Basket / Serie A2
Estra Pistoia, gli applausi un primo passo per ritrovare fiducia
Nonostante restino alcuni interrogativi tecnici, il pubblico della Lumosquare ha apprezzato l’atteggiamento della squadra visto contro Cividale
Da tempo Pistoia non abbandonava il parquet di casa tra gli applausi dopo una sconfitta. È accaduto al termine dell’amara sfida contro Cividale, passata alla Lumosquare nella tesissima volata finale. Per i ragazzi di coach Sacripanti è senza dubbio da tenersi ben stretto l’atteggiamento messo in campo per tutti e 40 i minuti, totalmente all’opposto da quell’ultimo quarto di Forlì dal quale si giungeva all’appuntamento casalingo.
RITROVARE LA FIDUCIA
A sottolineare la vicinanza del pubblico al termine del match è stato proprio il neo tecnico dell’Estra nel post gara. Un calore la cui importanza è stata poi confermata anche da Daniele Magro nelle sue dichiarazioni in sala stampa. Dopo aver subito fischi e contestazioni in alcune delle precedenti uscite in via Fermi, questa potrebbe essere stata un’iniezione di fiducia non di poco conto per una squadra che in primis deve riemergere da un punto di vista mentale.
Il passo in avanti più netto è arrivato proprio dalla reazione avuta dai biancorossi, soliti a subire le spallate avversarie. Dopo tre giri di orologio già sotto in doppia cifra, la squadra ha risposto presente riacciuffando subito la gara e restando in partita fino agli ultimi istanti. Prima capitan Saccaggi e poi Dellosto hanno avuto la palla del successo e dell’overtime, vedendo le proprie triple risputate dal ferro. Difatti solo la sfortuna ed eventualmente una maggiore lucidità negli ultimi possessi – quasi impensabile da chiedere dopo una lotta di nervi così intensa fisicamente – hanno negato il ritorno alla vittoria. La strada imboccata però sembra quella giusta per ritrovare fiducia e di conseguenza gioco.
RESTANO DEGLI INTERROGATIVI
Da un punto di vista tecnico, superato l’impatto devastante di Freeman, Magro si è confermato fondamentale nel ruolo di pivot dove invece il compagno Zanotti continua a fare fatica. I due 5 designati di questo roster hanno caratteristiche opposte ma per come è costruito il resto della squadra al momento sembra chiaro come arrivino maggiori vantaggi con un centro più incisivo nel pitturato rispetto ad uno più a suo agio sul perimetro.
Sugli esterni invece coach Sacripanti ha già confermato con i fatti il ruolo insostituibile di Jazz Johnson. I 36 minuti sul parquet contro Cividale ne hanno sottolineato la centralità tanto come principale riferimento offensivo quanto come possibile alternativa in cabina di regia. Il periodo non irresistibile vissuto da Gallo e Saccaggi – al netto della sempre presente energia difensiva – potrebbero vedere il nativo di Portland utilizzato anche in una veste che seppur non sua, potrebbe offrire variazioni offensive (ed i 7 assist sono una buona risposta). Dellosto si è confermato in buon momento personale e segnali positivi di ripresa sono arrivati anche da Alessandrini e Campogrande.
Assieme al lungo ex Pesaro, l’altro punto interrogativo resta Seneca Knight. Anche contro la Gesteco la sua prestazione è stata troppo altalenante tra un buonissimo primo tempo e una ripresa inconcludente, tra forzature ed errate soluzioni individuali. La sua posizione resta sicuramente al vaglio del club in ottica mercato ma la sensazione è che il nuovo allenatore voglia al momento lavorare con lui per capirne a fondo pregi e difetti.
DUE TRASFERTE PROIBITIVE
E le prossime due trasferte saranno senza dubbio dei test davvero probanti. Lasciata alle spalle l’ultima sfida casalinga del 2025, l’Estra viaggerà prima a Brindisi e poi a Rimini per chiudere l’anno. Dopo aver affrontato una squadra in forma come quella friulana – ora alla settima vittoria in fila – Pistoia si appresta ad incrociare due delle maggiori candidate alla promozione in Serie A. Come i friulani, anche i pugliesi sarebbero potenzialmente al primo posto al pari di Pesaro, con Rimini subito dietro in caso di successo nel recupero.
Insomma, due compagini d’alta classifica per di più da affrontare su campo nemico. Non un inizio morbido per il nuovo coach biancorosso, il cui lavoro tecnico e sulla testa dei giocatori dovrà passare da una sequenza di gare particolarmente complicate. Due partite al termine delle quali il rischio è che la classifica resti così, con un terzultimo posto attuale – nel gruppo con Forlì, Urania e Juvi – che certo non fa stare tranquilli. Al termine del campionato comunque mancano 21 giornate e i primi passi sembrano compiuti, in attesa di trovare continuità nei risultati.








