Calcio / Seconda Categoria
Seconda: il pagellone del 2024/2025 delle compagini pistoiesi

Il giudizio finale, dalle lodi per Montagna e Chiesina sino alle noti dolenti Bugiani, Via Nova ed Olimpia, delle pistoiesi di Seconda
A cura di Edoardo Gori & Samuele Filippini
Con la fine della corsa negli spareggi regionali (purtroppo senza esiti positivi) del Chiesina Uzzanese si è ufficialmente concluso il 2024/2025 delle pistoiesi di Seconda Categoria ed è perciò giunto il momento di tracciare il bilancio su una stagione che si può definire in chiaroscuro. Da un lato l’ottimo andamento complessivo nel Girone B delle valdinievoline, col Chiesina stesso ed il Pescia qualificatosi ai playoff, il Borgo a Buggiano arrivato quinto dopo un bel campionato e l’unica macchia dei Giovani Via Nova, retrocessi ma in seguito ad una rimonta quasi miracolosa nella seconda parte dell’annata.
Dall’altro un Girone C che, al di là della splendida cavalcata nella post season della Montagna Pistoiese, capace di staccare il pass per un eventuale ripescaggio in Prima, e della qualificazione ai playoff della Virtus Montale, ha visto più delusioni che gioie. Fra i rimpianti possiamo annoverare certamente il San Niccolò, autore di un superbo girone d’andata, in cui aveva acquisito anche otto punti di vantaggio sulle inseguitrici, e di un girone di ritorno molto più incerto che ha dato il là alla rimonta della Pietà.
Discreto ma senza il guizzo finale il campionato del Pistoia Nord, partito con grandi ambizioni ed arrivato al traguardo senza la qualificazione ai playoff. Destino simile per il Cintolese ed il Montalbano Cecina, che hanno concluso appaiate all’ottavo posto, in compagnia anche di Mezzana e Chiesanuova, dopo una stagione a corrente alternata (con gli arancioni leggermente più costanti). Poco da salvare invece per le due retrocesse: Bugiani Pool ’84 ed Olimpia Quarrata. Vediamo comunque tutti i nostri giudizi su questa lunga ed intensa stagione calcistica, partendo in ordine dal Girone B proseguendo quindi col C.
PESCIA, VOTO 7
3°POSTO NEL GIRONE B, SEMIFINALE PLAYOFF
Ripartire dopo il brutto campionato in Prima e la conseguente retrocessione non era semplice, ma il Pescia può dire d’aver compiuto un bel lavoro. L’organico giovane impreziosito da uomini d’esperienza come capitan Michelotti e bomber Tognotti ha disputato l’inedito girone a forte trazione lucchese con solidità ed ha chiuso meritatamente sul podio, disputando così i playoff.
Il voto della banda guidata da Guerri – Martini poteva però essere ben migliore se non avesse patito il calo accusato nelle settimane seguenti l’amaro kappaò nel big match interno col Piazza 55, che ha di fatto estromesso i rossoneri dalla lotta al titolo, e soprattutto il brutto rendimento nei classici valdinievolini. Il Pescia, su sette confronti, ha vinto soltanto la gara d’andata col Via Nova, con un rotondo 8-1, ancora in fase d’assestamento e quella di ritorno contro il Borgo allo Stadio dei Fiori per 2-1.
Per il resto sono arrivati due pareggi e soprattutto i tre kappaò col Chiesina, vera e propria bestia nera della stagione. Ferite che comunque possono essere benzina per la prossima annata: gran parte del gruppo al di là di qualche squalifica di troppo (vedi il capocannoniere rossonero Echegdali che ha saltato quasi dieci partite, post season compresa) ha ben dimostrato di poter aprire un nuovo ciclo. Se il mercato offrisse giusto un paio di rinforzi mirati, il Pescia del prossimo anno non potrà che puntare in alto.
CHIESINA UZZANESE, VOTO 8,5
4°POSTO NEL GIRONE B, VITTORIA PLAYOFF E DUE SCONFITTE NEGLI SPAREGGI
Gli amaranto tornavano dal purgatorio in Terza e l’hanno fatto alla grande. I rinforzi estivi, con l’eccezione di qualche doloroso infortunio soprattutto in attacco, hanno funzionato ed il Chiesina ha risposto presente all’inedita sfida del girone lucchese. Le ciliegine sulla torta resteranno senz’altro la tripla vittoria col Pescia ed il colpaccio nella finale playoff contro il Ghivizzano ai supplementari che ha spalancato a Salvadori e soci le porte degli spareggi regionali.
