Basket / Serie B Nazionale
La grande partenza degli Herons. Sgobba avverte: «Quest’anno la chiave è la continuità»

Quattro vittorie su quattro ed un titolo conquistato, il numero 33 Fabo però predica calma in vista del big match di Treviglio: «Mai rilassarsi, non ci sono partite facili»
Una partenza più che perfetta. Quattro partite, quattro vittorie ed una coppa, anzi una Supercoppa, alzata al cielo. Proprio niente male quanto fatto dalla Fabo Herons Montecatini in queste prime settimane della nuova stagione, chissà se tutto questo sia davvero l’inizio di qualcosa di davvero grande. L’ambizione, la speranza degli uomini di coach Barsotti è proprio questa, anche se non era affatto scontato poter godere di una Fabo già in versione spaccatutto nelle prime uscite ufficiali.
«C’E’ ANCORA TANTO DA LAVORARE»
Che gli ingredienti messi a disposizione allo staff tecnico in sede di mercato fossero da primissimi posti lo sapevano tutti. Un inizio di annata sportiva però così netto, deciso e soddisfacente era però difficile da immaginare anche per i più ottimisti, d’altronde in queste fasi gli assetti tattici ancora provvisori rischiano spesso di recare danni inattesi e a volte di complicare enormemente i piani stagionali. Invece Livorno, Treviglio, San Vendemmiano e Piacenza: un filotto impressionante per la qualità delle performance e che ha sorpreso positivamente giocatori e dirigenti stessi. Ad affermare ciò non è una voce qualsiasi, è quella di una colonna portante del mondo Herons amato e stimato dentro e fuori il campo; quella di Giorgio Sgobba: «Abbiamo svoltoun precampionato incredibilmente intensoper quanto riguarda gli allenamenti. Sono stati fatti alcuni cambiamenti nello staff sanitario che hanno portato ad un grosso aumento del carico di lavoro, per questo motivo l’intensità è stata alta come non mai. Tutto ciò lo abbiamo un po’ accusato nelle amichevoli, che oltretutto sono state organizzate in fretta e furia avendo finito la stagione il 22 giugno. Io però sono al terzo precampionato qui e tutte le volte abbiamo sempre fatto fatica in questa fase».
«L’anno scorso in Supercoppa abbiamo beccato Roseto che era già ingiocabile all’epoca; invece a Ravenna siamo andati senza alcuna pressione, anche se il presidente ci aveva detto chiaramente che voleva il trofeo per metterlo in bacheca, e siamo rimasti abbastanza sorpresi di quanto ci siamo dimostrati compatti rispetto al precampionato. Abbiamo fatto due belle gare contro due avversarie toste, con la vittoria della Supercoppa resterà un grande precampionato. Se siamo già al massimo potenziale? Sinceramente ancora no. E’ vero che è rimasto tanto del gruppo dello scorso anno ma alla fine ci sono stati sette nuovi innesti, i cinque del quintetto più i due under. C’è ancora tanto da lavorare, quindi il margine di miglioramento c’è ed è elevato».
«LIVELLO PIU’ ALTO»
Ovvio che ci sia ancora da lavorare ma gli Herons si sono già issati sul trono di formazione da battere. L’onda lunga del titolo del 14 settembre sicuramente sta avendo un forte impatto in termini di fiducia e sicurezza. Certo, nell’ultima performance contro Piacenza c’è stato un buco pesante nel terzo quarto che poteva spaventare ed innervosire i termali, i quali hanno invece gestito con sapienza il contrattacco chiudendo la pratica anche grazie ai 22 punti del top-scorer Sgobba. Ecco l’analisi dell’esperta ala/centro riguardo a quello che serve per proseguire sulla strada giusta: «Quest’anno stiamo andando bene sulle palle perse che da sempre sono state il nostro neo principale, un punto fisso tra gli errori dei vecchi Herons, Quest’anno però questa cosa l’abbiamo migliorata, mentre dobbiamo concentrarci assolutamente sul fatto dei grandi vantaggi seguiti dai parziali presi: è un problema che ci portiamo dalla scorsa stagione. Abbiamo un certo tipo di potenziale come squadra e, con tutto il rispetto per Piacenza che in condizioni non semplici ha fatto una grande partita, quando decidiamo di ingranare le marce alte siamo forti. Certo, non possiamo permetterci di prendere più di 30 punti nel terzo quarto contro Treviglio o contro altri».
