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Calcio / Prima Categoria

Quarrata Olimpia, partenza falsa. Il d.s. Menna: «Fiducia nei ragazzi e nello staff»

Il dirigente giallorosso analizza il momento no dei suoi e ammette: «Avevamo richiesto di giocare in un altro girone, non ci hanno ascoltato»

«Il bilancio non è certo positivo». Non è una frase di circostanza quella del direttore sportivo del Quarrata Olimpia Elio Menna, è il riconoscimento di una situazione che la classifica rende chiara. I giallorossi dopo cinque giornate occupano il fondo del girone C di Prima Categoria con soli tre punti. Un bottino magro da riempire assolutamente nelle prossime gare e, essendo la stagione ancora gli albori, c’è tantissimo margine per farlo. Servirebbe prima capire cosa sta andando storto al momento e ciò non è così facile da spiegare.

La squadra di mister Diodato ha dato vita a buone prestazioni, eppure il conteggio delle vittorie è ancora fermo a zero. Menna, alla sua seconda stagione al Quarrata, si è fatto un’idea precisa sull’entità dei problemi: «In questo momento non ci riesce portare a casa quello che in determinate situazioni abbiamo dimostrato di meritare. Penso al campionato, in particolare alle gare col Reconquista, dove abbiamo fatto una buonissima partita ma ci è mancato il gol, e quella al debutto col Poggio a Caiano, in cui un episodio molto dubbio ci ha condannato alla sconfitta. Penso anche alla Coppa, dove siamo andati bene contro Aglianese e Monsummano, le due squadre che sono in testa nell’altro girone».

«CI STA MANCANDO FIDUCIA»

«In questo momento stiamo mancando proprio in fase di concretizzazione. Non siamo stati praticamente mai in situazioni di vantaggio o di amministrazione del gioco. E’ giusto continuare ad attaccare anche dopo tante azioni fallite, logicamente però andando avanti a sbagliare sotto porta è normale che entri in testa un po’ di sfiducia. Sappiamo, sia io che il mister, che ci sta mancando il gol e ne bastavano pochi in più in queste partite per essere in tutt’altro contesto. Ci manca sicuramente un po’ di tranquillità nell’affrontare le partite, è dovuta al non riuscire a vincere. La squadra deve calarsi nella mentalità necessaria per affrontare e superare una fase di difficoltà che purtroppo in questo giochino è un’eventualità che può capitare a chiunque. Ci sono momenti positivi e negativi e questo sicuramente è negativo, ne possiamo uscire solo insieme».

La diagnosi del direttore sportivo quarratino è chiara e netta: servono i gol. Ci sarà bisogno di cambiamenti strutturali in seno alla rosa per farne di più? Nonostante siano stati effettivamente operati degli acquisti subito dopo l’inizio del campionato, Menna sottolinea la volontà propria e della società di credere nel gruppo e di volerlo lasciare così com’è: «Ho piena fiducia nei ragazzi, nel mister e nello staff; non c’è nessun tipo di dubbio a riguardo. Siamo intervenuti semplicemente per far fronte agli infortuni, tra Fattori che si era fratturato il setto nasale (è già rientrato) e Giuntoli con un timpano perforato. Ci siamo resi conto che in avanti eravamo corti e quindi abbiamo scelto di tornare sul mercato per evitare questa difficoltà, dunque non avevamo l’esigenza di risolvere carenze qualitative. Siamo intervenuti puntando su due giocatori che reputo elementi validi come Capetta e Citera, sono convinto che ci daranno una buona mano entrambi aspettando chi deve ancora rientrare. In questo momento nessuno è in dubbio, andiamo avanti tutti insieme e speriamo di arrivare in fondo tutti insieme». Non pare quindi in discussione la panchina di Andrea Diodato, che sarà chiamato quindi alla riscossa nelle prossime sfide, a cominciare da quella non semplice di questo weekend col Calenzano.

«LOTTARE FINO ALLA FINE»

Analizzando la falsa partenza del Quarrata versione 2025/26 viene da chiedersi: ma non era meglio andare a fare il girone B, con le altre pistoiesi? In molti si sono chiesti perché i mobilieri si siano staccati dalle rivali storiche e qualcuno ha ipotizzato che si fosse trattato di una scelta precisa. Menna però smentisce categoricamente: «Non è assolutamente vero. Noi avevamo deciso e richiesto in modo esplicito di essere inseriti nel girone di Prato e Pistoia ma la federazione ci ha messo ugualmente in quello di Firenze. Sono infuriatissimo per questa decisione che ci è stata imposta. Sono in questa categoria da diversi anni come direttore sportivo, l’ho fatta molte volte anche da giocatore, e ho sempre voluto stare nel girone Prato-Pistoia, a prescindere da quali altri territori venissero abbinati ad essi. Quest’anno, nonostante lo avessimo richiesto per scritto, non ci hanno ascoltati e non ne capiamo il motivo sia sportivamente che logisticamente. Qualcuno ha deciso così e ora non si torna indietro, c’è da lottare e basta».

E che differenze ci sono tra i due raggruppamenti? Il girone C è più forte del B? «Non lo vedo qualitativamente superiore all’altro – chiarisce l’ex d.s. del Casale Fattoria – ma è molto molto più duro dal punto di vista dell’atteggiamento e della tenuta fisica. Vedo favorita su tutte le altre l’Audace Galluzzo, anche Porta Romana e Gambassi Terme hanno la squadra per puntare al titolo. Non ti nascondo che la rosa che abbiamo allestito è buona ma non da vittoria del campionato, è chiaro però che ogni aspettativa ed obiettivo si è trasformato in un’incognita col cambio di girone; ma questa non deve essere una scusa, anzi. E’ una sfida tosta, ogni campo è un potenziale campo di battaglia. Oltretutto la Prima Categoria è secondo me il campionato, insieme alla Serie D, più difficile di tutti, lo scalino rispetto alla Promozione è molto alto per il diverso livello di calcio e per l’aggiunta della terna arbitrale. Noi comunque lotteremo fino alla fine perché vogliamo dire la nostra, quello che ci serve ora è calarci in questa nuova realtà e capirla fino in fondo».

Insomma, c’è grosso rammarico per ciò che è avvenuto sul campo e pure fuori, precisamente negli uffici della federazione regionale. Un’amarezza che aumenta se si pensa che in Coppa Toscana il Quarrata (eliminato dalla competizione, pensate la sfortuna, alla monetina) ha fermato sul pari le due pistoiesi che, secondo Menna, hanno le maggiori chances di volare in Promozione: «Nel girone B vedo favorite per i primi posti Aglianese e Monsummano. Sono due squadroni con alle spalle società che hanno investito tanto per avere giocatori esperti e forti a 360°. Le vedo entrambe molto bene. Non saprei scegliere una delle due perché per il momento mi sembrano qualitativamente alla pari, però penso proprio che intromettersi tra di loro sarà difficilissimo per tutte le avversarie».

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