Spareggi che purtroppo non sono andati nel verso giusto ma che comunque non condizionano più di tanto i giudizi globali. La società comandata dal presidente Pierluigi Carmignani è tornata dove meritava ed ha oltretutto concluso la stagione regolare senza mai perdere nel tradizionale fortino del “Bramalegno”. Probabilmente chiunque nella cittadina valdinievolina avrebbe firmato per un simile epilogo lo scorso agosto.
Certamente per il 2025/2026, in attesa di capire se verrà riproposto l’esperimento del girone con le garfagnine, gli amaranto dovranno tentare di migliorare in trasferta, dove spesso si è palesata qualche fatica. Problema che comunque, considerando innanzitutto i viaggi ben più corti, potrebbe essere arginato se tornerà il tanto mancato girone con le consorelle pistoiesi, divenuto un’abitudine nelle precedenti cinque stagioni.
BORGO A BUGGIANO, VOTO 7,5
5°POSTO, PLAYOFF MANCATI PER FORBICE SUL GHIVIZZANO
Fare un paragone con la precedente stagione degli azzurri è complicato, visto il panorama dei rivali totalmente cambiato. Tuttavia non è per niente azzardato affermare che la ciurma di mister Biagi si sia confermata su ottimi livelli se non addirittura migliorata. Il Borgo, soprattutto dopo aver scoperto d’essere stato inserito nel girone con le quasi sconosciute garfagnine, partiva per vivere una stagione tranquilla e l’ha fatto sin dall’inizio, avendo poi la certezza della salvezza con quasi un mese d’anticipo.
Eppure, alla luce dei playoff sfumati per la forbice rispetto al Ghivizzano, gli azzurri qualche rammarico possono averlo eccome: i ben tredici pareggi, quasi la metà delle partite disputate. Vittorie mancate che sono stati rimpianti soprattutto al “Benedetti”, dove il Borgo ha perso solo due volte ma ha avuto un bilancio quasi pari fra successi e segni X (sette contro sei). Ben più difficoltoso il cammino fuori casa, in cui sono arrivate solo tre affermazioni ed ha fatto meglio (per un punto) addirittura il Via Nova.
Una statistica dunque da analizzare ma, come detto poc’anzi per il Chiesina, che potrebbe valere sino ad un certo punto se tornasse l’abitudinario girone unico. Per il resto la crescita dei tanti giovani e l’esperienza di mister Biagi, se verrà riconfermato, sono una garanzia. Se gli azzurri migliorassero i propri numeri in attacco e si confermassero Lera e Ricci (che hanno abbattuto la soglia della doppia cifra) l’obiettivo dell’annata tranquilla potrebbe non bastare più.
GIOVANI VIA NOVA, VOTO 5,5
15°POSTO, RETROCESSIONE IN TERZA PER FORBICE SUL GALLICANO
Se fosse arrivata anche solo la qualificazione ai playout il Via Nova avrebbe sfiorato la sufficienza. Invece il crollo al “Bramalegno” ha sancito una retrocessione che a novembre, dopo un punto nelle prime dieci giornate, pareva scontata. A Pieve a Nievole la scorsa estate avevano deciso per la totale ricostruzione, varando una Prima Squadra composta quasi esclusivamente da under 21 valdinievolini pronti al grande salto.
Quasi mai tale scelta ha portato frutti in una categoria che non fa sconti come la Seconda, ed il solo punto conquistato dopo dieci turni, sommato alle tre goleade incassate nei tre derby fra Coppa Toscana e campionato, sembrava l’ennesima dimostrazione della tesi “linea verde = caduta in Terza”. Tuttavia, già in inverno, l’arrivo di alcuni rinforzi e l’esplosione fra gli altri di Morosi, Napolitano e Sabatini ha fatto sì che da dicembre in poi cominciasse una stagione del tutto diversa. Col senno di poi un nuovo inizio arrivato troppo tardi.
Alla fine il Via Nova può dire d’essere retrocesso pur non avendo mai perso con la dominatrice Piazza come solo il Cascio, proprio la rivale contro cui è arrivato lo stop più doloroso a “La Palagina” alla terz’ultima. Anche solo un pareggio in quella circostanza, così come contro il Gallicano due settimane prima e sempre in casa, avrebbe portato ad un playout che profumava di miracolo. Se il sogno impossibile non s’è realizzato, ripescaggi permettendo, scommettere sulla linea verde a lungo termine può però portare a costruire solide realtà. Se a Pieve a Nievole non perderanno la pazienza, quest’anno sarà presto un lontano ricordo.
