Basket / Serie A2
Estra Pistoia, è il momento di restare tutti uniti
																								
												
												
											Obiettivo lasciarsi alle spalle una settimana di sole sconfitte in vista del pronto ritorno sul parquet di casa
In stagioni così lunghe e ricche di partite i periodi complicati difficilmente mancano. Ed è innegabile, risultati alla mano, che quello vissuto dall’Estra Pistoia questa settimana sia il momento più negativo della gestione Della Rosa. Tre sconfitte consecutive in 7 giorni, di cui due casalinghe. L’ultima vittoria risale al drammatico 19 ottobre a Rieti, pochi minuti prima della tragedia. Al netto di come e quanto abbiano inciso quei drammatici fatti, la sfida del PalaSojourner sta rappresentando un vero spartiacque.
Ma non è certo adesso il momento di suonare il campanello d’allarme. Il progetto in mano al giovane coach pistoiese è solo agli albori e davanti in questa stagione vi sono ancora – quantomeno – 29 partite. Il campionato ha ancora tutto da dire e la Serie A2 ci ha abituato ad essere un torneo in cui niente è mai scontato. Ritrovare la continuità perduta diventa un imperativo, senza dimenticare però da dove si è partiti e dove si vuole arrivare.
Il fil rouge che lega le ultime tre sfide ci dirige in particolare verso l’aspetto mentale del gruppo squadra biancorossa. Le scorie nella partita casalinga contro la Juvi Cremona erano oltremodo prevedibili ma – stando anche alle parole di Seneca Knight (e non stentiamo certo a crederci) – quanto accaduto a Rieti sta ancora lasciando degli strascichi tra i giocatori. A questo si aggiunge quanto sottolineato da coach Della Rosa tanto prima quanto nel post gara della partita contro la Fortitudo.
Questa Pistoia è una squadra “giovane“, non tanto sulla carta d’identità, quanto di vissuto e di esperienza condivisa. Inoltre, molti dei protagonisti di quest’anno stanno vivendo una stagione di riscatto, anche perché in precedenza ne hanno avuta una – per un motivo o l’altro – discontinua o dallo scarso minutaggio. Il risultato è che troppo spesso abbiamo visto una squadra disunirsi nei momenti più negativi, non sempre fornendo una reazione sufficiente.
Restare tutti uniti e ritrovare l’entusiasmo perduto diventa fondamentale per dare una nuova scossa dopo quella già ricevuta nell’ultima gara contro la Fortitudo. Una gara carica di emozioni tra il ritorno di Gianluca Della Rosa nella sua città e la presenza della famiglia Marianella. Inoltre, la Baraonda Biancorossa ha ripreso il suo posto in Curva Pistoia, tornando a dare la carica ai propri beniamini.
DIFESA DA AGGIUSTARE
Parlando di campo e lasciando da parte la partita con Cremona per i suddetti motivi, riguardo agli ultimi due stop è giusto sottolineare comunque la caratura delle avversarie. Pesaro è l’attuale capolista solitaria dell’A2 con 7 vittorie in 9 giornate, la Fortitudo li segue appena dietro e con quella della Lumosquare ha conquistato tre successi in fila. Due squadre al momento di un livello superiore a Pistoia, che sia da un punto di vista tecnico o di forma. Allo stesso tempo, è giusto evidenziare come queste non siano state le prestazioni migliori dei biancorossi, specialmente da un punto di vista difensivo.
Lo stesso tecnico pistoiese ha posto il focus sulla difesa – suo pallino dichiarato – come prima chiave sulla quale lavorare maggiormente in settimana. L’Estra è al 6° posto per punti segnati (730) e al 7° per quelli subiti (737). Numeri utili per confermare come al momento sia ancora da trovare quell’equilibrio tattico richiesto alla retroguardia. Della Rosa ha al contrario elogiato le buone cose viste in attacco. In questo ci viene incontro il dato degli assist (19, dietro solo ai 20 contro Livorno), sintomo di un gioco di squadra comunque in crescita.
La difesa a zona di un maestro come Attilio Caja ha indubbiamente reso complicato l’attacco dell’area e, anche come naturale conseguenza della scelta dello staff di schierare un quintetto piccolo, Pistoia si è rifugiata quasi totalmente nel tiro da tre punti. Sono state però proprio le ottime percentuali da oltre l’arco (44% nonostante le ben 43 conclusioni tentate) a permettere all’Estra di rimontare nel finale, guidata dai canestri – spesso ad altissimo coefficiente di difficoltà – di Knight e Johnson. Nota stonata invece la precisione vicino al ferro (5/20 in area), con troppi errori anche su tiri aperti.
Una delle buone notizie sta senz’altro nell’immediato ritorno sul parquet di casa. Domenica alla Lumosquare l’Estra riceverà una Mestre ferita, reduce da cinque sconfitte consecutive. La spinta del tifo non mancherà e sarà decisiva per trascinare una squadra fin qui condotta proprio dall’entusiasmo ritrovato di tutto l’ambiente.
																	
																															



									
																	
									
																	
									
																	


											
											
											
											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											
														
																											