Il numero 33 predica calma e profilo basso, anche perché la nuova Serie B Nazionale pare, secondo il suo pensiero, essersi ulteriormente alzata di livello competitivo: «L’obiettivo ogni domenica sarà tenersi intorno ai 70 punti subiti e tenere sempre alta l’intensità, perché che siano in campo titolari o panchinari non cambia niente, chiunque può fare la differenza in attacco o in difesa. Una grande prova l’abbiamo fatta a San Vendemmiano alla prima di campionato, dove abbiamo fatto più di 90 punti e concessi 75 circa giocando spesso con un quintetto giovane. La parola chiave di questa stagione sarà quindi ‘continuità’, per fare bene servirà soprattutto quella. Non puoi permetterti mai di dire ‘la partita è vinta’. Il coach ce lo ripete sempre e noi, per la quantità di stagioni che abbiamo sulle spalle tra tutti, non possiamo commettere errori del genere. Ogni squadra di questo campionato è costruita con dieci giocatori fatti e finiti, non puoi sottovalutare nessuno. Non ci sarà mai da rilassarsi e non potremo mai avere la presunzione di trattare certe partite come facili. La società ne ha di esperienza, in primis col suo presidente, e non è un caso se arriva sempre in fondo ai tornei, però questa volta sarà impossibile riuscirci senza continuità».
E’ GIA’ RIVINCITA
Che ci crediate o no, è già tempo di rivincita: quella della Brianza Treviglio nei confronti della banda di coach Barsotti. Si sono incontrate nella finale di Ravenna solo tre settimane fa e, aldilà del 74-81 che ha iscritto gli Herons nell’albo d’oro della Supercoppa di B, fu una partita tirata e ben giocata da entrambe. I rossoblù ora dovranno giocarsela di nuovo con i lombardi, per giunta sul suolo nemico in una sfida che potrebbe già essere un crocevia importante in chiave primo posto in regular season: «E’ la settima volta che li affrontiamo in meno di quattro mesi – ricorda Sgobba – li abbiamo battuti ai playoff, li abbiamo battuti in finale di Supercoppa; non avranno il dente avvelenato, di più! Sono una squadra che non hanno nulla de invidiare a nessuno, a maggior ragione ora che è rientrato Marcius e che sposterà molto a loro favore. Dovremo andare lì con l’atteggiamento e la voglia di vincere di San Vendemmiano, per vincere ci vorrà la testa giusta. Sono partite che valgono tre punti, espugnare Treviglio sarebbe un colpo doppio per la nostra classifica».
Non può infine mancare una domanda sul futuro, quello successivo a quest’annata, di Giorgio Sgobba. Il classe 1992, dopo una carriera da giramondo che lo ha visto calcare parquet ad ogni categoria fino alla Serie A, ha trovato la sua dimensione in quella che è a tutti gli effetti casa sua, Montecatini. Da senatore dello spogliatoio ed idolo dei tifosi quale ora è, ci si chiede se Sgobba abbia voglia ed interesse nel difendere i colori Herons fino a che non appenderà gli scarpini al chiodo: «Fino a quando il fisico reggerà e fino a quando la società manterrà la propria ambizione e la propria struttura, il mio obiettivo è rimanere qui. Non nascondo che il mio sogno è raggiungere l’obiettivo quest’anno e ritrovarmi in A2 qui a casa mia, a quel punto poi Nicola (Natali) al 99% si ritirerebbe e io potrei candidarmi come nuovo capitano. Sarebbe il coronamento di tutto il percorso qui con Montecatini, oltretutto se la riportassi in A2 riabbraccerei una categoria che ho dovuto abbandonare tempo fa dopo tanta sfortuna. E’ vero che ormai ho una certa età anche io ma sarebbe un motivo d’orgoglio troppo grande per me, uno stimolo ed una motivazione per continuare a migliorarmi».