MONTAGNA PISTOIESE, VOTO 9
4°POSTO, VITTORIA DEGLI SPAREGGI REGONALI PLAYOFF
Dopo la sconfitta in finale playoff della scorsa stagione contro il Prato Nord, non era assolutamente facile ripetere una stagione di testa come quella condotta dalla squadra di mister Zinanni. Dopo l’inizio balbettante, con una sola vittoria nelle prime sette, in molti si chiedevano se questa formazione avesse davvero le capacità per arrivare di nuovo ai playoff. Ad oggi possiamo confermare che quella prima parte di stagione è stata solamente un incidente di percorso. Nonostante il faticoso avvio, mister Zinanni ha avuto fiducia nei suoi ragazzi, e consapevole della forza della sua squadra ha proseguito per la sua strada. Dopo quelle prime sette partite, Petrucci e compagni hanno aumentato i giri del motore ed hanno messo a segno tredici vittorie, sei pareggi e sole quattro sconfitte. Un deciso cambio di passo.
Ad un certo punto della stagione pure una rimonta sulla capolista Pietà non pareva un’utopia, e forse sarebbe stata realtà senza il pareggio pratese quasi allo scadere nello scontro diretto a “La Ramoscina” ed il successivo mezzo passo falso a Mezzana. Con la quarta posizione finale, la Montagna ha affrontato per il secondo anno consecutivo il Jolly Montemurlo al “Nelli” nella semifinale playoff, ripetendo l’exploit ma conun risultato diverso (1-0 e non 2-1). Nella successiva finale dello “Strulli” contro il San Niccolò è quindi emersa la qualità di una squadra organizzata e oggettivamente più forte dell’avversaria.
Nello scontro diretto valevole per un miglior piazzamento nella graduatoria dei ripescaggi, la Montagna ha sfidato il Fratticciola, squadra aretina vincitrice dei playoff del girone I, allo stadio “Davide Astori” di Rignano sull’Arno. Grazie al successo ai rigori, la formazione di Zinanni ha raggiunto così un risultato storico che solo il tempo saprà dirci se valevole per un posto in Prima Categoria nella prossima stagione. Un voto più che meritato quello della Montagna Pistoiese, che forse con una partenza migliore avrebbe potuto sperare in qualcosa di ancor più prestigioso. Fatto sta che con questo successo i biancoblu ora sperano davvero nel ripescaggio che li vedrebbe protagonisti nella categoria superiore l’anno prossimo. Un risultato che per la stagione appena conclusa sarebbe più che meritato.
SAN NICCOLO’, VOTO 7
2°POSTO, FINALE PLAYOFF
Campionato dai due volti per il San Niccolò: ad una prima parte di stagione da 10, se ne è aggiunta una seconda da 4. Dopo il girone d’andata, dove è arrivato ad avere anche undici punti di vantaggio sulla Pietà, nessuno poteva immaginarsi una seconda parte di stagione così disastrosa. Dalle undici vittorie nelle prime quindici partite, i biancorossi sono passati ad un bottino totalmente in parità: cinque successi, cinque pareggi, cinque kappaò. A poco è servita la vittoria nello scontro diretto con la Pietà, passata in testa a sei turni dalla fine ma comunque in tensione sino all’ultimo.
Alla fine dei conti i ragazzi di Giusti si sono dovuti accontentare di un positivo, ma non soddisfacente, secondo posto. Sono state proprio le partite sulla carta più semplici, come Bugiani, Olimpia Quarrata e Valbisenzio ad aver “tradito” Matteini e compagni. Infatti, sono stati solo tre i punti collezionati nel girone di ritorno contro squadre in zona retrocessione, tutti arrivati nel successo sul Vernio già retrocesso. In semifinale playoff, il San Niccolò ha affrontato la Virtus Montale, quinta classificata. Grazie alla rete di Menichini, fra le sorprese liete dell’annata, i ragazzi di Giusti hanno raggiunto la Montagna in finale. Nello scontro dello “Strulli” si sono evidenziate le lacune dei biancorossi: più contratti e meno organizzati sotto diversi aspetti.
