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Volley

Aglianese, Targioni e i saluti con rimpianti «Infortuni decisivi»

Coach Marco Targioni

Il coach racconta la stagione appena trascorsa – culminata con la retrocessione in serie D – congedandosi dall’Aglianese dopo tre anni

«Gli infortuni nella stagione dell’Aglianese? Hanno inciso all’80%!». così esordisce Marco Targioni, ex coach del Volley Aglianese. Eh sì, proprio ex perché è lui che fuga ogni dubbio “sparando” la prima bomba del volley mercato per l’estate 2025 annunciando il suo addio da Agliana.

«Avevo anticipato alla società che avrei smesso di allenare e così sarà. La decisione da mesi era già nell’aria perché da un po’ di tempo mi pesava recarmi in palestra tutte le sere. In questi ultimi giorni ho ringraziato tutti, dalla società Aglianese, alle ragazze a voi giornalisti che ci avete supportato. Dispiace aver chiuso con la retrocessione, ma la sfortuna quest’anno ci ha voltato le spalle».

Il succo dell’intervista sta tutta qui nella retrocessione dopo cinque anni di serie C per l’Aglianese (due con Guidi e tre con Targioni) otto anni dopo l’ultima del maggio 2018. Una retrocessione arrivata in casa all’ultima giornata che ha fatto male «Retrocedere all’ultima giornata con una sconfitta amara e con altri due infortuni ha fatto malissimo. Per l’occasione ho dovuto inserire ragazze non totalmente pronte per affrontare una gara di questo livello contro un avversario esperto come l’Oasi».

Un po’ d’amaro in bocca traspare nelle parole del coach che confessa il suo principale rammarico: «Abbiamo perso la categoria a Donoratico. Quel 3-2 ha fatto male a livello di punti e di morale. Rigiocandola sicuramente si potrebbe portare a casa quei punti che nel finale di campionato ci sarebbero bastati per rimanere in serie C. A livello generale non ho altri rimpianti: ho cercato di fare tutto quello che era possibile».

«La squadra era stata costruita per avere un cambio in tutti i ruoli, ma durante l’anno la cosa è andata a scomparire. I tanti infortuni, la non idoneità di Forasassi e altre situazioni mi hanno costretto a limitare le scelte. Gli infortuni hanno inciso tantissimo, è un dato di fatto. Abbiamo avuto infortuni pesanti e molto importanti oltre alle piccole situazioni negative dell’aspetto fisico alle quali abbiamo sempre posto rimedi. In questo caso ringrazio Luca Santalmasi, l’osteopata che ha messo le ragazze in condizione di esser sempre monitorate» continua Targioni riguardo all’argomento centrale.

Qualche lato positivo sicuramente c’è, come l’inserimento in prima squadra di alcune giovani: «Gli elementi del settore giovanile hanno risposto bene alle sollecitazioni, al lavoro in palestra e a tutto ciò che gli era stato proposto. Questo è un lavoro che parte da lontano, dall’estate 2022 in cui mi chiamò Luca Lazzarini proponendomi un progetto di inserire in prima squadra giocatrici dell’under 18. Al di là dei risultati, in parte ci siamo riusciti e personalmente ritengo che tutte sono migliorate».

«Il rapporto con le ragazze è stato cristallino e quindi – conclude Targioni – ringrazio anche loro per aver dimostrato di poter sostenere questa categoria al netto degli infortuni. Vedendoli da fuori possono apparire come conseguenze di una preparazione atletica sbagliata, ma non è così: infatti tanti di questi son sono arrivati extrapalestra come incidenti scolastici impossibili da prevedere. Dispiace lasciare Agliana con una retrocessione, ma ho fatto il possibile».

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Assurdo amante della storia (da prenderci due lauree) e del calcio (da confondere van Basten con van Gogh), considera ancora il televideo più veloce di alcune app. Per lui la domenica senza calcio è un lunedì venuto male.

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