poi in Europa dove ha giocato in Germania e in Israele, viaggiando sempre a più di 15 punti di media a partita. In queste prime cinque gare a Cremona però è stabilmente oltre i venti punti ad allacciata di scarpe, media che gli vale il terzo posto nella classifica dei marcatori del campionato. Il post di ala grande è ricoperto dall’esordiente Payton Aldridge. Lungo perimetrale (viaggia con il 37% da tre), per lui questa è la prima avventura da professionista dopo l’esperienza collegiale a Davison. Il centro della squadra è invece il gigante del Sud Sudan, Mangok Mathiang. 208 centri, padrone del pitturato, lo scorso anno si è diviso tra NBA (4 partite con Charlotte) e G.League (con i Greensboro Swarm). Nel campionato italiano per il momento viaggia a 6,2 punti e 8,2 rimbalzi in 22 minuti di impiego sul parquet.
LA PANCHINA
La forza di Cremona in questa prima parte di stagione però è la panchina che offre garanzie e alto rendimento. In primis con il veterano travis Diener, playmaker classe ’82, di passaporto italiano, che se centellinato (gioca meno di venticinque minuti a partita), riesce ancora a illuminare il gioco come pochi in questo campionato. Fondamentale è anche l’apporto di Wesley Saunders, esterno atipico, che preferisce attaccare il ferro e che è anche il miglior rimbalzista della squadra con 8,4 punti a partita). Uscito dall’università di Harvard, nel proseguo della sua carriera ha vestito le maglie degli Austin Spurs e dei Westchester Knicks in D-League per poi accasarsi in Finalandia al Joensuun Kataja. Un rendimento clamoroso lo sta facendo registrare Giampaolo Ricci, lungo di origini romane, al secondo anno di fila con Cremona. In queste prime cinque gare viaggia a 14 punti di media in 20 minuti, tirando con il 78% da due, numeri più che raddoppiati rispetto alla passata stagione. Completano in roster della Vanoli il lungo Giulio Gazzotti (1,8 punti e 1,4 rimbalzi in 62 minuti a gara) e la guardia Marco Portannese.
IL COACH
Per la seconda stagione consecutiva alla guida di Cremona c’è coach Meo Sacchetti. Per lui doppio impegno dato che è anche l’allenatore della Nazionale Italiana. Dopo una carriera scintillante anche da giocatore (Torino, Varese, un oro agli Europei ‘83 e un argento alle Olimpiadi ‘80), si è rivelato anche un ottimo allenatore. Le occasioni però se le è sudate tutte sul campo, partendo dai campionati minori con Bergamo, Castelletto Ticino e Fabriano, salvo poi arrivare in Serie A dove ha allenato Capo d’Orlando, Udine, Brindisi ma soprattutto Sassari. In Sardegna ha allenato dalla stagione 2009-10 al novembre 2015, riuscendo nell’epica impresa di vincere il triplete del 2014 quando la sua squadra conquistò Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Dal 1 agosto 2017 siede sulla panchina della Nazionale Italiana, attualmente impegnata nella qualificazione per i Mondiali 2019. Il suo è un basket molto libero, con le sue squadre che puntano tutto sull’attacco con azioni veloci e tiri spesso presi nei primi dieci secondi dell’azione.