Nonostante la sconfitta per 2-0, il San Niccolò può comunque ritenersi soddisfatto della sua stagione, soprattutto della prima parte. Sicuramente l’obiettivo per il 2025-2026 sarà quello d’evitare cali al giro di boa. Magari evitando le lacune di una squadra tanto solida difensivamente quanto poco concreta offensivamente. Il giudizio è comunque più che positivo vista la seconda posizione e la finale playoff. Dispiace perché con un pizzico in più di attenzione e lucidità forse il San Niccolò avrebbe potuto veramente conquistare il Girone C.
VIRTUS MONTALE, VOTO 8
5°POSTO, SCONFITTA IN SEMIFINALE PLAYOFF
Nella stagione passata i playoff erano sfuggiti alla Virtus Montale per un solo punticino, a discapito del Cintolese. Questa volta però, grazie ad un cammino sempre nelle zone alte della classifica, i ragazzi di Mari sono riusciti a cogliere l’obiettivo tanto ambito. Il percorso della Virtus è stato piuttosto lineare durante tutto l’arco della stagione, con exploit come le vittorie su San Niccolò, Pietà e Montemurlo Jolly, tutte nel girone d’andata. In quello di ritorno forse è mancata quella continuità che sarebbe servita per lottarsi posizioni ancora più alte.
Certo è che grazie alla vittoria all’ultima giornata contro Montalbano Cecina, e dopo il bruciante kappaò nel derby col Jolly, è finalmente arrivato il tanto sospirato timbro sul biglietto per la post season. Nella seminale playoff contro il San Niccolò, la fortuna non ha girato dalla parte dei ragazzi di Mari. Dopo il gol di Menichini a metà primo tempo, i rossoblù non sono più riusciti a ritornare sotto nel punteggio, perdendo di misura un match alla loro portata.
Una partita decisamente alla pari quella disputata nella semifinale playoff, dove al Montale è mancato solamente il gol. Il caso vuole che il miglior attacco del girone C non abbia segnato nemmeno una rete nella sua partita più importante. Un epilogo amaro che però non deve far rimpiangere una stagione molto positiva. La delusione del 2024 è ormai acqua passata, adesso ci vorrà un ulteriore passo per giocarsi qualcosa d’ancora più prestigioso. I mezzi e le capacità non mancano per niente.
PISTOIA NORD, VOTO 7-
6°POSTO
Dopo l’anonimo 2023-2024, in molti si attendevano un risveglio da parte del Pistoia Nord. L’inizio del nuovo anno non era stato molto incoraggiante, con tre sconfitte nelle prime quattro partite che avevano portato i giallorossi in piena zona playout. Poi però la batosta casalinga per 1-4 contro il Mezzana è sembrata aver smosso qualcosa nella testa e nelle gambe e sono arrivate tre vittorie consecutive. In generale tuttavia il girone d’andata è stato una montagna russa: vittorie che si susseguivano a sconfitte e viceversa. Insomma un rendimento altalenante che attestava il Pistoia Nord a metà classifica. La pausa invernale ha però fatto bene: i giallorossi sono decisamente migliorati con otto vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte nell’intero girone di ritorno.
Un bottino decisamente più incoraggiante che ha fatto risalire la corrente ai ragazzi di mister Franchini. Grazie poi ad una striscia di cinque vittorie e un pareggio, Lopes e compagni sono entrati per la prima volta in zona playoff a quattro turni dal termine. Un’inerzia tradita solo dall’incredibile rimonta della Montagna nello scontro diretto del “Morandi”, senza dubbio fra i migliori tre incontri dell’annata. Una beffa che è rimasta nella testa dei giocatori di Franchini, tanto da influire anche nello scontro diretto successivo contro la Virtus perso 4-0. Viste le due lunghezze mancate per andare alla post season, queste due sconfitte hanno pesato come un macigno nell’economia della classifica giallorossa.
A posteriori chissà come sarebbe andata a finire se non si fosse consumato il delitto perfetto, con la rimonta della Montagna nel recupero. Facendo comunque un’analisi globale, il Pistoia Nord probabilmente ha meritato meno della Virtus di accedere alla post season. I montalesi sono stati più costanti durante tutto l’arco dell’anno. Certo, anche loro hanno avuto i loro momenti delicati, ma sono riusciti a superarli più velocemente rispetto a Franchini e soci. Tutto sommato però un sesto posto è un risultato più che convincente, anche tenendo conto di infortuni e problematiche varie avute in stagione dai giallorossi. Elogio speciale a Marco Pallara, attaccante del Pistoia Nord e capocannoniere del girone che, grazie alle sue ventidue reti, ha aiutato in particolar modo la risalita in classifica.
