Basket / Serie A2
L’Estra riceve Cividale, coach Sacripanti: «Servono 40′ di qualità»
In vista del match alla LumoSquare il coach dell’Estra è chiaro: «Voglio tiri costruiti di squadra. Knight? Proviamo a coinvolgerlo di più»
Dopo il debutto con sconfitta a Forlì, coach Stefano Sacripanti vuole assolutamente riportare l’Estra Pistoia sulla giusta strada. Il primo step casalingo di domenica (palla a due alle ore 18) metterà purtroppo di fronte una delle formazioni più in palla del momento, ossia la UEB Gesteco Cividale. Ma, come spiegato alla vigilia della sfida, il primo pensiero è stato quello di rivedere la prestazione dei suoi giocatori all’Unieuro Arena.
«Credo che i ragazzi abbiano capito cosa non è andato a Forlì – ha così esordito “Pino” Sacripanti – Abbiamo rivisto la partita e vivisezionato tutte le problematiche difensive e offensive: ciò ci ha permesso di restringere le nostre regole e di capire perché abbiamo segnato solo 8 punti nel quarto periodo. Penso che abbiamo giocato 30’ minuti di buona pallacanestro, pur con qualche errore. Poi ci siamo lasciati andare alle individualità e alla stanchezza, pagandola. Abbiamo anche subito tanti tiri liberi e tante situazioni, ma questa è solo una constatazione. Ciò che più mi preme dire è che non abbiamo bisogno di iniziative personali, ma di continuare sempre a costruirci i tiri di squadra».
E il test per migliorare non sarà certo dei più facili. La Cividale allenata da un altro grande decano delle panchine come coach Stefano Pillastrini è reduce anche da un recupero infrasettimanale, vinto nettamente contro l’Urania Milano grazie ad una prova monstre da 36 punti del classe 2005 Francesco Ferrari. Il prospetto formatosi in quel di Borgomanero è attualmente al centro di importanti voci di mercato, con top club come Virtus Bologna, Olimpia Milano e altre compagini di Eurolega interessate ad acquisirne le prestazioni nell’immediato. Che possa essere proprio a Pistoia la sua ultima partita in A2 e con Cividale? Al di là di questo, è onesto affermare che l’intera formazione friulana meriterà la massima attenzione da parte dei biancorossi.
«Cividale ha vinto otto delle ultime nove gare, di cui sei successi consecutivi. Hanno un sistema che permette a tutti di fare canestro. Poi ci si può soffermare sulla prestazione di Ferrari, ma tutta la squadra vive un momento di grandissima fiducia. E questa fiducia deriva dal fatto che difendono bene. Penso che il loro miglior giocatore sia Freeman, perché sa fare tutto in entrambe le fasi. Per quanto riguarda noi, devo essere bravo io affinché per 40’ si prendano solo tiri di squadra. E da un buon attacco può venire fuori di conseguenza una buona difesa. La condizione mentale deve essere quella di chi sa di poterla vincere. Una sensazione che ho provato ad Avellino: anche quando mancavano pochi minuti e si era pari nel punteggio, nella testa sentivamo che ce la saremmo portata a casa».
Naturalmente la sconfitta di Forlì non ha abbassato la pressione e non ha dissipato i dubbi intorno al roster dell’Estra Pistoia. E il calendario non è certo clemente in questo periodo: dopo Cividale, infatti, i biancorossi affronteranno due trasferte consecutive sui campi di pretendenti alla promozione come Brindisi e Rimini. Allora si chiuderà l’anno e anche il girone d’andata di questo campionato di A2. La speranza è che, proprio in questo periodo, arrivino importanti risposte sia dal gruppo che dai singoli, con Seneca Knight che avrà inevitabilmente i riflettori puntati su di sé dopo essere stato molto discontinuo nell’ultimo mese.
«Non credo di essere stato fortunatissimo nei tempi in cui Pistoia mi ha chiamato, perché adesso arrivano le partite più difficili. Non bisogna commettere l’errore di pensare che, se si perde, bisogna cambiare. Queste sono situazioni che si rendono necessarie quando ci sono cose che evidentemente non funzionano. Penso che prima si debba guardare ad una possibile crescita del gruppo. Seneca? È un buon giocatore e ho pensato ad alcuni giochi in cui lui si possa sentire un po’ più coinvolto. Se poi mi chiedete se questo suo poco coinvolgimento sia da ascrivere a colpe sue o del resto della squadra e dello staff tecnico, direi che la verità sta nel mezzo. Ritornando a Forlì, mi piace pensare che tante cose su cui abbiamo lavorato sono state poi eseguite. La delusione è data dal fatto che negli ultimi 10’ ci siamo sfaldati. La mole di lavoro è stata importante e adesso vedremo se siamo più quadrati o meno».
Quella con Cividale sarà l’ultima gara del 2025 che si giocherà in via Fermi, con l’Estra che avrà bisogno anche del calore e della spinta del suo pubblico per tentare di ottenere un importante successo. Ma soprattutto servirà dare segnali concreti su alcuni aspetti tecnici. Tra quelli in cui Pistoia ha più sofferto in stagione c’è sicuramente il problema dei troppi rimbalzi offensivi concessi. Ma a detta di coach Sacripanti servirà anche mettere in campo un’energia maggiore per tutta la durata del match.
«Non voglio fare nessun appello: Pistoia è una piazza che respira pallacanestro. Penso che tutti i giocatori abbiano capito che servono 40’ di qualità e più controllo nei momenti negativi. Sui rimbalzi? A Forlì ci sono state gravissime mancanze sul tiro libero, ma non abbiamo subito troppo. A volte sono anche gli episodi ad incidere, ma abbiamo una squadra che può dare il suo contributo in questo fondamentale, non solo i lunghi. La condizione? Non vedo gap particolari, credo solo che sia mancata un po’ d’intensità. Perciò abbiamo allungato i tempi di allenamento e dedicato un’intera sessione sul campo. Ritengo che sia importante giocare anche sotto stress fisico».







