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Basket / Serie A2

Estra, parla Benetti: «Tornare in campo la mia sfida personale»

Emozione e commozione per l’ala dell’Estra: «Cerco di portare positività alla squadra. I momenti difficili si superano sempre insieme»

Il suo infortunio, arrivato prima dell’inizio della stagione, è stato un duro colpo per l’Estra Pistoia. Ma per Gabriele Benetti è cominciato soprattutto un periodo personalmente difficile: una nuova batosta per un ragazzo e un atleta che già aveva fatto ampiamente i conti con la sfortuna. Un altro grave stop e il timore che, stavolta sì, il parquet gli potesse essere definitivamente precluso. A circa due mesi dall’operazione e dall’inizio di un altro percorso riabilitativo, l’ala biancorossa è tornato a parlare ai microfoni, raccontando questo periodo in cui è comunque sempre rimasto a fianco della squadra e del club nel suo ruolo di capitano associato a Lorenzo Saccaggi.

«Il recupero sta andando molto bene e siamo molto soddisfatti dei progressi – queste le parole del classe 1995 – Il processo rimane lungo e bisogna attendere, ma sono sempre carico all’idea di tornare. Quando mi sono fatto male mi è certamente crollato il mondo addosso: c’era tanta voglia di riscatto e mi sentivo bene fisicamente. Rispetto al passato, però, l’ho presa in modo diverso: cerco di rimanere positivo e non voglio tornare a pensare a quel momento».

Difficile però, per Benetti, trattenere tutta l’emozione covata in questi mesi. La sua commozione emerge spontaneamente, ma anche la forza di volontà nel rincorrere il proprio personale obiettivo: quello di tornare in campo e di mettersi ancora una volta alle spalle l’ennesima batosta. E nel frattempo essere di sostegno anche ai suoi compagni, che si sono appena risollevati da un periodo non positivo a livello di risultati.

«Durante la stagione capita di avere dei momenti no e passare delle difficoltà: penso che faccia parte del percorso di crescita di una squadra. Siamo un gruppo sostanzialmente nuovo e un calo poteva essere prevedibile: bisogna lavorare sempre per uscire insieme da questi periodi. Per quanto posso cerco di stare il più vicino possibile ai miei compagni. Ho cercato di portare più positività possibile, senza farmi vedere abbattuto per il mio infortunio. Credo che sia importante lavorare in maniera seria, sempre con un atteggiamento positivo. Chi mi è stato più vicino? Sicuramente mia moglie Alice, che è quella che ha preso peggio quanto mi è capitato. Ormai per me è diventata una sfida personale: molte persone mi hanno dato per finito e io voglio dimostrare che posso tornare. Lo devo a me stesso e anche ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici affinché io diventassi un giocatore».

Proprio per il fatto di essere stato pressoché sempre a stretto contatto con la squadra, a Benetti viene chiesto quali sono le sue impressioni sul momento di difficoltà che l’Estra ha attraversato nell’ultimo mese, con la striscia di cinque sconfitte di fila poi chiusa grazie al successo nell’ultimo impegno contro Roseto.

«Non posso saperne i motivi tecnici, mancandomi la sensazione del campo. La settimana dopo Rieti è stata molto pesante, ma penso che ci siamo messi molta pressione addosso e che abbiamo fatto fatica quando le cose ci sono riuscite meno. Le critiche? Penso che si riferissero al modo in cui sono arrivate certe sconfitte. Il risultato può non arrivare, ma bisogna uscire dal campo sapendo di aver dato tutto. Cosa manca alla squadra? Non voglio parlare di quello che avrei potuto dare, credo che in certi momenti manchi la capacità di darsi una mano l’un l’altro. Contro Roseto ho rivisto questo, oltre a tanta energia. Penso che dovremo focalizzarci su ciò che è andato bene per proseguire nel migliore dei modi. I tifosi? Sono fondamentali e la società sta facendo di tutto per riportare più persone al palazzetto».

Il percorso di crescita dell’Estra Pistoia passa sicuramente anche da quello personale degli elementi più giovani del roster. Tra un Filippo Gallo che ha fatto svoltare la squadra nel secondo tempo di domenica e un Nicolas Alessandrini che ha subito dovuto prendersi grandi responsabilità, i biancorossi possono e devono contare anche sulla voglia di emergere di questi ragazzi, tra cui è compreso anche il prodotto di casa Federico Stoch. E, in coda di conferenza, Benetti spende qualche parola anche per coach Tommaso Della Rosa, anch’egli finito al centro delle critiche in queste difficili settimane.

«I ragazzi più giovani? Gallo ha fatto una grandissima prestazione contro Roseto: sa che ci aspettiamo molto da lui e che deve affrontare tutte le sfide in quel modo lì. Gli auguro un’ottima carriera. Alessandrini si è ritrovato a dover coprire un ruolo importante e ha risposto presente: è normale avere degli alti e bassi. Di Stoch apprezzo la voglia e la grinta che mette quando entra in campo: è l’esempio di ciò che significa giocare a Pistoia. Coach Della Rosa? Non c’è da mettere in dubbio che la squadra lo segua. I giocatori sono qui per dare il massimo e per tutti è un’occasione e un trampolino di lancio».

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