CINTOLESE, VOTO 6-
10°POSTO, QUARTI DI FINALE COPPA TOSCANA
Il Cintolese non è riuscito a ripetere la cavalcata della scorsa stagione, terminata in semifinale playoff per mano del Prato Nord. L’annata dei biancoblu era partita anche bene con cinque risultati utili consecutivi nelle prime sei. Poi però la macchina si è inceppata con tante sconfitte che ne hanno compromesso il cammino. Anche la seconda parte di stagione è stata piuttosto altalenate, con vittorie roboanti come l’8-1 alla Valbisenzio, ma anche sconfitte pesanti come il 2-5 contro la Montagna. Certo è che le tre vittorie consecutive nel girone di ritorno contro Vernio, Bugiani e San Niccolò avevano riacceso le speranze playoff per i ragazzi di Avanzati.
Dopo quei successi però sono arrivate altrettante sconfitte che hanno messo la parola fine alla speranza di arrivare in top 5. Anzi, la classifica corta del girone C ha imposto al Cintolese di doversi guardare le spalle fino all’ultima giornata per evitare un clamoroso ed immeritato playout. Timori tuttavia svaniti grazie al pareggio contro la Pietà ed ai risultati positivi dagli altri campi.
Se in campionato Avanzati e soci hanno peccato di costanza, il percorso in Coppa Toscana è stato il migliore tra tutte le pistoiesi di Seconda. Ai sedicesimi contro la Pietà vincitrice del Girone C (in seguito al triangolare superato, vista l’esclusione dell’Olimpia, di fatto con la vittoria sul Pistoia Nord) i rigori hanno sorriso proprio ai valdinievolini dopo il divertente 2-2 dei novanta minuti. Lotteria ancora benedetta, dopo l’1-1 dei regolamentari, contro il Pescia agli ottavi ed infine maledetta ai quarti. contro la Carrarese Giovani, poi vincitrice finale, al “Loik” (2-2 il risultato prima del triste epilogo). Un percorso che ha mostrato come il Cintolese possa sicuramente giocarsela con chiunque ma fa pure capire che, seppur il campionato sia diverso rispetto alla Coppa, era lecito attendersi qualcosa di più da questa formazione.
MONTALBANO CECINA, VOTO 6+
11°POSTO
Un’altra squadra che ha avuto una stagione altalenante. Dopo la dodicesima posizione dell’anno precedente, sicuramente, considerando gli acquisti in estate come Mascagni e Agostini ed il ritorno di Cullhaj, era lecito attendersi qualcosa di più. Gli arancioni erano partiti con la volontà di voler provare ad arrivare ai playoff, ma fin da subito si era capito come fosse qualcosa di molto complicato. La classifica corta e l’equilibrio del girone C imponevano di dare continuità di risultati per riuscire a rimanere sempre nelle prime posizioni. Questo il Montalbano non l’ha mai fatto, con un’altalena costante di vittorie e sconfitte.
Il girone d’andata è stato complessivamente positivo con qualche vittoria di spessore, tanti pareggi e solo quattro sconfitte. Nel girone di ritorno tuttavia, con un fase difensiva piuttosto permeabile, i risultati positivi sono diminuiti, aumentando invece il conto delle partite perse. Oltre a questo ai ragazzi di Bonfanti, al di là delle reti del solito Marzico giunto nuovamente sul podio dei cannonieri, è mancato un pizzico di cinismo ed attenzione nelle partite, sulla carta, più facili. L’obiettivo playoff è rimasto a portata fino a poche giornate dalla fine, ma le sconfitte con Bugiani e San Niccolò hanno messo la parola fine al sogno della squadra arancioblu.
La sufficienza piena, come ammesso dallo stesso mister che lascerà la panchina per impegni familiari (a breve diverrà papà), è tuttavia più che meritata. Salvarsi e con abbondante tranquillità a due giornate dal termine in un girone così serrato non è affatto un risultato scontato. La squadra ha mostrato ottime doti tecniche, peccando però di attenzione e concentrazione. Se dovessero essere messe a punto queste caratteristiche, il Montalbano Cecina può davvero candidarsi ad essere una delle mine vaganti del 2025-2026.
