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Basket / Serie A2

Pistoia, notte fonda alla Lumosquare: contro Avellino non si salva nessuno

Un’Estra mai in partita e priva di contromisure crolla nell’infrasettimanale. Serata horror per Knight, deleterio e nervoso

FILIPPO GALLO 5,5: con capitan Saccaggi out, il numero 5 è il prescelto per condurre la squadra fin dallo starting five. Contro la zona di Avellino però, i biancorossi riescono a creare raramente tiri aperti e lo stesso play classe 2004 non riesce con continuità a trovare soluzioni adeguate. Nella ripresa trova due triple pesanti nel terzo quarto che danno solo l’illusione ai biancorossi di restare a galla, dall’altra parte soffre invece la verve di Alessandro Grande che difatti chiude la gara con le sue scorribande. È tra gli ultimi a mollare – vedi la stoppata con crampo annesso e i 7 rimbalzi – ma non basta per la sufficienza.

FEDERICO STOCH 5,5: la personalità al più giovane del gruppo non manca e ormai è quasi inutile ribadirlo. Nel quarto periodo, con gli USA in panchina, si prende la scena segnando 9 punti – high stagionale – dimostrando anche le sue qualità in attacco e non disdegnando il contatto fisico in difesa. Non è certo sulle sue spalle che pesa questa sconfitta.

NICOLAS ALESSANDRINI 5: con le triple del garbage time si issa come top scorer in una serata nel complesso ancora negativa. In difesa non riesce a contenere i lunghi avversari, più rapidi e scaltri nel gioco spalle a canestro dove soffre soprattutto Dell’Agnello. Senza Magro e con Zanotti in panchina, coach Della Rosa gli concede qualche minuto anche da 5 ma la sostanza non cambia. Quel mordente che tanto servirebbe ad una squadra in difficoltà anche oggi non si vede.

NICCOLÒ DELLOSTO 5: le rotazioni corte permettono anche all’ex Roseto di passare tanti minuti sul parquet. L’abnegazione e lo spirito di sacrificio non gli mancano ma difatti sono le uniche cose con le quali prova a contribuire alla causa. In difesa emerge solo a tratti, travolto dall’intensità avversaria. Per motivi diversi, vale anche per lui il discorso fatto per Stoch, non è certo colui al quale si chiede le maggiori risposte.

LUCA CAMPOGRANDE 5: dopo i soli 6 minuti del primo tempo, tanto spazio in più arriva nella ripresa. E se l’impatto – come altre volte era accaduto – non è da buttare (tripla al primo tentativo e tre rimbalzi catturati in un amen) nel corso del match cala sempre più. Nel finale, con la partita ormai senza nulla da dire, finisce nel tritacarne difensivo biancorosso crollando col resto della squadra.

SENECA KNIGHT 4: dopo l’exploit di Verona ed in generale il grande inizio di campionato, un’involuzione così era davvero difficile aspettarsela. Da grande sorpresa, oggi Knight è un elemento deleterio su ambo i lati del campo. Nullo in difesa, in ritardo sui close out e quasi mai in opposizione all’avversario. In attacco non trova mai la via della retina tra errori, forzature e stoppate subite. Al rientro nel tunnel all’intervallo lungo risponde a tono alla contestazione dei tifosi, innervosendo ancor più se stesso e l’ambiente. Per finire, coach Della Rosa lo lascia tutto il quarto periodo a guardare dalla panchina, suggellando la sua serata horror.

JAZZ JOHNSON 5: ancora una pessima prestazione difensiva per Jazz, mai in grado di contenere il diretto marcatore – Chandler banchetta per larghi tratti di gara, Mussini specialmente nel finale – è spesso in ritardo e fatica ad opporre resistenza agli attacchi irpini. In attacco spara a salve, forzando tante conclusioni nel caos offensivo biancorosso e di conseguenza collezionando anche diversi errori. Da rendere merito comunque anche alla difesa di Avellino, che ben ha ingabbiato il suo talento.

SIMONE ZANOTTI 4,5: nessun canestro in area e solo 4 rimbalzi catturati in 27 minuti. Per un lungo sono numeri davvero desolanti. Dall’arco trova “maggiore” fortuna ma i seri problemi arrivano in difesa. Cicchetti stampa una doppia doppia dimostrandosi più scaltro, veloce e in partita. Non trova mai le misure per contrastare i lunghi avversari, venendo battuto dal palleggio e restando indietro sui cambi. Pessimi segnali da parte di uno dei cestiti più esperti e di livello del roster.

COACH TOMMASO DELLA ROSA 4,5: come previsto, la vittoria di Roseto ha soltanto oscurato per un turno le tremende difficoltà in cui versa la squadra. All’approccio shock di Scafati segue un altro inizio privo di qualsiasi intensità. La difesa è troppo passiva e in attacco – come già visto contro la Fortitudo e non solo – la zona avversaria manda tutti fuori giri. L’Estra non riesce quasi mai a costruire tiri aperti ed in generale è enorme la fatica anche solo per concludere l’azione nei 24 secondi. Il tecnico pistoiese non riesce a trovare contromisure nemmeno dopo l’intervallo lungo e il risultato altro non è che una continua ricerca del tiro da 3 punti. I continui cambi di quintetto non sembrano giovare ai suoi, mai in partita e in balia degli avversari. Le assenze di Magro e soprattutto capitan Saccaggi hanno certo il loro peso ma il timore è che coach Della Rosa non abbia più in mano la squadra, apparsa ancora una volta disordinata e scollata. Il clima di nervosismo creatosi contro Avellino infine, non aiuterà certo a preparare la prossima gara contro Cento, semplicemente decisiva per lui e l’intero gruppo squadra.

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