Basket / Serie A2
Estra Pistoia, correggersi per crescere definitivamente
I tre ko consecutivi non devono allarmare, ma nei prossimi impegni sarà fondamentale che l’Estra faccia lo “switch” nella metà campo difensiva
Domenica contro Mestre (palla a due alle 18 alla Lumosquare) per l’Estra Pistoia avrà inizio un trittico di gare molto importante per ritrovare serenità sia dal punto di vista dei risultati che per quanto riguarda l’autostima del gruppo. Sì perché le tre sconfitte di fila, pur arrivate in modi e contesti da tenere in considerazione, sono figlie soprattutto di un collettivo che non ha saputo compiere passi in avanti rispetto alle pur buone uscite di inizio stagione.
Avevamo già messo sotto la lente d’ingrandimento alcuni punti critici insiti in questa prima versione della squadra di coach Tommaso Della Rosa. Tutti aspetti che, purtroppo, ancora oggi condizionano la crescita del gruppo e quindi della prestazioni d’insieme. Si era, in primis, evidenziato come la continuità difensiva fosse ancora un cantiere aperto in casa Estra e i numeri delle ultime uscite lo hanno confermato. Juvi Cremona, Vuelle Pesaro e Fortitudo Bologna sono riuscite sempre a scavallare quota 80 punti, col risultato che adesso Pistoia soffre di una media di 81.9 subiti a gara. Solo la succitata Juvi, Bergamo e le quattro di fondo classifica hanno numeri negativamente superiori ai biancorossi.
E continuano allo stesso modo a preoccupare i troppi rimbalzi offensivi concessi (13.3 a gara), con l’Estra che rimane ancora abbondantemente fanalino di coda (l’Urania Milano, penultima, regala 12.2 seconde occasioni al tiro a partita). Senza dubbio i 13 presi dalla Fortitudo nell’area biancorossa, preceduti dagli addirittura 18 di Pesaro, non hanno aiutato a mitigare queste cifre. In entrambe le voci (difesa e rimbalzi in attacco concessi) si può comunque parlare di una crescita mai avvenuta, nella sostanza, rispetto al nostro primo rilevamento antecedente al blitz esterno sul campo di Rieti. E naturalmente non potrebbe essere altrimenti, specie se nelle ultime tre partite i punti subiti di media dopo l’intervallo lungo sono 48.
Sensibilmente migliorato, invece, il dato degli assist, che adesso sono 12.6 a gara e possono rappresentare un minimo segnale di maggiore amalgama nel gioco corale. I numeri ovviamente non dicono tutto, ma difficilmente mentono e, nel caso di Pistoia, parlano di una squadra che ha almeno dimostrato di avere punti nelle mani. Passando, infatti, ai dati offensivi gli 81.1 segnati di media danno la dimensione di una buona vena realizzativa. Ma ad essere estremamente positive sono le percentuali da dietro l’arco: col 39% dai 6,75 l’Estra si trova poco al di sotto del podio generale della Serie A2. Inoltre il quintetto titolare biancorosso, passando alle statistiche individuali, gravita all’interno delle prime 50 posizioni della classifica: quarto Saccaggi (51,9%), 17° Knight (45%), 20° Johnson (44,4%), 33° Zanotti (40%) e 45° Alessandrini (37,5%).
Il tiro da dietro l’arco, soluzione nei fatti molto cercata dai biancorossi, è finora sostenuto dalle percentuali, mentre quelle all’interno del pitturato (49% di squadra) risultano pur sempre nella media generale della lega. La tenuta difensiva lungo i 40′ resta dunque il focus su cui l’Estra dovrà soffermarsi per non essere costretta a rincorrere, specie nella seconda e più convulsa parte della gara. Coach Della Rosa, da questo punto di vista, dovrà dare ai suoi delle regole ancora più ferree, pur avendo già dimostrato, numeri sempre alla mano, fiducia nel gruppo. I minutaggi sono spalmati al meglio, con Saccaggi e Knight i più utilizzati con 31.7 di media e Johnson subito dietro a 30.3. Gerarchie giuste e necessarie, in una squadra non certo costruita per un platoon system o qualcosa che ci si avvicini.
Risulta tuttavia chiaro che il punto di arrivo deve essere quello che ha sempre avuto in testa l’allenatore biancorosso. Prima ci si arriverà e meglio si potranno fronteggiare i momenti di magra dal punto di vista realizzativo. Il suddetto trittico che vedrà come avversarie in successione Mestre, Urania Milano e Roseto sarà un test importante per diversi motivi. In primis per mettere altri punti di margine su squadre attualmente in cerca di punti salvezza e poi perché metterà di fronte tre team offensivamente vivaci ed efficaci. Ecco dunque che, oltre al risultato, sarà parimenti fondamentale compiere lo step oggi più necessario: rendere l’Estra un gruppo capace anzitutto di limitare l’avversaria di turno. La svolta, dunque, può partire da qui.







