Basket / Serie A2
Il tema della tragedia di Rieti discusso in Consiglio Comunale a Pistoia

Il sindaco Tomasi: «Amministrazione a disposizione. Condanniamo questo vigliacco gesto criminale». Gli interventi dei consiglieri
Le condoglianze alla famiglia di Raffaele Marianella e la ferma condanna del vile attacco omicida. Queste le principali reazioni durante il Consiglio Comunale di Pistoia di lunedì 20 ottobre, all’indomani del folle assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket nel quale è stato ucciso il 65enne autista.
LE PAROLE DEI CONSIGLIERI E DEL SINDACO TOMASI
Il tema è stato introdotto dal consigliere Luca Cipriani, il quale ha invitato ad «alcune riflessioni su un fenomeno sociale drammatico». «I responsabili della sassaiola sono sicuramente delinquenti e purtroppo anche tifosi – ha affermato -. Le società sanno perfettamente chi siede sui gradoni di un palazzetto o sui sedili degli stadi. È arrivato il momento, anche a costo di commettere scelte impopolari, di estirpare queste persone dai luoghi di sport. Non possiamo passare oltre eventi di questa tragicità».
A seguire è intervenuta Tina Nuti, la quale ha puntato il focus sul «rafforzare la parte educativa, il rapporto tra nuove generazioni e lo sport giocato». «Il Daspo non ha sortito effetto o non tange chi prepara questi attacchi premeditati. Occorre agire su altri tasti. Le società sportive possono essere le prime a responsabilizzare. Le istituzioni possono avere un ruolo proattivo per educare».
Il consigliere Ettore Saracca, ex direttore generale del Pistoia Basket ed oggi dirigente della Fondazione Libertas Livorno, ha condannato «i gravi fatti accaduti» e ha espresso la sua vicinanza sia «alla famiglia della vittima che ai tifosi della Baraonda Biancorossa presenti sul pullman». «Un episodio che non appartiene al mondo dello sport – ha detto Saracca -. Poteva essere una strage. È una ferita profonda alla civiltà. Urge una riflessione collettiva e la responsabilità è di tutti noi. Quando prevale la violenza l’intera società arretra».
Cinzia Cerdini ha parlato di «omicidio volontario, da far pagare senza giustificazioni. Basta violenza che infanga lo sport, è appartenenza e non odio». Federica Fratoni ha evidenziato anche il «danno a tutta Pistoia per un evento mai verificatosi. Le istituzioni hanno importanza su formazione e diffusione di valori sani. Quando verranno individuati i responsabili propongo la costituzione come parte civile». Francesco Pelagalli ha condiviso «il fatto di rafforzare l’educazione nello sport e in tutti settori», evidenziando una mancanza di «pilastri, come educazione affettiva, comunicazione e un individualismo eccessivo». Si sono espressi sul tema per condannare l’episodio anche Salvatore Patané e Francesco Branchetti.
A chiudere la serie di interventi il sindaco Alessandro Tomasi che ha nuovamente espresso parole di condanna per il tragico episodio, rinnovato il cordoglio per quanto accaduto ed espresso la vicinanza della città alla famiglia della vittima e alla tifoseria del Pistoia Basket, auspicando che venga presto fatta piena luce sulla vicenda.
«Ieri sera ho parlato con alcuni tifosi presenti. Mi hanno rassicurato della loro incolumità ma dalle loro parole, e lacrime, traspariva il forte trauma subito – ha detto il primo cittadino pistoiese -. Sono stati ascoltati dagli investigatori e poi tornati grazie al pullman messo a disposizione dalla società di Rieti. Ho parlato con il sindaco della città laziale, il quale si è reso disponibile per ogni iniziativa istituzionale o non per la vittima e la sua famiglia. Mentre attendiamo le decisioni della Federazione Italiana Pallacanestro, mi ha chiamato anche la dirigenza del Pistoia Basket la quale si è resa disponibile per aiutare i familiari della vittima. Sono stati ascoltati circa una decina di tifosi per il fatto e aspettiamo aggiornamenti in questo senso. È un danno alla città e valuteremo la posizione amministrazione comunale, siamo a disposizione. Faccio anche una riflessione: potevano esserci tifosi di qualunque squadra su quell’autobus. È stato messo in dubbio il diritto di vedere un evento sportivo in tranquillità, con le famiglie. La Baraonda non si è mai resa protagonista di episodi di violenza dentro il nostro palazzetto né fuori in trasferta. Condanniamo questo vigliacco gesto criminale».
Il Consiglio Comunale si è poi stretto in un minuto di silenzio per ricordare Raffaele Marianella.
