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Basket / Serie B Nazionale

Gli Herons tornano a Lucca per una partita da prendere con dif-Fidenza

Dopo il primo stop stagionale, la Fabo ha una sola strada da percorrere: arginare l’energia degli emiliani, di gran lunga la squadra più giovane della B Nazionale

La Fabo Herons Montecatini ritorna a calcare il parquet del PalaTagliate di Lucca, un terreno amico benché non sia quello di casa vero e proprio. E’ da questa location che i ragazzi di coach Barsotti proveranno a riprendere la propria marcia, interrotta la scorsa settimana, contro un avversario impegnativo per tutte le formazioni di B Nazionali, soprattutto per le big come i termali. L’appuntamento per la palla a due contro la Foppiani Fulgor Fidenza è alle ore 18 di domenica 12 ottobre (diretta Lnp Pass).

UN AVVERSARIO MODELLO

A dire il vero è abbastanza singolare che una squadra come la prossima avversaria della Fabo si possa definire una delle mine vaganti della categoria. E’ già di per sé pazzesco che lo scorso anno coach Stefano Bizzozi (al suo terzo anno) non si sia limitato a salvare i propri ragazzi con ampio margine da neopromossa ma li ha addirittura portati a vivere l’esperienza playoff. Perché, che cos’è di così particolare Fidenza? Osservate attentamente il roster: è formato al 75% da giovani under 20. Una soglia di età che solo tre effettivi nella rosa emiliana superano ed uno di questi è lo straniero del gruppo, l’ala finlandese Joel Mantynen (prelevato dalla Serie A2 di Germania). Su di lui sono riposte la maggioranza delle speranze e delle responsabilità offensive, come dimostrano i 19 punti di media in quest’inizio di campionato. Gli altri due ‘senior’ di questa Fulgor sono il play classe 2002 Edoardo Scattolin (il più esperto tra i confermati) ed il lungo classe 2004 Lucio Martini (da Imola, sponda Andrea Costa). Al momento però non sembrano occupare un posto in quintetto nelle gerarchie, si preferisce puntare sui 2006, 2007 e 2008.

Non ci sono dubbi, siamo di fronte ad un’eccellenza a livello nazionale nel lanciare e far crescere i giovani e non si può che fare i complimenti ad una società che fa di necessità virtù. Dati i dovuti riconoscimenti, poi però c’è il campo a parlare e per il momento Fidenza non sembra riuscire a ricalcare le orme della roboante stagione passata. Una vittoria e due sconfitte è il bottino provvisorio, con l’ultimo impegno chiusosi con un duro -19 subito da Orzinuovi. In queste prime uscite si sono messi in mostra però diversi elementi interessanti, a partire dall’eclettico play Gabriele Ghidini (11.3 punti di media) e dall’ala Manuele Pezzani, fondamentale nell’unico successo annuale ad Agrigento. Chiudono il probabile ‘starting five’ Cesare Placinschi e Maodo Mané, altri due ragazzi dal potenziale indefinito ma che per ora hanno inciso più in difesa che in attacco.

OCCHIO (DI NUOVO) AI PARZIALONI

Si trova proprio nella propria metà campo la forza principale di questa Fidenza nelle prime tre giornate, la Foppiani è al secondo posto per punti concessi (71.3 a partita). Solitamente questa sarebbe la caratteristica fondante degli Herons, che al momento invece stanno dominando sotto il canestro altrui (miglior attacco con 87.3 a partita). D’altronde quando schieri i vari Chinellato (se ripetesse i 27 punti personali di Treviglio non sarebbe male), Sgobba, Giombini ed Aukstikalnis (determinante senza ancora essere a pieno regime) non si può che ricavare un dato simile. Va detto però che gli ospiti conciliano al proprio muro difensivo una certa spregiudicatezza offensiva, sono tra le squadre che costruiscono il maggior numero di possessi dell’intera terza serie (oltre 100 in media) ma tanti vengono cestinati o convertiti in palle perse (quasi 20 ad allacciata di scarpe, peggior dato del girone). Considerando che Natali e compagni hanno già affrontato e superato un’avversaria dall’età media bassa (ma non in modo così estremo) come la Bakery Piacenza, non dovrebbe essere difficile capire su quali canali far scivolare la contesa. La differenza di valore e di esperienza, sulla carta, è alta ma guai a sottovalutare l’energia e l’atletismo tipico delle squadre piene di giovani, pericoli da spegnere il più presto possibile.

Bisognerà anche valutare se e quante scorie sono avanzate dallo stop di domenica scorsa. Bisogna ammetterlo: l’avvio di stagione della Fabo è stato davvero troppo perfetto, l’intoppo prima o poi doveva capitare. Non che i rossoblù debbano accontentarsi di cadere contro una pari livello, però la sconfitta a Treviglio non rappresenta certo uno scandalo. La volontà di rivalsa dei lombardi sugli Aironi ha avuto la meglio, dopo quanto successo negli ultimi playoff ed in finale di Supercoppa. Ecco allora l’esame di riparazione immediato, nel quale però va scacciato via un vecchio nemico che si è riproposto lo scorso weekend e che in parte si era rivisto anche contro Piacenza: il parzialone a sfavore. Con Treviglio è stato un 14-2 nei primissimi minuti del terzo quarto a far perdere contatto definitivamente col nemico, su questo aspetto si attendono risposte concrete dalla banda di coach Barsotti.

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