Calcio / Serie D
Pistoiese, ora niente più alibi: hai la rosa più forte del Girone D

L’acquisto di Russo mette il punto esclamativo sulla campagna acquisti della Pistoiese. Un paio di giocatori in uscita entro settembre?
Nelle prossime settimane non mancherà il tempo per analisi e considerazioni sui gironi di Serie D e sui giochi di forza in essi presenti. Ma una cosa è certa. La Pistoiese non deve guardare le proprie avversarie, ma solamente sé stessa. E questo, in quanto la squadra arancione ha allestito un organico competitivo a prescindere da qualsiasi altra condizione “esterna”, come le trasferte lunghe, i piccoli campi di provincia e gli imprevisti che inevitabilmente ci saranno a campionato in corso. Insomma, facciamola breve: l’Olandesina non ha più alibi. L’ulteriore conferma della forza degli arancioni, non solo tecnica ma anche economica e strutturale, è arrivata con il tesseramento di Federico Russo. Un giocatore ambito non solo in Serie D ma anche in C, con un curriculum importantissimo per la quarta serie, reduce da una promozione centrata a Livorno.
Ciò non vuol dire che la Pistoiese avrà l’obbligo di vincere, che nel calcio e nello sport in generale non può esistere, ma che gli arancioni sono la squadra più forte del Girone D. Questo aspetto rappresenta comunque una notevole spada di Damocle da gestire nel lungo periodo, soprattutto per Antonio Andreucci. Il tecnico avrà l’impegnativo compito di tenere tutti i giocatori, e sono parecchi, sulla graticola, facendo le opportune valutazioni in termini di impiego, rotazioni e, Rafa Benitez ci scuserà per il termine, turnover. Proprio parlando di profondità della rosa, viene spontanea una riflessione e nel farla partiamo dal numero di giocatori che attualmente ha la Pistoiese. Ad oggi, al momento in cui scriviamo, sono 28 gli elementi della prima squadra arancione.
A precedere l’arrivo del classe ’97 c’è stata l’uscita del giovane D’Amore, passato al Nola. Nel dettaglio, gli arancioni possono contare su tre portieri, sette difensori centrali, cinque esterni, otto centrocampisti e cinque attaccanti. In pratica più di due squadre intere, anche escludendo giocatori che per vari motivi saranno impiegati ben poco come i vari Valentini, Kovalenko e Baragli. Da sempre, dirigenti e addetti ai lavori riferiscono che l’abbondanza di scelte non è mai un problema, ma stavolta è davvero così? Riuscirà la Pistoiese a portare avanti un’annata con più di venticinque tesserati, considerando che tra campo e panchina possono esserci al massimo venti giocatori? Ipotizzando che tutti stiano bene fisicamente, quali giocatori, tra cui almeno un paio di over, accetteranno di stare in tribuna?
Interrogativi leciti e ai quali, ad ora, è impossibile rispondere. Ma che indubbiamente lasciano aperta una finestra nella quale l’uscita dal progetto di un paio di elementi entro settembre non è utopia. Prendiamo il reparto d’attacco: con l’arrivo di Russo sono cinque gli attaccanti adesso in rosa. Considerando il 3-5-2 come modulo di riferimento, e ritenendo il neo acquisto intoccabile, ci sarebbero Diallo, Pinzauti e Simeri (elencati in ordine alfabetico) a contendersi l’altra maglia. Il tutto ipotizzando Alagna come quinta punta, quindi spesso destinato alla tribuna. Un discorso simile vale per il centrocampo, dove nello specifico è da monitorare la condizione di Boschetti, che ancora non si è mai allenato in gruppo, e per la difesa, dove cinque centrali over si lottano tre posti in campo. Decisive per le possibili gerarchie saranno le prossime amichevoli, a partire da quella di sabato col Pisa Primavera.
