Calcio / Seconda Categoria
Seconda, il 2025 da record di Pallara: «E meno male ero un esterno…»
Marco Pallara, goleador indiscusso con oltre trenta reti, ripercorre il suo anno d’oro: «Convinto del Cintolese sin dal primo incontro»
Il 2025 è stato un anno da incorniciare per Marco Pallara. L’attaccante, oramai divenuto centravanti a tutti gli effetti dopo gli inizi da esterno, con le maglie prima del Pistoia Nord e poi del Cintolese ha messo a segno un totale d’oltre trenta gol in Seconda Categoria. Numeri che gli hanno permesso di vincere la classifica cannonieri del Girone C 2024-2025 e capeggiare quella dell’attuale Girone B, in cui ha chiuso l’anno solare con una sontuosa tripletta nel big match contro il Ghivizzano. Numeri impressionanti se si pensa che, se riuscisse a mantenere la media attuale (è a quota diciotto reti in quattordici giornate), potrebbe sfondare persino quota quaranta a fine stagione.
«L’ATTACCANTE FA IL SUO MESTIERE SEGNANDO»
«Mi accontenterei d’arrivare a trenta o poco oltre – rivela Pallara –. Io interpreto il ruolo della prima punta ancora alla vecchia maniera: la missione è segnare ed all’occorrenza prestarsi agli assist. Oggi per tanti allenatori il centravanti deve fare un po’ tutto e dividersi in entrambe le fasi, al punto quasi di snaturarsi: è una visione lecita ma non totalmente giusta. Io sono sempre al servizio della squadra, ma mi sento appagato solo se la domenica sera o il lunedì mattina leggo il mio nome fra i marcatori. Non è un tornaconto personale, ma la certificazione che ho ricoperto appieno il mio ruolo».
Una motivazione che Pallara ha trovato anche dal suo passato da esterno alto, a tutta fascia e persino da terzino. «Fino a tre anni fa, quando ho cominciato ad essere schierato al centro, nessuno mi vedeva in un ruolo diverso. Sono persino scalato in difesa in qualche occasione. Io però sentivo di poter diventare un attaccante di peso e credo che il ricordo di quei confronti di vedute m’abbia motivato tanto. Il resto l’ha fatto poi il raggiungimento della soglia dei trent’anni. A quest’età ti senti in dovere di dare il buon esempio ai ragazzi sia in campo che fuori, allenandosi sempre al massimo in palestra e seguendo un sano regime d’alimentazione».
L’ADDIO AL PISTOIA NORD E LO SBARCO IN VALDINIEVOLE
La nuova vita da attaccante, inizialmente da seconda punta e poi da centravanti, è cominciata al Pistoia Nord. «Mister Franchini, con cui ho tuttora uno splendido rapporto, un po’ per necessità ed un po’ per stima nei miei confronti ha finalmente seguito le mie indicazioni ed ho subito ripagato la sua fiducia. Non vedevo davvero l’ora di spostarmi dalla fascia e non ho fatto fatica a giovare del cambio di ruolo».
La crescita esponenziale in fase realizzativa, sfociata nella vittoria della classifica cannonieri, ha destato l’attenzione del nuovo Cintolese di mister Bendinelli, con cui l’accordo è arrivato già a fine della scorsa primavera. «Ho parlato in maniera approfondita solo con loro dopo l’addio al Pistoia Nord. In giallorosso ho trascorso due stupende stagioni, tuttavia, sia per l’addio del ds Francesco Bizzarri che per le diversità di vedute col Presidente Cristiano Anzilotti, avevo già deciso di provare nuove strade. Il Cintolese mi ha convinto al primo incontro e senza nemmeno aver approcciato trattive sui rimborsi e premi vari».
«Quel che mi ha colpito – prosegue Pallara – è stato l’ambiente molto familiare ed umano. La società ha infatti un numero cospicuo di dirigenti, ma ciascuno ha un ruolo definito, sia tecnico che fuori dal campo, e si rende utile all’organizzazione mettendo al primo posto il tifo e l’attaccamento per la squadra del proprio paese. Tutti si danno una mano e nessuno agisce da solo. Fin da subito ho pensato che il Cintolese fosse una realtà fuori categoria e tuttora mi sento parte d’una famiglia numerosa ma accogliente».
«IL CAMPIONATO PIÙ DIFFICILE CHE ABBIA MAI DISPUTATO»
Un buon clima che sinora si è tradotto in bei risultati, con Bendinelli e soci, attualmente al terzo posto insieme a Pescia, Chiesina Uzzanese e Ghivizzano, all’inseguimento di New Team e Molazzana. «Il Girone B è il campionato di Seconda Categoria più difficile che abbia mai affrontato. A prima vista sembrerebbe un torneo frammentato in tre tronconi: le sei candidate al titolo, le squadre tranquille e la lotta alla salvezza. Tuttavia, considerando poi la classifica cannonieri dove non sono l’unico già andato in doppia cifra, nessuno ti regala nulla ed ogni partita, soprattutto quelle in trasferta, è una trappola».
Proprio i lunghi viaggi affrontati per quasi tutte le gare esterne sono un elemento da non sottovalutare. «Per andare a Gorfigliano, dove giocano il New Team stesso ed i Diavoli Neri, ad esempio impieghiamo due ore e percorriamo oltre 100 Km tra andata e ritorno. Per una Seconda, dove quasi tutti i giocatori lavorano, sono distanze siderali. Uno stress in più che spesso può penalizzare e non sempre viene assorbito. La nostra missione sarà non farci trovare impreparati ed evitare brutte sorprese come purtroppo è successo recentemente a Castiglione».
PALLARA NON INDICA FAVORTE: «ARRIVEREMO IN VOLATA»
Vincere gli scontri diretti sarà quindi fondamentale, ma Pallara, vedendo il calendario, non vuole sottovalutare nessuno. «Dovremo mettere da parte più fieno in cascina possibile in previsione dell’ultimo mese in cui affronteremo tre potenziali finali col Chiesina al “Bramalegno”, col Ghivizzano sempre in trasferta e quindi col Pescia. Forse è altresì un bene non trovare compagini in lotta per non retrocedere, ma basta un inciampo e tutto diventa in salita. Io sono sicuro che il campionato verrà deciso dopo la sosta pasquale e sono altrettanto certo che noi saremo in piena corsa».
Guai però ad indicare un’eventuale favorita. «Tutte hanno almeno un paio di giocatori fuori categoria e tutte hanno alcuni lievi difetti che comunque possono ben limitare. Il New Team, che abbiamo battuto nel loro campo, al momento è quella più in forma, però non credo farà il vuoto. Prevarrà chi saprà lavorare meglio sui dettagli e magari non guasterà avere un pizzico in più d’esperienza. Da questo punto di vista noi siamo tranquilli: ci proveremo e sapremo dire la nostra».