BUGIANI POOL ’84, VOTO 5,5
15°POSTO, RETROCESSO DOPO FORBICE
Con un finale davvero amaro, il Bugiani Pool è retrocesso direttamente, senza disputare il playout. Dopo la promozione con la vittoria del playoff della scorsa stagione, le aspettative e le ambizioni per la formazione biancorossa erano chiare: salvarsi in qualsiasi modo. Gli investimenti sul mercato erano stati praticamente assenti, presentandosi al campionato senza giocatori di esperienza. Ciò ha influito sicuramente nelle prima parte di stagione del Bugiani tanto che nelle prime quindici partite ha collezionato solo due vittorie. Nel girone di ritorno tuttavia, decisamente diverso e più arrembante, i ragazzi di mister Ferrari, hanno cominciato a capire la categoria, conquistando tanti successi soprattutto al “Boario”.
La rocambolesca vittoria in dieci uomini contro l’Olimpia, alla penultima giornata, aveva indirizzato il Bugiani ad un quasi certo playout, con i quarratini praticamente condannati alla retrocessione diretta per la forbice. L’ultima giornata vedeva i ragazzi di Pieraccioni e compagni impegnati in casa contro il Montemurlo, mentre i quarratini erano ospiti a “La Ramoscina” di Gavinana. Al Bugiani sarebbe bastato un punto per assicurarsi il playout, oppure sperare in una non vittoria dei rivali in caso di sua sconfitta. L’imponderabile è però successo: il Jolly s’impone al Boario 5-4 in una carambola ai limiti dell’assurdo, mentre l’Olimpia ribalta negli ultimi minuti la Montagna, vincendo e conquistando così il playout. Il Bugiani con il penultimo posto viene invece condannato dalla forbice sul Tavola.
Un risultato forse immeritato, anche visto il poco che aveva mostrato la sua diretta rivale. Il risultato è senz’altro figlio di una partenza troppo lenta e faticosa, condizionata dall’inesperienza della squadra. Detto questo però è anche opportuno fare i complimenti ad una compagine che è riuscita a lottarsi la possibile permanenza in categoria fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. A posteriori quelle due sconfitte contro il Vernio, che ha chiuso ultimo in classifica con undici punti, sono state davvero fatali.
OLIMPIA QUARRATA, VOTO 4,5
14°POSTO, RETROCESSO TRAMITE PLAYOUT
Nonostante il playout conquistato, l’Olimpia Quarrata è sicuramente la peggior squadra pistoiese del Girone C. Era chiaro che il match contro la Valbisenzio avrebbe potuto salvare la stagione di Caselli e compagni, nonostante tutte le difficoltà emerse durante l’anno. La sconfitta nello scontro playout al “Comunale” di Vaiano ha lasciato poco spazio alle interpretazioni: l’Olimpia s’è meritato la retrocessione. Dopo la tranquilla stagione passata, terminata con 40 punti all’ottavo posto del Girone E, qualcuno sperava e immaginava di poter alzare l’asticella e puntare ai playoff e l’arrivo di Nania sembrava essere il passo finale verso tale traguardo.
Un obiettivo che si è rivelato però ben presto troppo arduo. Nemmeno il cambio in panchina fra mister Bonaviri e mister Palmesano (sicuramente gli ultimi colpevoli del disastro) dopo la sconfitta 0-5 contro il Bugiani è riuscita a riportare l’Olimpia sulla retta via, se non per qualche partita. Probabilmente dopo la sconfitta in casa in superiorità numerica, per più di un’ora, sempre contro i ragazzi di Ferrari, ad una giornata dal termine, in pochi avrebbero immaginato il raggiungimento dei playout. L’unica nota lieta di una stagione travagliata è stata forse quella partita di Gavinana contro la Montagna, in cui i giallorossi hanno spinto il cuore oltre l’ostacolo ribaltando un risultato già scritto.
Nel playout si pensava che la maggior esperienza nella categoria potesse fare la differenza su una Valbisenzio molto giovane. I ragazzi di Palmesano però non hanno saputo sfruttare questo aspetto, non riuscendo ad incidere in tutti i centoventi minuti di partita. Sicuramente è chiaro come la squadra abbia vissuto una stagione complicata, molto al di sotto del suo livello. Tanti giocatori non si sono espressi al meglio, rendendo meno di quanto avevano fatto in passato, con l’eccezione d’un maiuscolo Caselli, che coi sedici gol e la piazza d’onore nei cannonieri per nulla fatto rimpiangere l’addio di Nania già ad ottobre. Il potenziale per ripartire subito c’è eccome: basterà ritrovare la magia e la spensieratezza perdute.

