Herons, oltre a vincere c’è da convincere: primo pressure test a Vigevano

Dopo il “brutto successo” contro la Siaz e a pochi giorni dal derby, gli Herons dovranno dare un gran segnale al PalaELAchem

La sensazione è che per la Fabo Herons Montecatini sia arrivato il vero crocevia della stagione o, se proprio vogliamo dirla tutta, il momento della verità. Il ritorno al successo contro la Siaz Piazza Armerina, il primo targato Meo Sacchetti, non ha di certo allontanato le nubi, con il duro post-partita del coach termale a prendersi la copertina e a mettere in secondo piano il risultato ottenuto. Parole pesanti come macigni che hanno voluto rappresentare un ultimo appello lanciato al roster rossoblù, o almeno ad alcuni specifici singoli.

Nessun sospiro di sollievo, quindi, per gli Herons, che adesso saranno chiamati ad un vero e proprio pressure test. Tre partite in sette giorni: non una novità nel fittissimo calendario di Serie B Nazionale, ma saranno comunque impegni non banali e da non sbagliare. Si parte questa domenica con la difficile trasferta contro la Elachem Vigevano, tra le più in forma del campionato, per poi preparare i popcorn in vista del derby nell’infrasettimanale ed infine cercare altri due punti preziosi contro Monferrato. Un trittico che avvicinerà la Fabo alla fine dell’anno solare, con l’ultima e ancora ostica sfida in casa con Capo d’Orlando. Insomma, gli Aironi sono chiamati a riaprire le ali.

UNA VITTORIA DI PIRRO

E per fare ciò, al cospetto di una vera contender, non si potranno ripetere molte situazioni avvenute contro la Siaz. L’analisi di coach Sacchetti, nella sua severità, non risulta purtroppo ingenerosa andando a rivedere il match. Un fatto è che gli Herons hanno goduto e poi vivacchiato delle ottime percentuali al tiro viste nel primo tempo. 50 punti frutto del 62,5% da dietro l’arco (10/16) sono in effetti la dimostrazione dell’immenso potenziale offensivo di Natali e compagni: una dato che non si scopre certo oggi. La squadra ha anche provato a mettere in pratica per diversi minuti il tanto caro run & gun del proprio allenatore, cercando spesso veloci soluzioni al tiro. D’altro canto, però, tra “veloce” e “affrettato” c’è un confine labilissimo che solo i dettagli potranno limare.

E forse è in parte questo che ha fatto dimezzare l’efficacia nel tiro dalla lunga, che al termine della gara era del 35% complessivo, con soli 24 punti mandati a bersaglio dopo l’intervallo lungo. Ma la Fabo ha soprattutto pagato una prestazione difensiva pressoché mai sui livelli richiesti. E il rientro dagli spogliatoi, sul +16, con due triple aperte subito concesse ai siciliani ha indubbiamente fatto risprofondare le certezze di diversi singoli e anche del collettivo. Lepichev ed in particolare Cepic hanno avuto vita troppo facile all’interno del pitturato, così come i portatori di palla degli ospiti non hanno trovato spesso abbastanza pressione. Coach Sacchetti ha spesso cambiato quintetti ed accoppiamenti, altro sintomo di una situazione non lineare con ciò che questa squadra dovrebbe esprimere sul campo.

Guardando infine l’ultima parte di gara, con Piazza Armerina che ha spesso fallito anche in modo banale il sorpasso, risultano ancora più calzanti le parole dell’allenatore ex Sassari e Cremona. E quando un successo arriva più per demeriti degli avversari e con tutte le problematiche ancora in essere, si può anche parlare a ragione di una vittoria di Pirro. La speranza è che questi due punti possano servire da carburante. Ma, sempre citando Meo Sacchetti, qualcosa dovrà davvero cambiare “nella testa di qualcuno”. Il viaggio per diventare una squadra è quindi ancora lungo.

VIGEVANO E I SUOI SINGOLI

Un banco di prova come quello di Vigevano può soltanto permettere agli Herons di attestarsi sul livello che questo competitivo campionato richiede. E sicuramente contro la truppa allenata dall’espertissimo coach Stefano Salieri non si potrà fare alcun passo falso. In questo incrocio che vede diversi ex (Benites e Rossi in primis) e anche molte vecchie conoscenze, risulta impressionante la potenza di fuoco dei lombardi. Senza dubbio la Elachem dispone di uno dei migliori stranieri della categoria: quel Modestas Kancleris che viene subito dopo Riccardo Chinellato come miglior giocatore del Girone A in termini di valutazione (21.4). Il centro lituano viaggia infatti a ridosso della doppia doppia di media: 15.4 punti e 9.9 rimbalzi che lo rendono il primo di tutta la B Nazionale in quest’ultimo fondamentale.

Top scorer, seppur di poco, è l’esperto Armando Verazzo (15.5 punti di media), giocatore che ai tifosi termali farà senza dubbio tornare a galla brutti ricordi visto il suo passato ad Avellino nell’anno della promozione. Altro elemento imprescindibile dello scacchiere di coach Salieri è l’ex Estra Pistoia Alfredo Boglio, che a Vigevano veste i gradi di capitano e si sta imponendo come miglior assistman del girone (5.3 ad allacciata di scarpa). Dietro di loro, sempre a livello realizzativo, sono importanti i contributi di due recenti ex Gema Montecatini: Matteo Corgnati (12.2) e Saverio Mazzantini (9.5). Altro elemento giovane (classe 2004) che si sta mettendo molto in mostra è l’ala scuola Vanoli Cremona Mauro Zacchigna, così come risulta indispensabile l’ex Assigeco Piacenza Nemanja Gajic.

Sempre dalla cantera lombarda arriva il 2006 Nicola Fantoma, che nell’ultimo successo sul campo di Fiorenzuola ha sfruttata appieno il maggior spazio concessogli con una bella prestazione da 22 punti che l’ha reso top scorer di giornata. Come cambio sui lunghi, infine, c’è l’ex Pielle e Caserta Modou Baye Diouf, sempre garanzia di fisicità sotto canestro. Nelle ultime due gare la Elachem ha superato quota 100 punti e vinto con ampissimi scarti contro Monferrato e, appunto, Fiorenzuola. Tornando indietro, prima di inciampare in casa con Lumezzane, i lombardi avevano superato con successo le sfide di vertice contro Treviglio e soprattutto Legnano. Risultati che rendono la neo-retrocessa dall’A2 un pericolo vero e un ostacolo che tutti dovranno superare quando la palla peserà di più.